Italia: In arrivo il duetto tra i Måneskin e i Go_A

Ora è ufficiale, sta per arrivare il duetto che vedrà i vincitori dell’Eurovision Song Contest cantare insieme all’enigmatica solista dell’altra band rivelazione del concorso musicale, l’ucraina Kateryna Pavlenko dei Go_A.

Già dai primi giorni di prove, i Måneskin avevano espresso una particolare preferenza per la performance della band elettro folk. Sul palco della Rotterdam Ahoy, look e voce potente, la leader dei Go_A si era esibita nella canzone “Shum”, un brano che ha conquistato il quinto posto della gara ed è diventato il primo pezzo in lingua ucraina a raggiungere la Viral Top 50 Italia di Spotify. Inoltre, avevano conquistato il televoto italiano nella serata Finale dell’Eurovision Song Contest.

“La canzone nella quale abbiamo collaborato con i Måneskin è pronta, stiamo aspettando solamente il consenso delle nostre rispettive case discografiche.” ha scritto sui suoi social Kateryna Pavlenko (Катерина Павленко) mandando in delirio i fan.

Una collaborazione su cui i Måneskin per ora mantengono il massimo riserbo, impegnati nella promozione del nuovo video ufficiale del loro grande successo mondialeI wanna be your slave“.

Lo scorso 15 luglio i Måneskin hanno pubblicato il video del loro nuovo singolo, “I wanna be your slave”, caratterizzato da provocazioni a sfondo sessuale sguaiate e irriverenti. A pochi giorni dalla sua condivisione, la clip della band romana ha tagliato il traguardo dei 10 milioni di visualizzazioni su YouTube, conquistando il primo posto delle tendenze sulla popolare piattaforma. Per la precisione, al momento, la clip conta già 10.978.489 di views.

A seguito della vittoria del quartetto capitolino all’Eurovision Song Contest 2021 con “Zitti e buoni”, brano vincitore della settantunesima edizione del Festival di Sanremo, Damiano David e soci hanno scelto la canzone “I wanna be your slave”, estratta dall’album “Teatro d’ira – Vol. 1”, come singolo promozionale per le varie ospitate collezionate dalla band in tv in giro per l’Europa. Il pezzo, dopo aver conquistato il Disco di platino, oltre che in Italia, anche in Finlandia e Polonia, sei Dischi di platino in Russia, il Disco d’oro in Austria, Grecia, Irlanda, Norvegia, Svezia e Turchia, si è aggiudicato il Disco d’argento nel Regno Unito per l’equivalente delle 200 mila copie vendute. 

A proposito di “I wanna be your slave”, la formazione romana ha spiegato: “È un modo per descrivere con crudezza tutte le sfaccettature della sessualità e come possono essere influenti nella vita di tutti i giorni. Abbiamo inserito dei contrasti: ‘I’m the devil, I’m a lawyer, I’m a killer, I’m a blonde girl’, vogliamo far passare l’idea che non dobbiamo per forza avere una sola identità, ognuno può avere tante sfaccettature”.

I Måneskin, inoltre, hanno conquistato il primo posto della classifica Emerging Artists di Billboard, relativa agli artisti emergenti più popolari negli Usa, e grazie alla loro cover di “Beggin'” – ancora stabile al primo posto della Spotify Global Chart, la chart giornaliera relativa alle canzoni più ascoltate a livello mondiale sulla piattafiorma – si sono spinti fino alla 46esima posizione nella Billboard Hot 100, la classifica dei brani più popolari in america, relativa alla settimana del 16 luglio.

Inoltre, con un lungo post pubblicato tra le sue storie di Instagram Victoria De Angelis, la 21enne bassista dei Måneskin, ha fatto chiarezza su quanto riportato da alcune testate in merito ad una presunta molestia subita negli scorsi giorni in Germania, dove la band stava facendo promozione, quando un uomo le avrebbe palpato il sedere scatenando la reazione del collega Damiano David.

La storia era stata messa in giro sui social da alcuni fan dei Måneskin, che avevano rilanciato un video in cui la giovane musicista si asciugava gli occhi: qualcuno aveva riferito di aver assistito in prima persona alla molestia, raccontando di aver visto un uomo toccarle il sedere, facendola scoppiare a piangere.

È Victoria stessa a smentire quanto riportato. La bassista ha spiegato su Instagram: “Ho appena letto quello che alcune persone hanno scritto sulla presunta aggressione della scorsa notte. Voglio assicurarvi che sto bene e che non è successo niente. Nessuno mi ha toccata e io non stavo piangendo, ero solo stanca, ecco perché mi toccavo gli occhi in quel video. Grazie comunque per il supporto e le dolci parole, ma davvero non è successo niente. Mi dispiace per questo fraintendimento. È tuttavia importante vedere questo tipo di reazioni da parte della gente su un argomento importante e sono vicina a chiunque viva o abbia vissuto situazioni del genere”.

I Måneskin hanno appena pubblicato il videoclip ufficiale del nuovo singolo “I wanna be your slave”, già un successo internazionale, certificato Disco d’argento nel Regno Unito per l’equivalente di 200 mila copie vendute. Successo anche negli States per la band romana, che però è stata stroncata da Stereogum, rivista considerata punto di riferimento della scena indie e rock.

Arriva la prima stroncatura oltreoceano per i Måneskin, lanciatissima a livello mondiale, per il critico Chris Deville della  rivista Stereogum, il loro suono è vecchio e obsoleto. E la cover di “Beggin'” semplicemente “atroce”.

Il New York Times li ha intervistati, celebrando la loro vittoria all’Eurovision Song Contest 2021 e raccontandone i primi successi internazionali. Billboard, la bibbia delle classifiche, sottolinea i loro traguardi nelle chart. Ma c’è anche chi in America dice no ai Måneskin. È Stereogum, punto di riferimento per i seguaci della scena rock e indipendente. Il critico Chris Deville ha stroncato durissimamente il successo di Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio oltreoceano. Facendosi beffe dello stile della rock band romana. E anche dei gusti del pubblico europeo.

In un lungo articolo quasi tutto incentrato sulla cover di “Beggin'”, da ormai due settimane in testa alla Spotify Global Chart, la classifica relativa alle canzoni più ascoltate sulla piattaforma a livello mondiale (il brano è riuscito pure ad entrare nella top 50 americana di Billboard), Deville ha analizzato il successo dei Måneskin negli Usa – attribuibile, secondo lui, in larga parte a TikTok, dove la stessa cover di “Beggin'”, “Zitti e buoni” e “I wanna be your slave” fanno da sottofondo ai video di creator e fan – e ha detto la sua sul progetto: “Altro che vittoria per il rock: quella cover è atroce, un’offesa”.

Il critico definisce il sound dei Måneskin vecchio e obsoleto e arriva a paragonarlo a quello di rock band al successo alla fine degli Anni ’90 come i Loudmouth e i Buckcherry: “Non è poi così sorprendente che una band del genere abbia avuto successo in Europa – non pretendo nemmeno di comprendere i gusti della gente di quel continente – ma sono un pò scioccato dal fatto che ‘Beggin” stia facendo breccia anche in America. Il timbro del cantante sembra la parola di un cantante che fa spelling della parola rock: r-a-w-k. La loro musica suona come una suggestione un pò squallida di un’esibizione degli Incubus ai tempo del Sunset Strip. prego che la loro comparsa sia un caso isolato e che non ci sarà un revival di questo di tipo di hard rock terribile. se è questa roba che deve prendere piede qui, è meglio che il rock sia morto”.

Damiano, voce dei Måneskin, è finito al centro di una polemica, scatenata dai social, per via del significato, che non conosceva, di una parola di un brano da lui interpretato. A metà giugno, durante uno dei concerti della band romana, Damiano, infatti, a Berlino ha cantato la cover di una famosa canzone del rapper statunitense Kanye West, il brano “Black skinhead”, del 2013, senza censurare un termine dall’accezione razzista: “stop all that coon shit”, si legge nel testo, dove la parola incriminata è coon, che in una sua accezione è dispregiativa e significa “negro”.

“Ho appena visto cos’è successo e voglio scusarmi profondamente per l’offesa che ho cantato nella canzone di Kanye qualche mese fa. Ho cambiato il resto del testo perché non volevo risultare offensivo – ha scritto Damiano in un tweet pubblicato in serata, spiegando di non conoscere il significato della parola – non avrei mai detto qualcosa del genere intenzionalmente. So che ciò che ho fatto è sbagliato e voglio scusarmi con tutti voi. Avrei dovuto informarmi meglio su ciò che stavo cantando. Ci scusiamo se abbiamo ferito o mancato di rispetto a qualcuno. Questa sarà una lezione per il futuro e faremo il nostro meglio per istruirci”.

I Måneskin hanno 46.300.000 di ascoltatori mensili su Spotify, numeri monster. I quattro ragazzi romani sono così entrati nel ristretto club dei 20 artisti più popolari sulla piattaforma, una lista che comprende Justin Bieber e The Weeknd, Dua Lipa, Ed Sheeran, Ariana Grande, Olivia Rodrigo. 

A seguito della vittoria del quartetto capitolino all’Eurovision Song Contest 2021 con “Zitti e buoni”, brano vincitore della settantunesima edizione del Festival di Sanremo, Damiano David e soci hanno scelto la canzone “I wanna be your slave”, estratta dall’album “Teatro d’ira – Vol. 1”, come singolo promozionale per le varie ospitate collezionate dalla band in tv in giro per l’Europa. Il pezzo, dopo aver conquistato il Disco di platino, oltre che in Italia, anche in Finlandia e Polonia, sei Dischi di platino in Russia, il Disco d’oro in Austria, Grecia, Irlanda, Norvegia, Svezia e Turchia, si è aggiudicato il Disco d’argento nel Regno Unito per l’equivalente delle 200 mila copie vendute.

I Måneskin, inoltre, hanno conquistato il primo posto della classifica Emerging Artists di Billboard, relativa agli artisti emergenti più popolari negli Usa, e grazie alla loro cover di “Beggin'” – ancora stabile al primo posto della Spotify Global Chart, la chart giornaliera relativa alle canzoni più ascoltate a livello mondiale sulla piattafiorma – si sono spinti fino alla 46esima posizione nella Billboard Hot 100, la classifica dei brani più popolari in america, relativa alla settimana del 16 luglio.

Prosegue la striscia vincente dei Måneskin sulle piattaforme di streaming. La band romana si conferma per il diciannovesimo giorno consecutivo al primo posto della Spotify Global Chart, la classifica relativa ai brani più ascoltati a livello mondiale su Spotify. Con gli oltre 7 milioni di stream collezionati nelle ultime 24 ore la cover di “Beggin’” arriva a 260,597,456 milioni di ascolti complessivi. Successo anche per il nuovo singolo “I wanna be your slave”, stabile al nono posto della classifica, davanti a “Permission to dance” dei BTS e “Levitating” di Dua Lipa, con 3,6 milioni di stream nella giornata di ieri: il brano supera così quota 200 milioni di ascolti complessivi sulla piattaforma.

Intanto Damiano David e soci continuano a lavorare in studio di registrazione all’ideale successore di “Teatro d’ira – Vol. 1”, atteso entro la fine dell’anno. La band è in queste ore in sala, come racconta anche con alcune clip pubblicate sull’account Instagram ufficiale: “Ci sono altri pezzoni in arrivo”, scrivono.

In ballo c’è anche un duetto con gli ucraini Go_A, conosciuti a Rotterdam all’Eurovision Song Contest (il gruppo, guidato dalla cantante Kateryna Pavlenko, in gara con “Shum”): “La canzone frutto della collaborazione con i Måneskin è pronta, stiamo solo aspettando il consenso delle nostre rispettive case discografiche”, ha scritto la frontwoman della band sui social.