ESC 2022: l’Emilia Romagna lancia Rimini, Bologna e Bertinoro

Dopo il sostegno della Regione Toscana alla candidatura di Firenze, è di oggi la notizia che anche l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna sosterrà le candidature di Bologna, Rimini e Bertinoro come città ospitanti dell’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest.

A presentare l’ordine del giorno, collegato al Defr e presentato da Massimiliano Pompignoli (Lega) e Manuela Rontini (Pd), che chiedono alla Regione di sostenere in tutte le sedi opportune la proposta di candidatura delle tre città ad ospitare l’Eurovision 2022, avvalendosi di tutte le risorse e le competenze necessarie.

Nel comunicato i consiglieri affermano: “Poter ospitare una manifestazione musicale di questa portata rappresenterebbe un’occasione importante per il rilancio e la visibilità dei nostri territori dopo lunghi mesi di isolamento e restrizioni a causa del COVID-19.”

Se la proposta di Bertinoro è quella di organizzare un Eurovision 2022 diffuso su tutto il territorio di Forlì-Cesena e quella di Rimini di utilizzare la struttura della Fiera del comune romagnolo, Bologna ha un progetto sicuramente più ambizioso.

Andrea Camporesi, CEO dell’agenzia Free Event Entertainment & Production che, insieme a APT Servizi, Bologna Welcome e il Comune di Bologna costituisce il gruppo di lavoro che ha iniziato a lavorare al dossier di candidaturaha affermato alcuni giorni fa: “Ho voluto mettere in campo una squadra d’eccezione, professionisti del mondo dello spettacolo e di grandi eventi di consolidata esperienza come John Dennis Mc Cullagh, consulente di produzione, Christian Biondani, regista di spettacoli televisivi, Eddy Anselmi, giornalista, dal 2012 Assistant Head of Delegation per l’Italia all’ESC, Emiliano Bitti, direttore tecnico specializzato in grandi eventi, e lo studio Giò Forma, che opera a livello internazionale nel campo della scenografia e del design di produzione. La Regione sta indicando al paese ottime pratiche di governo che le hanno garantito di essere la locomotiva dell’Italia in termini di crescita, dimostrando che in questo paese quando ci impegna tutto funziona, eccome se funziona. Ecco perché con questa candidatura non pensiamo solo al presente, ma cerchiamo di dare contorni precisi al futuro che vogliamo: in un’ottica di progettualità, ospitare l’Eurovision per la città di Bologna significherebbe creare un punto di riferimento e di ripartenza verso altri grandi eventi, in un territorio che ha le infrastrutture per progetti di respiro internazionale e che da sempre è sinonimo di cultura, arte e accoglienza.”

Camporesi ha poi aggiunto che vorrebbe dedicare l’Eurovision di Bologna a Raffaella Carrà: “Quest’anno poi ho un altro grande sogno: rendere omaggio, di fronte a una platea così ampia, alla grandissima Raffaella Carrà, l’artista emiliano-romagnola nello stesso tempo più italiana e più internazionale, che proprio come l’Eurovision Song Contest fin dagli anni ‘60 ha compreso la potenza di uno show interdisciplinare, fatto di musica, parole, danza, luci, colori.”

Ricordiamo che sono diciassette le città italiane che hanno presentato la propria candidatura a ospitare l’Eurovision Song Contest 2022 e che hanno risposto al bando Rai per la manifestazione di interesse. La Rai ha già consegnato i bid book con i requisiti specifici, alle Città candidate che avranno tempo fino a mercoledì 4 agosto per presentare tutti i dettagli della loro candidatura. Entro la fine di agosto dovremmo quindi scoprire, quale sarà la città che ospiterà l’Eurovision Song Contest 2022.