ESC 2022: Da oggi inizia ufficialmente la stagione eurovisiva – Aggiornato

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Oggi è il 1° Settembre! ed è una giornata importante per tutti i fan dell’Eurovision Song Contest: la nuova stagione eurovisiva inizia proprio adesso e che qualsiasi canzone pubblicata da oggi fino a metà marzo 2022 è eleggibile per l’Eurovision Song Contest!

La nuova stagione dell’Eurovision Song Contest che inizia ufficialmente proprio oggi e tutte le canzoni inedite che verranno pubblicate  tra oggi e la scadenza per la presentazione dei brani, che sarà marzo potranno essere selezionate per partecipare alla 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2022 che si svolgerà in Italia, in seguito alla vittoria dei Måneskin con “Zitti e buoni” nell’edizione precedente; sarà la terza edizione della manifestazione musicale a svolgersi in Italia, dopo le edizioni del 1965 e del 1991.

Nel regolamento del concorso, infatti si legge: “Le composizioni (testi e musica) non devono essere state pubblicate commercialmente prima della Data di Uscita (il 1° settembre appunto).

Nel caso in cui la composizione sia stata messa a disposizione del pubblico, ad esempio, ma non solo, su piattaforme video online, social network o banche dati (semi) pubblicamente accessibili e/o eseguite pubblicamente, ad esempio ma non solo durante i concerti, l’Emittente partecipante deve informare il Supervisore Esecutivo dell’ESC, che avrà facoltà di valutare se la composizione è ammissibile alla partecipazione all’Evento.

In particolare, il Supervisore Esecutivo dell’ESC valuterà se tale pubblicazione prima della Data di Rilascio possa conferire alla composizione un vantaggio nell’Evento rispetto alle altre composizioni.

Il Supervisore Esecutivo dell’ESC autorizza o nega la partecipazione a una composizione che potrebbe essere stata disponibile al pubblico come sopra descritto, previa approvazione del Gruppo di Riferimento.”

Attesa per l’annuncio, che non dovrebbe arrivare nei prossimi giorni se non la prossima settimana. Ecco cosa sappiamo finora. In attesa di conoscere le date dei tre spettacoli che non sono state ancora confermate e il nome della città italiana che ospiterà l’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest, come anticipato oggi 1 Settembre inizia ufficialmente la stagione eurovisiva!. Non è stato deciso molto altro intorno al concorso. Stiamo ancora aspettando di conoscere i dettagli sui presentatori dello spettacolo, il logo e lo slogan. Inoltre, non è stato confermato se ci saranno modifiche alle regole del concorso per il 2022. Inoltre, l’EBU-UER non ha ancora confermato l’eventuale impatto che la pandemia di COVID-19 avrà sul concorso.

Milano, Torino, Bologna, Rimini o Pesaro? Bisognerà attendere ancora qualche giorno per sapere quale sarà la città italiana dove si svolgerà Eurovision Song Contest 2022. Contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato (e a quanto riportato da alcune testate negli ultimi giorni), è improbabile che l’annuncio venga fatto entro la fine di agosto, cioè entro la serata di oggi, 31 agosto. Secondo quanto risulta, si parla dei primi di settembre – cioè nei prossimi giorni – se non inizio della prossima settimana.

Il processo di selezione della città ospitante dura da 8 settimane: il bando di Rai ed EBU-UER è stato diffuso lo scorso 7 luglio, poche settimane dopo la vittoria dei Maneskin. Nel giro di 10 giorni avevano risposto 17 città: le candidate naturali, più alcune suggestive (Sanremo) e altre improbabili come Palazzolo Acreide, Acireale e Alessandria. Ai primi di agosto erano state ridotte a 11, poi nei giorni scorsi a 5: a quest’ultimo giro aveva fatto rumore l’esclusione di Roma, che però era parsa fin da subito inadatta a ospitare la manifestazione, non avendo una struttura che soddisfacesse le caratteristiche richieste.

Nei giorni scorsi si sono accavallate voci sui favoriti: Rimini sarebbe emersa come outsider-sorpresa assieme a Milano, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano. A Rockol risulta che Torino sia sempre in buona posizione, soprattutto per via del PalaIsozaki, l’unico palazzetto italiano con le caratteristiche richieste (tanto che diverse città hanno proposto sedi alternative come il Palazzo delle Scintille a Milano o un padiglione della Fiera a Bologna). Secondo TV Blog sarebbe invece Bologna la favorita: la città ha finora fatto la campagna di comunicazione più entusiasta (provando così a compensare la difficoltà di collegamenti tra il centro città e la Unipol Arena e l’assenza di un centro di produzione RAI, che invece hanno Milano e Torino).

Sembrerebbe più defilata la posizione di Pesaro, che era emersa a sorpresa come nome possibile fin da maggio, a completare la cinquina finale.

Il dato complessivo che emerge è che, allo stato attuale, c’è grande incertezza su chi la spunterà, queste ipotesi sono allo stato attuale più scommesse e wishful thinking che scoop veri e propri.

Bisogna allora attendere qualche giorno per l’annuncio ufficiale: la scelta sarà fatta dalla Rai in coordinamento con EBU-UER.

ll partner ufficiale di questa edizione sarà l’azienda di prodotti cosmetici Moroccanoil, già sponsor dell’edizione 2021.

All’indomani della vittoria italiana all’edizione 2021, ospitato dalla città olandese di Rotterdam, la delegazione italiana ha espresso l’interesse dell’emittente pubblica Rai a organizzare la manifestazione musicale. In particolare, la capo delegazione italiana Simona Martorelli, dopo aver ricevuto dal supervisore esecutivo Martin Österdahl il dossier relativo all’evento, ha annunciato che sarebbe stato indetto un bando per selezionare la città ospitante. A stretto giro ha seguito l’interesse ad ospitare l’evento di diverse città tra cui Bari (Fiera del Levante, Stadio San Nicola e Palaflorio), Bologna (Unipol Arena e BolognaFiere), Firenze (Nelson Mandela Forum), Milano (Mediolanum Forum e Palazzo delle Scintille), Napoli (PalaBarbuto), Pesaro (Vitrifrigo Arena e Scavolini Auditorium), Reggio Emilia (RCF Arena), Rimini (Rimini Fiera), Roma (Fiera di Roma e Palazzo dello Sport), Sanremo (Mercato dei Fiori), Torino (PalaAlpitour) e Verona (Arena di Verona).

A luglio la Rai e l’EBU-UER hanno annunciato e presentato il bando per ospitare la manifestazione, dove tutte le città interessate hanno avuto tempo entro il 12 luglio per presentare ufficialmente una candidatura. La Rai ha confermato le 17 città che hanno ufficialmente presentato una candidatura: – tra i capoluoghi di Regione – le città di Bologna, Genova (Palasport), Firenze, Milano, Roma, Torino, Trieste, mentre tra i capoluoghi di provincia figurano Alessandria (Cittadella), Matera, Pesaro, Rimini, Viterbo. Candidati anche i comuni di Acireale (Catania) (PalaTupparello), Bertinoro di Romagna (Forlì – Cesena), Jesolo (Venezia), Palazzolo Acreide (Siracusa) (costruzione di un’arena apposita per ospitare il concorso), Sanremo (Imperia).

A principio agosto 2021 è stato annunciato che 11 città hanno presentato un dossier dettagliato e che rispettano tutte le necessità per ospitare il concorso, mentre le rimanenti città candidate di Bertinoro di Romagna (Forlì – Cesena), Firenze, Jesolo (Venezia), Matera, Trieste e Viterbo sono state ufficialmente eliminate dalla selezione; mentre alla fine agosto la Rai e l’EBU-UER hanno comunicato che la scelta era stata ristretta ulteriormente alle città di Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino, eliminando di conseguenza Acireale (Catania), Alessandria, Genova, Palazzolo Acreide (Siracusa), Roma e Sanremo (Imperia).

La stagione 2022 dell’Eurovision Song Contest parte quindi proprio oggi, una data che non è stata scelta casualmente, ma coincide con una delle regole fondamentali dell’evento musicale più seguito al mondo, ossia quella secondo la quale qualsiasi brano rilasciato al pubblico a partire dal 1° Settembre potrà essere scelto per partecipare all’Eurovision Song Contest dell’anno successivo, in rappresentanza di un qualunque paese iscritto.

Questa regola, che in passato ha creato alcuni grattacapi (vedasi il caso della canzone vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2016,  “1944” o la più recente partecipazione della francese Alma con “Requiem”), segna dunque l’inizio del nuovo anno eurovisivo.

Se sei un cantante, un autore o compositore, un produttore, paroliere, … e il tuo brano viene rilasciato da oggi in poi sulla radio, TV, Internet, presentazioni al pubblico, registrazioni, ecc, è idoneo per partecipare in una delle tante selezioni nazionali che l’emittenti pubbliche organizzeranno per l’Eurovision Song Contest 2022 o per essere selezionato internamente da una emittente nazionale.

Per tanto da oggi in poi si possono ascoltare ed pubbblicati i potenziali brani all’ESC 2022 sulla radio, TV, Internet, ecc in virtù del regolamento internazionale dell’Unione Europea di Radiotelevisione (EBU-UER). Com’è stato fatto ad esempio dall’emittente pubblica polacca TVP nel 2014, che ha scelto il brano “My Słowianie – We Are Slavic” di Donatan & Cleo che è stato originariamente rilasciato il 4 Novembre 2013, dopo che è diventato un enorme successo.

Il conto alla rovescia è iniziato e in 263 giorni, Italia, ospiterà la Finalissima dell’Eurovision Song Contest e il paese si sta già preparando per l’evento. 

A partire da oggi, tutte le emittenti nazionali sveleranno informazioni sul loro format di processo di selezione per l’Eurovision Song Contest 2022 (alcuni, come Australia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Israele, Norvegia, Repubblica Ceca, Svizzera, hanno già aperto il loro periodo di presentazione) – se organizzeranno una selezione nazionale o se sceglieranno un concorrente (e una canzone) internamente.

A tal proposito, stanno arrivando numerose conferme di partecipazione. Il record da battere, raggiunto nel 2008 e nel 2011, è di 43 paesi in un Contest che, secondo il regolamento attuale, può accoglierne fino a 46. Al momento 26 paesi hanno già confermato la loro presenza e hanno iniziato con il programmare le varie selezioni nazionali per decidere il loro rappresentante: dopo Italia (Festival di Sanremo 2022) – automaticamente in Finale in quanto paese organizzatore e Big 5, Albania (Festivali i Këngës 60), Australia (Eurovision – Australia Decides 2022), Belgio, Bulgaria, Danimarca (Dansk Melodi Grand Prix 2022), Estonia (Eesti Laul 2022), Finlandia (Uuden Musikiin Kilpailu 2022), Francia (Eurovision France, c’est vous qui décidez 2022 !), Germania (Selezione Interna), Grecia, Israele (X Factor Israel), Lettonia (Supernova 2022), Lituania (Pabandom iš naujo! 2022), Malta (Selezione nazionale), Norvegia (Norsk Melodi Grand Prix 2022), Paesi Bassi (Selezione Interna), Polonia, Romania, Repubblica Ceca (Eurovision Song CZ 2022), San Marino (Una voce per San Marino per l’artista), Serbia (Beovizija 2022), Spagna (Festival de Benidorm 2022), Svezia (Melodifestivalen 2022), Svizzera (Selezione Interna), Ucraina (Selezione nazionale).

A rigor di logica, la finale dovrebbe essere a 25 invece che a 26 (visto che l’Italia è contemporaneamente Paese organizzatore e parte delle Big 5), ma a questo dettaglio si penserà.

Tuttavia, alcuni paesi non hanno ancora preso nessuna decisione in merito alla loro partecipazione all’ESC 2022, ma sono pronti a confermare presto la presenza o meno: Austria, Azerbaigian, Croazia, Cipro, Slovenia, Georgia, Irlanda, Islanda, Macedonia del Nord, Moldavia, Portogallo, Regno Unito e Russia non dovrebbero esserci dubbi, dopo che l’edizione 2021 è stata un grande successo a livello mediatico, di audience e share televisivo. 

Mentre hanno confermato l’assenza l’Andorra, nel giugno 2020 l’emittente RTVA ha annunciato che non avrebbe preso in considerazione un’eventuale partecipazione al concorso a causa della pandemia di COVID-19. Il successivo 1º agosto Susanne Georgi, rappresentante del principato all’edizione del 2009, ha annunciato di aver raggiunto un «accordo verbale» con il primo ministro Xavier Espot Zamora affinché il paese possa tornare a partecipare alla manifestazione. Tuttavia, nel maggio 2021 RTVA ha reiterato la non intenzione di tornare alla competizione. Il 19 giugno 2021 l’emittente ha confermato che il paese non avrebbe preso parte all’edizione 2022; Monaco e il Lussemburgo, che non hanno intenzione di rientrare nella competizione neanche quest’anno, portando così rispettivamente a 15 e 28 le edizioni consecutive di assenza. RTL Télé Lëtzebuerg ha confermato che il paese non sarebbe tornato a partecipare in questa edizione, affermando di “non volersi concentrare su spettacoli di intrattenimento e musica”, e che “la partecipazione al concorso porterebbe l’emittente in crisi finanziaria”; Slovacchia, assente dal 2013, per gli alti costi di partecipazione e lo scarso interesse del pubblico; Liechtenstein, non debutterà a causa per motivi economici a causa della mancanza di sponsor e per via degli alti costi di partecipazione; Kazakhstan, il paese euroasiatico trasmette da anni l’evento, ma non ne è mai entrato a far parte. L’EBU-UER ha annunciato che il paese non sarebbe stato invitato a partecipare all’edizione 2020, rendendo impossibile il debutto alla manifestazione. Tuttavia  il paese ha poi mostrato interesse per lo Junior Eurovision Song Contest, riuscendo poi ad entrare, tramite invito poiché si tratta di un’emittente associata, nella famiglia degli eventi EBU-UER e partecipando ufficialmente allo Junior Eurovision Song Contest dal 2018; Kosovo ha tentato di partecipare, ma non essendo riconosciuto come vero e proprio stato perché amministrativamente parte di un’altro paese, non hanno mai partecipato. L’EBU-UER ha annunciato che il paese non sarebbe stato invitato a partecipare all’edizione 2020, rendendo impossibile il debutto alla manifestazione; Bosnia ed Erzegovina, che il ritorno alla competizione è improbabile a causa della situazione finanziaria dell’emittente (BHRT) e i debiti verso l’EBU-UER sono un ostacolo alla partecipazione del paese balcanico; Turchia, assente dal 2012 per vari motivi, in disaccordo con il metodo di votazione e contro la qualificazione automatica alla Finale dei Big 5 (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) e criticando la perdita di valori del concorso (la vittoria di Conchita Wurst all’Eurovision Song Contest 2014). Tuttavia, il 19 giugno 2021 il direttore generale della TRT ha dichiarato di aver avviato dei colloqui con l’UER affinché il paese possa tornare a partecipare alla manifestazione; e Bielorussia: il 28 maggio 2021 è stata annunciata la sospensione dell’emittente bielorussa BTRC dall’Unione europea di radiodiffusione, rendendo impossibile la partecipazione alla manifestazione. All’emittente sono state concesse due settimane per rispondere prima che la sospensione entrasse ufficialmente in vigore, cosa che non è avvenuta. L’emittente è stata ufficialmente espulsa dall’EBU-UER il 1º luglio 2021, perdendo i diritti di partecipazione e trasmissione del concorso.

Armenia, il 25 giugno 2021 il capodelegazione armeno David Tserunyan ha dichiarato durante una riunione del gruppo di referenza della manifestazione che grandi notizie erano in arrivo, lasciando intendere un possibile ritorno del paese dopo il ritiro avvenuto nell’edizione precedente. Tuttavia, si attende una conferma ufficiale riguardante la partecipazione da parte dell’emittente ARMTV.

Inoltre, incerte le partecipazioni dei due paesi che si sono ritirati nell’edizione 2020, l’Ungheria – per concentrarsi sul supportare la scena musicale pop ungherese e il Montenegro – confermando che il budget per la partecipazione alla manifestazione era stato utilizzato per l’acquisto di nuovi autoveicoli per lo staff della RTCG, non torneranno a partecipare in questa edizione.

Anche se l’elenco definitivo dei paesi partecipanti all’edizione 2022 dell’ESC sarà possibilmente soggetta a cambiamenti fino al rilascio della lista ufficiale dei partecipanti da parte dell’EBU-UER in programma nel mese di Gennaio 2022. Il termine per i paesi partecipanti per presentare le loro domande di partecipazione preliminare si concluderà entro il 15 settembre 2021. In seguito tutti i paesi partecipanti avranno un periodo di grazia entro il 10 ottobre 2021 per confermare ufficialmente la propria iscrizione o ritirarsi senza pagare la penale, novità introdotta dall’EBU-UER l’edizione 2015. Dopo quella data, non sarà più possibile il ritiro, o meglio, sarà possibile ma pagando una sanzione monetaria. Il sorteggio che determinerà la composizione delle Semifinali (in quale metà delle due Semifinali si esibiranno i Paesi sorteggiati) e la Semi-Finale in cui avrà diritto di voto i Paesi già qualificati alla Finale (Big Five + Paesi Bassi), si svolgerà a fine gennaio.

Nei prossimi mesi saranno rilasciati dalle rispettive emittenti pubbliche che parteciperanno all’edizione 2022 dell’ESC, ulteriori dettagli sui metodi, meccanismi e i format che verranno utilizzati per selezionare i loro rispettivi brani / concorrenti (una selezione interna o un programma televisivo aperto a tutto il pubblico), e verrà data anche risposta a molte le domande que girano intorno alla prossima edizione della kermesse: torneranno in gara qualche paese assente? Sarà escluso qualche paese? Parteciperà finalmente Armenia? Il Festival dell’ESC 2022: si farà come l’edizione 2021 con quattro scenari da considerare in base agli sviluppi della pandemia di COVID-19 per evitare che l’edizione venga cancellata? 

Sarà superato il record assoluto di 43 Paesi partecipanti che detiene l’edizione 53 dell’ESC tenutasi in Serbia, presso il Beogradska Arena di Belgrado il 20, 22 e 24 maggio 2016?, quindi rimanete sintonizzati con noi per ulteriori aggornamenti ed informazioni. E per tutti i fan dell’Eurovision di tutto il mondo – Happy Eurovisioning!

Successivamente, proprio poco prima dell’inizio della stagione delle finali nazionali – e se nel frattempo non sarà stato annunciato qualche artista senza canzone (cosa che accade spesso – vedremo lo Junior Eurovision, di scena il 19 dicembre a Parigi e nel quale proprio l’Italia tornerà in gara quest’anno (la comunicazione della Rai è di soli due giorni fa).

Verranno poi i lunghi fine settimana delle selezioni, delle novità, e perché no anche di quelle grandi discussioni che ogni anno si vengono a creare. Il tutto fino a metà marzo, quando ci sarà il meeting dei capidelegazione per definire i dettagli finali. Normalmente viene anche sorteggiata la posizione nell’ordine di esibizione della finale del Paese ospitante. In altri termini, ciò significa che l’Italia, se nel frattempo non cambieranno le cose, saprà con un paio di mesi di anticipo quando si esibirà.

In mezzo a tutto questo ci sarà anche la questione dei biglietti per il concorso: di solito, in condizioni normali, ci sono tre sessioni di vendita per i nove show interessati (Dress Rehearsal serale del lunedì, mercoledì e venerdì, quando cioè votano le giurie, Family Show del martedì, giovedì e sabato, e poi le tre serate per la tv e per il televoto).

Fino alle due settimane delle prove sarà dunque un continuo susseguirsi di eventi di avvicinamento stile Eurovision in Concert (fermo da due edizioni causa Covid-19 e ora previsto per il prossimo aprile), anche se tutti finora, in tempo di pandemia, hanno sofferto e chi è riuscito ad organizzarli l’ha fatto online.

E per quest’anno in cui tutto questo percorso avrà l’Italia come centro dell’attenzione, non si vede l’ora di poterlo vivere pienamente.