ESC 2024 – Israele: Le riprese di “The Next Star” 2024 sono state rinviate a tempo indeterminato

Il 5 giugno 2023, l’emittente pubblica israeliana IPBC (KAN, כאן‎, Here) ha annunciato che il suo concorrente alla 68ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2024 che si svolgerà presso la Malmö Arena, di Malmö, nel sud della Svezia, il 7, 9 e 11 maggio 2024 sarebbe stato il vincitore della decima edizione del talent show ‘The Next Start’ (הכוכב הבא, HaKokhav HaBa), chiamato in questa edizione ‘HaKochav Haba Le’eyrovizion 2024’ (“הכוכב הבא לאירוויזיון 2024”, The Rising Star for Eurovision 2024) – per evidenziare il fatto che il vincitore del concorso andrà all’ESC; ma a causa del conflitto israelo-palestinese in corso le riprese avrebbero dovuto iniziare questa settimana, ma sono state rinviate.

Sebbene non sia stato fatto alcun annuncio ufficiale da parte dall’IPBC (KAN, כאן‎, Here), il media israeliano Mako (מאקוֹ) ha riferito che, secondo le direttive del Comando del Fronte Interno israeliano (פיקוד העורף, Pikud HaOref, Home Front Command), le riprese del Talent Show sono state rinviate a tempo indeterminato.

Le riprese dei turni di qualificazioni della fase di audizioni sarebbero iniziate questa settimana e sarebbero andate in onda su Keshet 12 a novembre 2023. Non è stato fornito alcun aggiornamento sulle nuove date delle riprese o sulle nuove date di trasmissione, ma sembra improbabile che lo spettacolo sia pronto per essere trasmesso il mese prossimo.

Se ‘The Next Start’ (הכוכב הבא, HaKokhav HaBa) non dovesse procedere, Israele manterrebbe la possibilità di scegliere internamente o di ritirarsi completamente dall’Eurovision Song Contest.

Al momento non vi è alcuna previsione su cosa potrebbe accadere con Israele in vista dell’Eurovision Song Contest2024. Quello che sappiamo è che oggi è scaduto il termine per confermare la partecipazione a Malmö, quindi nei prossimi giorni avremo informazioni più dettagliate, fermo restando che in questa situazione complicata e difficile, l’Eurovision Song Contest non sarà tra le questioni prioritarie in questo momento. 

HaKokhav HaBa (הכוכב הבא, The Next Star, La Prossima Stella; HaKokhav HaBa LaErovizion, Rising Star to the Eurovision) è un talent show israeliano che consiste in una competizione canora fra concorrenti scelti per mezzo di audizioni e selezioni effettuate da giudici e, nelle fasi finali, dal pubblico, tramite televoto.

Il programma è stato creato nel 2013, come successore del Talent Kokhav Nolad (כוכב נולד, A Star Is Born), nel 2014 dopo quattro mancate qualificazioni, la capodelegazione Tali Eshkoli decise di sfruttare le potenzialità del popolarissimo show sul secondo canale per selezionare i rappresentanti che avrebbero avuto l’onere di risollevare le sorti di Israele dopo anni di delusioni.

Dal 2014 al 2020 è stato utilizzato come processo di selezione del rappresentante nazionale all’Eurovision Song Contest, ma nel 2024 il talent tornerà a svolgere tale compito.

Nel 2014 a vincere la prima edizione fu Nadav Guedj Ι נדב גדג’ con “Golden Boy” (נער מוזהב), allora 16enne, che non solo riportò Israele in finale, ma raggiunse la prima top 10 per il Paese dal 2008, posizionandosi al nono posto in un’eccezionale finale a 27; l’anno seguente vinse Hovi Star Ι חובי סטאר con “Made of Stars” (עשויים מכוכבים), convinse le giurie ma non il televoto, che lo catapultò dall’ottavo al quattordicesimo posto con 135 punti; nel 2017 il rappresentante fu Imri Ziv ‘IMRI’ Ι אימרי זיו con “I Feel Alive” (אני מרגיש חי), già corista per Nadav Guedj nel 2015, ma non andò molto lontano: nonostante il terzo posto in Semi-Finale, si ferma al 23° posto in finale con soli 39 punti; nel 2018 il talent show incoronò la sua prima vincitrice donna Netta Barzilai Ι נטע ברזילי, destinata a diventare una leggenda nel firmamento dell’Eurovision Song Contest,  il suo fedele looper a Lisbona cantò “TOY” (טוי), che riuscì a vincere l’Eurovision Song Contest 2018 con 529 punti. E non solo, fu solo questione di settimane prima che il brano divenisse il più visualizzato sul canale dell’Eurovision Song Contest spodestando Lena e la sua “Satellite” vincitrice nel 2010 per la Germania. Sarà solo a metà 2020 che questo primato verrà detronato dalla band russa Little Big e la loro “Uno” che sarebbe stata la proposta russa all’Eurovision Song Contest 2020 che mai fu; nell’edizione in casa organizzata a Tel Aviv a vincere il talent show fu Kobi Marimi Ι קובי מרימי con “Home” (בית), , che chiuse nuovamente al 23° posto in finale con 35 punti del solo televoto; mentre per l’ultima vincitrice Eden Alene Ι עדן אלנה fu organizzata un’ulteriore selezione per determinare quale tra cinque pezzi sarebbe stato quello che avrebbe rappresentato lo stato a Rotterdam, e a vincere fu “Feker Libi” (ፍቅር ልቤ, אהוב ליבי), un delizioso pastiche musicale e linguistico in quattro lingue (ebraico, arabo, amarico e inglese).

All’inizio dell’edizione, ad ogni concorrente viene chiesto di eseguire una brano noto di fronte ai giudici. Dopo l’esibizione, viene votato tra i giudici se far accedere il candidato nella fase di test di fronte al pubblico a casa. Se i giudici non sono sicuri su come votare, al concorrente viene richiesto di eseguire un’altra canzone, quindi viene presa una decisione.

I concorrenti che accedono alla prossima fase devono quindi cantare di fronte a un pubblico. I concorrenti si esibiranno sul palco nascosti da un muro composto da uno schermo gigante (infatti, il cantante non si trova di fronte al pubblico ed ai quattro giurati, ma ha di fronte a sè, appunto, c’è un vero e proprio muro). La giuria, in studio, non può interagire con il concorrente. Durante la performance saranno gli spettatori, attraverso un’App su makoTV e decidere in tempo reale se un concorrente deve passare alla fase successiva oppure eliminarlo.

A registrare le preferenze un contatore, che apparirà sugli schermi all’inizio di ogni esibizione: il pubblico, non appena la musica parte, può iniziare a votare a favore o contro il cantante attraverso un’applicazione da scaricare sugli smartphone e che, in  contemporanea con la puntata, propone agli utenti le immagini di chi si sta esibendo. Il pubblico deve semplicemente digitare un tasto blu per dire “sì”o un tasto rosso per dire “no”. Il voto è inviato direttamente al contatore, che riporta il gradimento del pubblico.

Anche i giudici possono influenzare durante la fase di test: tutti i giudici possono supportare il concorrente e quindi aggiungere l’8% se ci sono cinque giudici o il 10% se ce ne sono quattro. Una volta che il concorrente raggiunge il 70% dei voti, “passa” alla fase successiva e lo schermo, che fino a questo punto copriva il concorrente, si apre mostrandosi all’audience. Se la soglia fosse più bassa di quella richiesta, il muro non si alzerebbe ed il concorrente dovrebbe tornare a casa. Dai 8 ai 20 passano alle fase successiva dove vengono valutati dalla giuria e dal pubblico. Nella fase finale, rimangono quattro cantanti e uno di loro viene proclamato vincitore.

Israele è stato rappresentato nella scorsa edizione tenutasi a Liverpool, dalla cantante, attrice e conduttrice televisiva israeliana Noa Kirel (נועה קירל) e il suo brano “Unicorn” (יוניקורן), pubblicato l’8 marzo 2023. L’emittente radiotelevisiva israeliana KAN ha selezionato internamente Noa Kirel come rappresentante nazionale all’Eurovision Song Contest 2023 a Liverpool. Noa Kirel si è esibita durante la Prima Semi-Finale della manifestazione europea, dove si è piazzato al 3º posto con 127 punti totalizzati. La cantante si è esibita nella finale eurovisiva, dove si è piazzata al 3º posto con 362 punti totalizzati.

Israele partecipa fin dal 1973 (45 partecipazioni, 38 Finali). Ha vinto per quattro volte la manifestazione (nel 1978 con Yizhar Cohen and Alpha Beta (יזהר כהן והאלפא ביתא) e il brano “A-Ba-Ni-Bi” (א-ב-ני-בי), nel 1979 con Gali Atari (גלי עטרי) and Milk & Honey (חלב ודבש) e la canzone “Hallelujah” (הללויה), nel 1998 con Dana International (דנה אינטרנשיונל) e il brano “Diva” (דיווה)) e nel 2018 con “TOY”(טוי) di Netta (נטע); ma l’ha ospitata solo per tre edizioni (1979, 1999, 2019), nel 1980, pur avendone diritto, lascia ai Paesi Bassi l’onere organizzativo e si ritira per quell’anno. Il Paese  ha mancato la finale in otto occasioni (1996, 2004, 2007, 2011, 2012, 2013, 2014 e 2022) e ha utilizzato diversi metodi per la selezione dei propri rappresentanti.

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