ESC 2024 – Israele: Israele resta in gara, cancellata la selezione nazionale, “The Next Star” 2024?

Nonostante il conflitto che sta accandendo in Medio Oriente tra Israele e Palestina e soprattutto che potrebbe portare a un ritorno degli attentati terroristici in Europa, Israele sarà in gara regolarmente alla 68ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2024 che si svolgerà presso la Malmö Arena, di Malmö, nel sud della Svezia, il 7, 9 e 11 maggio 2024.

L’emittente pubblica israeliana IPBC (KAN, כאן‎, Here) aveva già da tempo annunciato la partecipazione a Malmö e con essa il suo candidato sarebbe stato il vincitore della decima edizione del talent show ‘The Next Start’ (הכוכב הבא, HaKokhav HaBa), chiamato in questa edizione ‘HaKochav Haba Le’eyrovizion 2024’ (“הכוכב הבא לאירוויזיון 2024”, The Rising Star for Eurovision 2024) – per evidenziare il fatto che il vincitore del concorso andrà all’ESC. 

Nelle ore immediatamente seguenti allo conflitto israelo-palestinese, tuttavia erano iniziate a circolare le voci di un possibile ritiro dell’emittente pubblica israeliana, ma in realtà l’unica notizia ufficiale che IPBC (KAN, כאן‎, Here) aveva annunciato era che le registrazioni del talent show, per le quali era già tutto pronto e che avrebbero dovuto iniziare in questi giorni, erano state posticipate addirittura su ordine del Comando del Fronte Interno israeliano (פיקוד העורף, Pikud HaOref, Home Front Command) stesse.

L’intenzione era quella di farle ripartire successivamente, ma l’imprevedibilità dell’andamento del conflitto, soprattutto dal punto di vista della durata, ha portato alla decisione di confermare la partecipazione ma annullare lo show e passare ad una selezione interna.

Sebbene non sia stato fatto alcun annuncio ufficiale da parte dall’IPBC (KAN, כאן‎, Here), è stata anticipata dal sito eurovisivo israeliano, Euromix.

Confermata anche la collaborazione con l’emittente privata Keshet 12 (קשת 12; Canal 12, ערוץ 12), che sarebbe stata coinvolta anche nel talent show, ma che a questo punto ed a maggior ragione verrà in soccorso di IPBC (KAN, כאן‎, Here) per contribuire economicamente alla partecipazione sul palco di Malmö.

La partnership pubblico-privato all’Eurovision Song Contest non è una primizia e anzi nei due casi precedenti ha portato ad una vittoria, quella di Lena nel 2010, selezionata tramite talent show da ARD-NDR ma la cui partecipazione in quota Germania venne realizzata insieme alla privata Pro Sieben e ad un sesto posto, quello dei greci Koza Mostra feat. Agathonas Iakovidis, scelti dall’emittente pubblica greca ERT insieme al network musicale Mad Tv.

La guerra quindi non ferma la partecipazione all’Eurovision Song Contest 2024, come già accaduto per l’Ucraina e peraltro non è la prima volta che Israele vi partecipa in questo contesto: basti ricordare l’esordio nel 1973 di Ilanit (אילנית), a otto mesi dal terribile attacco terroristico di Settembre Nero ai Giochi Olimpici di Monaco 1972, in cui fu sterminata da un commando palestinese la metà della spedizione a cinque cerchi israeliana. Ilanit (אילנית) fu guardata a vista e costretta ad indossare un giubbotto antiproiettile: chiuse ottima quarta con “Ey sham” (אי שם; Somewhere).

Nel 2009 la partecipazione di Noa (נועה) e Mira Awad (ميرا عوض, מירה עווד), due paladine della pace e del dialogo, si consumò a nemmeno cinque mesi dalla fine dell’Operazione Piombo Fuso (מבצע עופרת יצוקה, Mivtza Oferet Yetzukah), reazione israeliana al lancio di di razzi Qassam da parte di Hamas sui centri abitati israeliani. Nonostante l’inno di pace – purtroppo sempreverde e tremendamente attuale – “Einaiych / עינייך (There Must Be Another Way)”, non mancarono le polemiche per la contemporanea presenza sul palco di una artista israeliana e di una palestinese.

Sotto attacco finì soprattutto Mira Awad, accusata di essere “al soldo” della tv israeliana dalla dalla stampa di entrambe le fazioni dopo i circa 3500 morti complessivi. Le due artiste chiusero sedicesime, anche al netto di una performance vocale non del tutto all’altezza degli standard altissimi ai quali avevano abituato il pubblico di riferimento.

In tempi più recenti si ricorderà il bombardamento sopra i cieli di Tel Aviv e Gaza che precedette l’Eurovision Song Contest 2019, che fu accompagnato anche dal tentativo di boicottaggio internazionale guidato da alcune star contro lo svolgimento dell’edizione sul suolo israeliano. Lo scorso maggio, infine, un altro bombardamento sui cieli di Israele e Gaza portò ad un rafforzamento delle misure di sicurezza attorno a Noa Kirel, fra l’altro fresca di servizio militare e ad una manifestazione pro-Palestina nella piazza principale di Liverpool.

La scelta interna di Israele potrà consentire all’emittente pubblica israeliana IPBC (KAN, כאן‎, Here) di selezionare bene l’artista, come accaduto lo scorso Maggio con Noa Kirel, popstar di primo piano in patria. 

Israele è stato rappresentato nella scorsa edizione tenutasi a Liverpool, dalla cantante, attrice e conduttrice televisiva israeliana Noa Kirel (נועה קירל) e il suo brano “Unicorn” (יוניקורן), pubblicato l’8 marzo 2023. L’emittente radiotelevisiva israeliana KAN ha selezionato internamente Noa Kirel come rappresentante nazionale all’Eurovision Song Contest 2023 a Liverpool. Noa Kirel si è esibita durante la Prima Semi-Finale della manifestazione europea, dove si è piazzato al 3º posto con 127 punti totalizzati. La cantante si è esibita nella finale eurovisiva, dove si è piazzata al 3º posto con 362 punti totalizzati.

Israele partecipa fin dal 1973 (45 partecipazioni, 38 Finali). Ha vinto per quattro volte la manifestazione (nel 1978 con Yizhar Cohen and Alpha Beta (יזהר כהן והאלפא ביתא) e il brano “A-Ba-Ni-Bi” (א-ב-ני-בי), nel 1979 con Gali Atari (גלי עטרי) and Milk & Honey (חלב ודבש) e la canzone “Hallelujah” (הללויה), nel 1998 con Dana International (דנה אינטרנשיונל) e il brano “Diva” (דיווה)) e nel 2018 con “TOY”(טוי) di Netta (נטע); ma l’ha ospitata solo per tre edizioni (1979, 1999, 2019), nel 1980, pur avendone diritto, lascia ai Paesi Bassi l’onere organizzativo e si ritira per quell’anno. Il Paese  ha mancato la finale in otto occasioni (1996, 2004, 2007, 2011, 2012, 2013, 2014 e 2022) e ha utilizzato diversi metodi per la selezione dei propri rappresentanti.

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