ESC 2021 – Russia: Ecco la nuova versione di “Russian Woman”

Manizha (Манижа) ha rilasciato la versione rivisitata della canzone “Russian Woman” (Русская Женщина, Russkaya zhenshchina), con la quale rappresenterà la Russia alla 65ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2021 che si terrà presso l’Ahoy Rotterdam a Rotterdam, nei Paesi Bassi, il 18, 20 e 22 maggio 2021.

Nella nuova versione di “Russian Woman” Manizha ha inserito alcune parti in inglese in più al testo rispetto alla versione originale, nell’ultimo minuto della canzone per Rotterdam 2021. La cantante ha voltuo comunque mantenere la fote influenza russa della canzone, che quindi no presenta cambiamenti sostanziali.

Manizha Dalerovna Sangin (Khamrayeva) (Манижа Далеровна Сангин (Хамраева); Манижа Далеровна Ҳамроева), nata l’8 luglio 1991 a Dušanbe (Душанбе) in Tagikistan, è di origini tagika naturalizzata russa. È stata costretta a rifugiarsi in Russia quando aveva 3 anni insieme alla famiglia per sfuggire alla guerra civile nel suo Paese natale. Dallo scorso dicembre è ambasciatrice dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati a seguito dell’impegno in questo ambito: sempre su Instagram aveva lanciato una raccolta fondi per la costruzione e l’ampliamento del centro per bambini rifugiati di Mosca.

Manizha ha iniziato a cantare in pubblico all’età di 12 anni. Nel 2003 ha vinto il concorso musicale Rainbow Stars a Jūrmala, mentre l’anno successivo ha vinto il Kaunas Talent in Lituania. Nella seconda metà degli anni 2000 si è esibita con lo pseudonimo ‘Ru. Kola’ (Ру. Кола). Nel 2011 la cantante è andata in tournée con il cantante hip hop Assai (группы «Ассаи»); l’anno successivo ha fondato insieme ad alcuni musicisti con cui ha lavorato con Assai il gruppo Krip De Shin (группе «Krip De Shin»), con cui ha partecipato a vari festival estivi in Russia, prima di lasciare la formazione per divergenze artistiche.

Manizha ha iniziato a pubblicare musica come solista nel 2016; a febbraio 2017 è uscito il suo album di debutto ‘Manuscript’, distribuito dall’etichetta The Orchard, parte del gruppo della Sony Music Entertainment. Il suo primo concerto da solista si è svolto il 20 maggio successivo al Palazzo del ghiaccio di San Pietroburgo. Il suo secondo album, ‘ЯIAM’, è uscito nel marzo 2018. Nel 2020 la cantante ha realizzato “Na put voina vstayu” (На путь воина встаю, Loyal Brave True), colonna sonora della versione in lingua russa del film Mulan. A marzo 2021 ha preso parte alla selezione russa per l’Eurovision Song Contest, dove ha presentato l’inedito “Russkaya zhenshchina” (Русская женщина, Russian woman). Avendo vinto il televoto, è diventata di diritto la rappresentante eurovisiva nazionale a Rotterdam.

I Little Big avrebbero dovuto rappresentare la Russia all’Eurovision Song Contest 2020 con il brano “Uno”, ma la manifestazione è stata cancellata a causa della pandemia di COVID-19. Brano fedele al loro stile rave era subito balzato in cima alle previsioni dei bookmakers prima della cancellazione dell’evento. Il videoclip di “Uno” diventa il video con più visualizzazioni sul canale ufficiale dell’Eurovision Song Contest, sorpassando il videoclip di “Toy” dell’israeliana Netta. Durante l’anno hanno pubblicato altri singoli di grande successo in patria e in Europa quali “Hypnodancer” ( che nel giro di poco si ritaglia un posto nelle tendenze di YouTube di oltre 20 paesi differenti), “Tacos”, la cover del brano “Gonna Make You Sweat” (Everybody Dance Now), usata nel trailer del film Borat – Seguito di film cinema, seguita dal singolo “S*ck My D*ck 2020”. Nel dicembre 2020, partecipano al programma televisivo di capodanno Ciao, 2020!, interpretando una cover della canzone “Mamma Maria” con il nome italianizzato “Piccolo Grandi”.

Russia è stata rappresentata nella scorsa edizione tenutasi a Tel Aviv, dal cantante e attore russo che ha rappresentato la Russia all’Eurovision Song Contest nel 2016, arrivando terzo Sergey Lazarev / Сергей Лазарев con il brano “SCREAM” (Крик), pubblicato il 9 marzo 2019 su etichetta discografica CineLab Records. È stato scritto da Sharon Vaughn e composto da Filipp Kirkorov e Dimitris Kontopoulos. Il brano è stato selezionato internamente dall’ente radiotelevisivo nazionale Rossija 1 per rappresentare la Russia all’Eurovision Song Contest 2019 a Tel Aviv, in Israele. Dopo essersi qualificato dalla seconda semifinale del 16 maggio, si è esibito per quinto nella finale del 18 maggio successivo. Qui si è classificato al 3º posto su 26 partecipanti con 370 punti totalizzati, di cui 244 dal televoto e 126 dalle giurie. È risultato il quarto più televotato, e il più popolare fra il pubblico di Albania, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Estonia, Israele, Lettonia, Lituania, Moldavia, Repubblica Ceca e San Marino, nonché il più votato dalla giuria dell’Azerbaigian.

La Russia ha debuttato all’Eurovision Song Contest nel 1994 (22 partecipazioni, 21 finali) con Youddiph (Юдифь) e il suo brano “Vechni stranik” (Вечный странник, Eternal wanderer), anche se l’Unione Sovietica stava progettando un possibile debutto nel 1987 per avvicinarsi all’Occidente. Nell’edizione del 1996 ci fu una preselezione per poter partecipare al concorso, ma la Russia fu uno dei 7 paesi che non riuscì a qualificarsi.

Dopo aver collezionato due terzi (con le t.A.T.u. (Тату) e il suo brano “Ne Ver’, Ne Boysia” (Не верь, не бойся; Don’t believe, don’t fear) e le Serebro ((Серебро) con la canzone “Song #1” (Песня #1)) e quattro secondi posti (con Alsou (Алсу) e il suo brano “Solo” (Соло) nel 2000, Dima Bilan (Дима Билан) con la canzone “Never Let You Go” (Никогда не позволю тебе уйти) nel 2006, Buranovskiye Babushki (Бурановские Бабушки, Брангуртысь песянайёс, Brangurtısь Pesjanajos, Buranovo Grannies, The Grannies from Buranovo) e il brano “Party for Everybody” (Вечеринка для всех) nel 2012 e Polina Gagarina (Полина Гагарина) con la canzone “A Million Voices” (Миллион голосов) nel 2015, ha vinto nel 2008 con Dima Bilan (Дима Билан) e il suo brano “Believe” (Поверь), acquisendo il diritto a ospitare l’edizione 2009. Seguiranno altri due secondi posti e due terzi posti.

Nel 1996 la Russia non è riuscita a qualificarsi dal turno pre-qualificazione con Andrei Kosinski (Андрей Косинский) e il brano “Ja eto ja” (Я это я, Me is me), mentre nel 1998 e nel 1999 è stata relegata a causa dello scarso risultato nell’edizioni precedenti.

Dal 2008, la partecipazione e la trasmissione dell’evento sono attribuite alternativamente ai canali televisivi pubblici Pervyĭ Kanal e Rossija 1.

Per la prima volta dall’introduzione delle semifinali, nel 2018, non si qualifica per la finale.

Per l’edizione 2017 del concorso, la Russia aveva scelto la cantante affetta da disabiltà Julija Samojlova, che avrebbe dovuto rappresentare la Federazione con la canzone “Flame Is Burning”. Però, il 22 marzo dello stesso anno i servizi di sicurezza ucraini emisero un divieto di accesso per tre anni sul territorio ucraino nei confronti della cantante. La causa di ciò era un’esibizione del 2015 di Julia Samoylova (Юлия Самойлова, Yulia Samoilova) in Crimea, la cui annessione alla Russia nel 2014 è contestata dall’Ucraina, senza aver ottenuto l’assenso delle autorità ucraine. Il supervisore esecutivo dell’evento Jon Ola Sand, aveva espresso la volontà di parlare con il comitato di sicurezza ucraino per posticipare il bando imposto a Samoylova, tuttavia, il 31 marzo 2017, il divieto venne reso definitivo. Dopo le controversie dovute al bando, il canale televisivo russo Pervyj Kanal annunciò ufficialmente che non avrebbe trasmesso l’evento, una decisione che equivaleva alla rinuncia della Russia a partecipare all’Eurovision Song Contest 2017. Precedentemente era stato annunciato da Rossija 1 e Pervyj kanal che, in caso di mancato ritiro del bando imposto dalle autorità ucraine, Julia Samoylova (Юлия Самойлова, Yulia Samoilova) avrebbe rappresentato la Russia all’edizione del 2018, cosa poi successivamente confermata.