Sono stati rivelati qualche minuto fa nel centro stampa della Rotterdam Ahoy The Marcel Bezençon Awards 2021.
I Marcel Bezençon Awards sono un insieme di premi che vengono assegnati dal 2002 all’Eurovision Song Contest. I premi, diventati una tradizione annuale, prendono il nome dal fondatore dell’Eurovision Song Contest, Marcel Bezençon.
Lo show è stato condotto da Christer Björkman (ex rappresentante di Eurovision per la Svezia (1992), ex capo del Melodifestivalen e cinque volte Contest Producer della manifestazione, ha creato i premi, istituito nel 2002 su iniziativa di Richard Herrey, componente degli Herreys, vincitori nel 1984), prima dell’inizio della Finale dell’Eurovision Song Contest 2021.
I premi sono suddivisi in 3 categorie:
• Premio della stampa (Marcel Bezençon Press Award): Per la miglior voce che viene votata dalla stampa durante l’evento. Premio che quest’anno ha vinto Francia con Barbara Pravi e la sua “Voilà”, composta da Barbara Pravi, Lili Poe e Igit.
• Premio artistico (Marcel Bezençon Artistic Award): Per il miglior artista, votato fino al 2009 dai vincitori delle scorse edizioni. Dal 2010 in poi votato dai commentatori. Premio che quest’anno ha vinto la Francia con Barbara Pravi e la sua “Voilà” e composta da Barbara Pravi, Lili Poe e Igit.
• Premio della composizione musicale (Marcel Bezençon Composer Award): Per la miglior composizione musicale che viene votata da una giuria di compositori. Premio che quest’anno ha vinto Svizzera con Gjon’s Tears e la sua “Tout l’Univers”, composta dallo stesso Gjon Muharremaj insieme a Wouter Hardy, Nina Sampermans e Xavier Michel.
Per i Måneskin portano a casa un premio affiliato all’EBU-UER ma vincono il premio per il miglior testo, per “Zitti e Buoni”, testo firmato dai quattro membri della band: Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio, assegnato dalla testata olandese Eurostory. Nell’albo d’oro di questo riconoscimento la band romana succede proprio a Mahmood.
Il frontman della band ha commentato a caldo: “Questo è il primo premio che vinco come autore e non lo dimenticherò mai. Lo metterò sopra il televisore.”
A domanda su un possibile paragone tra la loro “Zitti e Buoni” e “Soldi” di Mahmood, Damiano David risponde: “Forse con lui abbiamo un messaggio in comune. Dire alle persone di essere a loro agio con sè stesse.”
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