ESC 2021 – Italia: I Måneskin accusati di presunto plagio da una rock band olandese per “Zitti e Buoni”

Il successo, è noto, porta un’esposizione mediatica fatta sì di celebrazioni e riconoscimenti ma anche di antipatie e cattiverie. Ne sanno qualcosa i Måneskin, freschi vincitori dell’Eurovision Song Contest 2021, che stanno trionfando nelle classifiche di tutta Europa ma allo stesso tempo sono stati al centro del “coca-gate” e ora vengono invece accusati di plagio per “Zitti e Buoni”.

Parola di Joris Lissens, leader della band olandese The Vendettas, che intervistato dall’emittente locale RTL ha affermato di trovare “Zitti e Buoni” dei Måneskin un plagio della loro “You Want It, You Got It”, registrata nel 1992: “Ho avuto subito l’impressione di sentire un riff della mia band. Assieme al resto del gruppo abbiamo creato un’altra band su una app chiamandola “El Plagio”.”

Il riff in questione è quello che apre le due canzoni, ma al netto di quei 4 secondi iniziali i due brani suonano in maniera completamente diversa. Ed è per questo che lo stesso Lissens, accortosi di averla sparata grossa, ha ridimensionato la vicenda appellandosi alla giovane età di Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan: “Naturalmente questi ragazzi non erano ancora nati quando esisteva questa rock band. Per dirla come loro “il rock and roll non muore mai”.”

“Zitti e Buoni” e i casi di plagio. Non è la prima volta che “Zitti e Buoni” viene accusata di plagio; era già successo al Festival di Sanremo 2021 dopo la prima esecuzione del brano nella prima serata della kermesse. In quel caso ad accendere la miccia ci pensò il produttore Dade che fece notare la somiglianza del brano con “F.D.T.” del gruppo Anthony Laszlo.

Allora ci volle una perizia tecnica di Sony Music Italia e della RAI per appurare la falsità delle accuse e permettere alla band di rimanere in gara: ciò che accadde dopo con la doppietta Festival di Sanremo-Eurovision Song Contestè storia.

Proprio in quella perizia si sottolineava come il riff basato sulla scala pentatonica minore di Mi sia la cifra stilistica di tantissimi brani rock and roll, esattamente come quello della band di Joris Lissens, che forse non sarà l’ultimo ad approfittarsi della visibilità dei Måneskin ma sicuramente dopo questa vicenda avrà imparato che talvolta è bene rimanere “zitti e buoni”.

Inoltre, in una intervista pubblicata su Sorrisi e Canzoni, i Måneskin, vincitori dell’Eurovision Song Contest 2021 raccontano alcuni retroscena relativi alla loro esperienza eurovisiva.

Un’Eurovision particolare, vissuto senza il contatto col pubblico: 12 i  giorni trascorsi a Rotterdam, “gli ultimi sette abbastanza stancanti”, 10 esibizioni e vista la clausura obbliga, un solo passatempo: “Giocavamo a ping pong nell’area comune. Stavamo messi abbastanza bene, ma con lo staff della Bulgaria non c’è stato nulla da fare. Loro erano giocatori professionisti.

Niente souvenir, tanto fritto nell’albergo e ovviamente amicizia fra i vari artisti in gara. C’è anche chi sin dall’inizio ha puntato su di loro: “La croata ha messo dei soldi su di noi, anche le serbe tifavano alla grande. E i finlandesi sono stati carinissimi, ci hanno regalato una bottiglia di vodka. Un featuring con loro? Ci starebbe”

Insomma, il clima eurovisivo non è mancato nonostante le limitazioni dovute agli strettissimi protocolli anticontagio. Poi si sbilanciano sull’edizione 2022, che grazie al loro successo sarà finalmente ospitata dal nostro Paese. E non manca anche un accenno alla scelta del presentatore: “Daje, sarebbe bello si svolgesse  a Roma, la nostra città. Presentarla noi? No, ad ognuno il suo mestiere, noi suoniamo. Meglio chiederlo ad Alessandro Cattelan”

Chiaramente il gruppo romano conosce molto bene Cattelan, appena approdato in Rai, perchè è stato il conduttore di X Factor negli ultimi 10 anni e dunque colui che li ha visti nascere artisticamente, ma non è un mistero che il conduttore piemontese sia uno di quelli che anche il pubblico dei fan della rassegna apprezzerebbe maggiormente, per età, competenza e conoscenza della lingua inglese.

Se non fosse stato per un’intervista concessa al programma televisivo olandese RTL Boulevard, probabilmente la musica dei Vendettas sarebbe rimasta nell’oblio in cui ha trascorso gli ultimi vent’anni: dei loro dischi non c’è praticamente traccia in rete, se non filmati di vecchi concerti degli anni a cavallo tra la fine degli Anni ’80 e i primi Anni ’90. Eppure ora la band è tornata al centro dell’attenzione in Olanda. Merito delle accuse mosse dal frontman Joris Linssen, oggi 55enne, ai Måneskin: il riff di “Zitti e buoni”, la canzone che ha permesso a Damiano David e soci di trionfare prima al Festival di Sanremo e due settimane fa anche all’Eurovision Song Contest di Rotterdam, sarebbe – è quello che sostiene Linssen – troppo simile a quello di una canzone dei suoi Vendettas, “You want it, you’ve got it”.

“Naturalmente questi ragazzi non erano ancora nati quando esisteva questa rock band. Ma per dirla con le stesse parole dei Måneskin: ‘Il rock and roll non muore mai'”, ha detto Joris Linssen. Eppure, come sottolineano tantissimi utenti su YouTube nei commenti sotto a un video – spuntato sulla piattaforma negli scorsi giorni – con la registrazione di “You want it, you’ve got it”, si tratta di un riff rock blues rielaborato in diverse canzoni. “Il 99% delle persone che ha guardato questo video lo ha fatto per i Maneskin. I Vendettas dovrebbero essere grati per questa pubblicità gratuita”, ha scritto un utente. Ecco il confronto tra le due canzoni:

Durante la settimana del Festival di Sanremo a evidenziare presunte somiglianze tra “Zitti e buoni” dei Måneskin e un’altra canzone era stato Dade dei Linea 77: il brano in questione era “F.D.T.”, canzone degli Anthony Laszlo, duo prodotto proprio da Dade, datata 2015. La cosa si era poi sgonfiata dopo una perizia tecnica di Sony, casa discografica dei Måneskin.

È notizia di ieri la rottura inattesa tra i Måneskin e la loro storica manager Marta Donà, annunciata da quest’ultima sui social: “Avete deciso di proseguire senza di me. Ho il cuore spezzato ma vi auguro il meglio dalla vita”.

Resta aperto il giallo sulla separazione tra la band di “Zitti e buoni” e Latarma, la società di management diretta da Marta Donà che aveva accompagnato il gruppo dalla propria partecipazione a X Factor al successo di Rotterdam: la decisione unilaterale di chiudere il rapporto, per i momento, non è ancora stata motivata dalla stessa band, alla quale l’ex agente Donà – pur con “il cuore spezzato” – ha signorilmente augurato “il meglio”.