Durante la presentazione dedicata al nuovo show di due serate “Arena ’60 ’70 ’80”, che Amadeus condurrà su RAI dall’Arena di Verona il 12 e il 14 settembre e che Raiuno trasmetterà il 2 e il 9 ottobre, con i protagonisti della musica italiana degli ultimi cinquant’anni, si è tornati a parlare inevitabilmente di una possibile terza conduzione consecutiva di Amadeus del Festival di Sanremo 2022, il cui progetto dovrà però essere condiviso dai nuovi vertici che individueranno il nuovo amministratore delegato dopo l’uscente Fabrizio Salini. Si va verso il sì.
Se alla fine del Festival di Sanremo 2021 Amadeus negava un suo terzo Festival, pare che attualmente sia più convinto sul suo ritorno sul palco sanremese. Queste le sue parole: “Quando mi viene chiesto di fare Sanremo è sempre un onore e un prestigio, anche se è per la terza volta. Ma proprio perchè do un valore altissimo a Sanremo, penso che il terzo dovrebbe aggiungere qualcosa di più ai precedenti. Io ho sempre detto che ho un rapporto splendido con la Rai e con il direttore di Rai Uno Coletta e il vice direttore Fasulo, con cui ho condiviso due Festival importanti e particolari. Ne stiamo parlando e dialogando, loro mi conoscono e sanno che per me la priorità è che ci siano le condizioni per fare un Festival importante che dovrebbe essere quello della rinascita, che avremmo già potuto fare. L’obiettivo è capire se io posso essere utile a un terzo Sanremo, facendolo come va fatto: alla grande”.
Su tutto questo pesano anche due incognite: la possibile presenza di Fiorello (“Ci sentiamo, ma non ne parliamo, deve essere lui a dirmi: “Vengo, faccio una serata, le faccio tutte. Ha totale libertà””) e l’imminente arrivo in Rai dei nuovi vertici (“Bisogna parlare con chi arriverà e capire se il progetto è condiviso. Ci sono momenti in cui la fretta è da evitare”).
Anche l’attuale direttore di Rai 1, Stefano Coletta, si è detto entusiasta di un possibile ritorno al Festival di Sanremo di Amadeus e si augura di poter andare in vacanza con la decisione già presa a proposito del prossimo direttore artistico del Festival ma non ci sono conferme definitive al momento da parte di Amadeus. Solo trattative in corso, a buon punto.
Queste le sue parole aggiunte a quanto dichiarato da Amadeus: “Ne stiamo parlando da tempo, lui ovviamente ci sta riflettendo. Dobbiamo capire quale sarà il potenziale espressivo di un Sanremo. Penso che al di là dello show sia innegabile il suo grande lavoro di direttore artistico, perchè tornare indietro da quel tipo di lavoro sarebbe una regressione della cultura musicale dunque penso che quel lavoro dovrebbe continuare. È giusto che le scelte siano condivise dai nuovi vertici che verranno. Speriamo di non arrivare a settembre, come nel 2019: la macchina partì molto tardi. Vorremmo andare tutti in vacanza con una decisione già presa.”.
Dobbiamo ricordare che dopo i successi delle due edizioni del Festival di Sanremo 2020 e del Festival di Sanremo 2021 Amadeus aveva lasciato intendere di voler farsi da parte: “Non ci sarà un Ama Ter. Se un giorno la RAI vorrà affidarci ancora il Festival di Sanremo, in futuro, ne saremo contenti, ma tre Sanremo consecutivi di Amadeus e Fiorello no, non ci saranno”, aveva detto durante una delle ultime conferenze stampa dell’ultimo Festival, a marzo, segnato dalle difficoltà e dalle polemiche legate all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Sanremo 2021 è il Festival con più brani certificati dal 2010 ad oggi (ben 14 su 26 tra i campioni in gara, purtroppo nessuna nuova proposta). Sugli album si fa più fatica ma, ovviamente, qui la pandemia e la mancanza di negozi aperti e date Instore ha ovviamente influito.
Il bottino di Amadeus per Sanremo 2021 ammonta comunque a quasi 1.500.000 di copie certificate solo per i singoli a cui si aggiungono 125.000 copie per gli album. Il tutto per un totale di 19 dischi di platino e 3 dischi d’oro. Qui uno schema degli ultimi venti anni di Sanremo
Sanremo 2021 – 14 singoli – 3 album (Amadeus)
Sanremo 2020 – 9 singoli – 6 album (Amadeus)
Sanremo 2019 – 10 singoli – 6 album (Claudio Baglioni)
Sanremo 2018 – 4 singoli – 4 album (Claudio Baglioni)
Sanremo 2017 – 10 singoli – 4 album (Carlo Conti)
Sanremo 2016 – 11 singoli 4 album (Carlo Conti)
Sanremo 2015 – 6 singoli – 5 album (Carlo Conti)
Sanremo 2014 – 3 singoli – 3 album (Fabio Fazio)
Sanremo 2013 – 5 singoli – 5 album (Fabio Fazio)
Sanremo 2012 – 6 singoli – 4 album (Gianni Morandi)
Sanremo 2011 – 4 singoli – 6 album (Gianni Morandi)
Sanremo 2010 – 6 singoli – 5 album (Antonella Clerici)
Amadeus sarebbe pronto in ogni caso anche ad esserci in veste di presentatore o co-presentatore all’Eurovision Song Contest. Del resto ha scelto lui i Måneskin che hanno riportato la manifestazione in Italia: “Una mia possibile conduzione dello show? Se me lo chiederanno prenderò in seria considerazione l’offerta. Perché è pur sempre la Champions League della musica”.
Solo la scorsa settimana, a margine della presentazione dei palinsesti Rai per la stagione 2021-22, il direttore di Rai1 Stefano Coletta aveva dichiarato sul prossimo Festival di Sanremo: “Amadeus aveva detto che l’esperienza sanremese è chiusa. In questi mesi ci siamo parlati molto. Stiamo dialogando anche con lui, di Sanremo. Mi sento di dire che sarebbe abbastanza fisiologico mettere insieme Sanremo ed Eurovision ma, essendo vicini, penso che sia premiante una diversificazione. Penso che oggi non sia più possibile tornare ad un Sanremo più classico. Il passaggio è stato netto. Il lavoro di direttore artistico di Amadeus è stato significativo, non è così trascurabile e sostituibile”.
Inoltre, è stato rivelato che per ricordare il Festival di Sanremo 2021, che è di sicuro entrato nei libri della storia televisiva date le difficoltà nel realizzarlo ed il periodo in cui si è svolto, verrà trasmesso molto presto un documentario realizzato proprio durante il Festival di Sanremo 2021.
#Amadeus “È stato documentato il lavoro fatto a #Sanremo2021 e mi auguro possa andare in onda per dare l'idea del grande lavoro fatto dalle centinaia di persone” #Sanremo2022
— Andrea Conti (@IlContiAndrea) July 1, 2021
Durante la conferenza stampa, Stefano Coletta ha fatto sapere che vedremo questo famigerato documentatio nell’access time della prossima stagione televisiva per volere dello stesso direttore di Rai 1, che vorrebbe che più persone possibili lo guardassero.
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