ESC 2022: Alessandro Cattelan conferma la trattativa con la RAI per la conduzione dell’Eurovision Song Contest 2022

Mentre ancora è mistero sulla città alla quale spetterà l’onore – e l’onere – di ospitare la prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, pare delinearsi l’identità di uno dei conduttori che verrà a chiamato a fare il ruolo di presentatore nel corso delle serate della 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2022 che si svolgerà in Italia il prossimo maggio (il nome della città ospitante dovrebbe essere annunciato a breve), in seguito alla vittoria dei Måneskin con “Zitti e buoni” nell’edizione precedente; sarà la terza edizione della manifestazione musicale a svolgersi in Italia, dopo le edizioni del 1965 e del 1991.

Archiviato lo show ‘Da Grande’, purtroppo con risultati auditel che non lo hanno premiato e che doveva essere il suo trampolino di lancio in Rai di Cattelan dopo 10 anni di X Factor, Alessandro Cattelan ha dichiarato che il dialogo con la Rai, sulla sua possibile conduzione dell’Eurovision Song Contest 2022, è ancora aperto.

In un’intervista pubblicata oggi da La Repubblica, Cattelan ha fatto il punto su ‘Da Grande’ e all’ipotesi di altre due nuove puntate, e ha confermato di essere in trattativa con il servizio pubblico per ricoprire il ruolo di presentatore nel corso delle serate finali della manifestazione: “Me ne hanno parlato… Oggi ci siamo presi un pò di tempo per decidere, se fosse sarei felice. Intanto stiamo parlando di Eurovision”.

Non è un mistero, infatti, che Stefano Coletta, direttore di Rai 1, creda molto nel conduttore originario di Tortona come conduttore dell’Eurovision Song Contest che, a maggio 2022, verrà ospitato in Italia.

Nella conferenza stampa di presentazione dello show, Coletta aveva infatti dichiarato: “Rai in questo momento è concentrata sulla città ed è il primo atto comunicativo che Rai a breve fornirà. Successivamente ci sarà il lavoro su chi ci racconterà questo evento, ma, prima che me lo chiediate voi, ne sto parlando da un pò di mesi con Alessandro, perché lì serve anche un lavoro tecnico, non è solo il codice televisivo che è funzionale. Servono le skill di chi ha vissuto un esperienza internazionale, una velocità di racconto che supera il local e va verso il global. Per me Alessandro può essere davvero un valore importante. È nostro dovere far entrare nelle case degli italiani volti che siano contemporanei.”

Le voci inerenti la candidatura di Cattelan a conduttore erano trapelate già lo scorso 9 agosto. Si pensa ovviamente anche a chi potrebbe essere al suo fianco sul palco all’Eurovision Song Contest 2002. Stando ai primi rumor, ad affiancare lo showman sul palco dell’Eurovision Song Contest 2022 potrebbe essere l’imprenditrice, influencer e fashion blogger Chiara Ferragni. A stoppare la ridda di indiscrezioni circa un suo eventuale coinvolgimento nell’organizzazione dello show, lo scorso 12 agosto, fu Mika, che bollò come “prive di fondamento” le voci che lo volevano in corsa per la conduzione.

Tuttavia al suo fianco potrebbero esserci altri 3 volti, per un quartetto che dovrà presentare lo show tra Milano, Bologna e Torino. Rumor alla mano sono queste le tre grandi città in pole position per ospitare l’Eurovision Song Contest 2022, con le altre candidate Pesaro e Rimini fuori dai giochi. A breve la Rai ufficializzerà la città prescelta. Nell’attesa Cattelan sbarca anche su Netflix con “Una semplice domanda”, un docu-show itinerante, in streaming a cavallo delle teste.

 

Inoltre, con l’assegnazione della città ospitatante, ormai imminente, l’attenzione di tutti gli eurofan si rivolge inevitalbilmente ai biglietti per l’Eurovision Song Contest 2022. Le norme COVID-19 in Italia stanno per cambiare e si prospetta un Eurovision Song Contest normale.

Il Cts (Comitato tecnico scientifico) ha dato il via libera ad una capienza con il Green pass obbligatorio e con l’utilizzo delle mascherine, stadi al 75%, teatri e cinema al 100% all’aperto e all’80% al chiuso. Nessuna data in vista però per la riapertura delle discoteche (ferme da marzo 2020).

Sono le indicazioni aggiornate dal Cts, che ha esaminato le tematiche relative ai quesiti posti rispettivamente dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo Sport, in particolare rispetto alle manifestazioni sportive e attività dello spettacolo. Ora la parola passa al governo: “Il comitato sulla base dell’attuale evoluzione positiva del quadro epidemiologico e dell’andamento della campagna vaccinale ritiene si possano prendere in considerazione allentamenti delle misure in essere, pur sottolineando la opportunità di una progressione graduale nelle riaperture, basata sul costante monitoraggio dell’andamento dell’epidemia combinato con la progressione delle coperture vaccinali nonchè degli effetti delle riaperture stesse”.

Il Cts consiglia al governo di riaprire gradualmente gli accessi di persone munite di green pass per cinema, teatri, sale da concerto, monitorando la situazione epidemiologica. Importante sarà incrociare i dati degli eventi con la contestuale riapertura delle scuole. In sitesi, se tutto rimarrà come da previsioni, ci possiamo aspettare una ripartura al 100% prevede un aumento della capienza massima delle strutture al 100% all’aperto e all’80% al chiuso in zona bianca per sport e cultura.

Pieraplao Sileri, sottosegretario alla Saluta ha affermato: ”Per gradi, ma arriviamo presto al 100%. La medesima cosa vale anche per sale da ballo e discoteche. Magari in questo caso serve una maggior cautela, e serve agire di più per gradi. Credo che un concerto con un numero di persone limitate, ma tutte controllate con Green pass sia, più che fattibile. Magari osserviamo prima 2 o 3 settimane l’andamento del virus, dopo la riapertura di tutto. Ma se le cose vanno bene, credo che il freno a mano possiamo abbassarlo”.

Sulla stessa linea anche Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit): “La mia posizione è che certamente dobbiamo arrivare al 100% di capienza per i teatri, i cinema e gli eventi sportivi, anche per dare un segnale sull’utilità del Green pass, ma dobbiamo farlo con gradualità perché siamo ancora in un momento critico” nella lotta a Covid-19. “Fino ad oggi ci siamo mossi un passettino alla volta ed è andata bene, continuerei con questa strategia. Le scuole sono aperte da una decina di giorni, aspettiamo la metà di ottobre per capire l’impatto sulla curva epidemiologica e poi possiamo decidere di arrivare al 100% di presenza nei teatri, nei cinema o allo stadio”.

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova: “Io credo che con il Green pass si possa arrivare ad una capienza del 100% per cinema, teatri e stadi, anche molto rapidamente. Quello di arrivare al 100% degli spettatori sarebbe solo il modo per adeguarsi al resto d’Europa”. 

A questo punto possiamo immaginare che per maggio 2022 la situazione possa tornare in pieno controllo e permettere un Eurovision Song Contest normale, con la capienza del 2019 e magari senza mascherine.

Altro discorso invece per le discoteche, ancora chiuse da marzo 2020. Le decisioni che prenderà Cts e Governo impatteranno EuroClub ed EuroCafé.