ESC 2023: BBC rivela il processo di selezione della città ospitante si articolerà in due turni

La BBC ha reso pubblico i dettagli sulla partecipazione alle offerte delle città che vorranno candidarsi ad ospitare la 67ª edizione dell’Eurovision Song Contest che si svolgerà nel Regno Unito, a causa della guerra in atto in Ucraina, la nazione che avrebbe dovuto organizzare l’edizione 2023 del concorso canoro – poiché l’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest svoltasi a Torino lo scorso mese di maggio ha visto quali vincitrice la band ucraina della Kalush Orchestra con la canzone “Stefania” – era impossibilitata a procedere con l’organizzazione.

Tramite una FAQ che spiega per punti come si svolgerà il processo di selezione, si conferma che il processo di selezione di ricerca della città ospitante dell’Eurovision Song Contest 2023 nel Regno Unito si articolerà in due fasi. Nella prima le città interessate dovranno inviare la propria candidatura, mentre nella seconda fase, dopo aver ricevuto tutte le candidature, la BBC e l’EBU-UER stileranno una lista ristretta di potenziali città che soddisferanno i requisiti necessari per ospitare l’evento. Da questa shortlist, verrà selezionata la città ospitante dell’Eurovision Song Contest 2023, che dovrebbe essere rivelata in autunno.

Le indicazioni dettagliate fornite dalla BBC sono le seguenti:

  • Tutte le autorità locali interessate a diventare città ospitante possono inviare un’e-mail a esc.hostcity@bbc.co.uk.
  • Non è previsto alcun costo per la presentazione di una candidatura. Spetta alle città decidere se sostenere o meno i costi per la candidatura.
  • La selezione della città ospitante (Host City) dell’Eurovision Song Contest 2023 sarà determinata dalla BBC e dall’EBU-UER.
  • Si tratta di un processo in due fasi e, per essere presi in considerazione, i potenziali candidati devono soddisfare una serie di standard minimi che dimostrino di avere la capacità, l’abilità e l’esperienza per ospitare un evento di questa portata e complessità.
  • La decisione finale sulla selezione della città ospitante si baserà sulla capacità di una città o di una regione di soddisfare i requisiti della BBC e dell’EBU, sulla disponibilità di risorse e sull’esperienza generale nell’ospitare un evento grande e complesso come l’Eurovision Song Contest. Per esempio, l’anno scorso il criterio della città ospitante dell’EBU-UER si basava sull’offerta di una sede in grado di ospitare almeno 10.000 spettatori (oltre a un centro stampa), che fosse facilmente raggiungibile da un aeroporto internazionale e che disponesse di un’ampia ricettività alberghiera.
  • Ci saranno due gironi. Una volta ricevute le candidature, selezioneremo le città in base alla loro capacità di soddisfare i requisiti e alle loro risposte in termini di capacità ed esperienza.
  • Potremmo consultarci con il governo britannico, ma la decisione su chi sarà la città ospitante sarà determinata dalla BBC e dall’EBU-UER.
  • Prevediamo che il processo si concluderà in autunno e a quel punto annunceremo la città ospitante prescelta.

Il procedimento è simile a quello che si svolse lo scorso anno in Italia. In una prima fase furono 17 le città che manifestarono interesse ad ospitare l’Eurovision Song Contest 2022, ma solo 11 inviarono il dossier dettagliato della propria candidatura. Con un’ulteriore scrematura si giunse a 5 città tra le quali fu scelta Torino.

I requisiti per ospitare l’Eurovision Song Contest. Di seguito alcuni dei criteri fissi, stabiliti dall’EBU-UER, che le città candidate devono obbligatoriamente possedere:

  • Un aeroporto internazionale a non più di 90 minuti dalla città.
  • Oltre 2 000 camere d’albergo nella zona vicina all’evento.
  • Un’infrastruttura (stadio/sede/centro) coperta in grado di ospitare tra 8.000 e 10.000 spettatori.
  • Infrastrutture per la sicurezza, un centro stampa per 1.000 giornalisti, un’area per le delegazioni che includa i camerini, strutture per il personale ed uffici, un’area per l’hospitality, servizi per il pubblico come toilette e punti per la vendita di cibo e bevande ecc.

Il gruppo ucraino Kalush Orchestra hanno vinto la 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2022 con il brano “Stefania” ed è stata la terza vittoria dell’Ucraina nella storia del concorso: nel 2004 con “Wild Dances” di Ruslana, nel 2016 con “1944” di Jamala e nel 2022 con “Stefania” della Kalush Orchestra.

A seguito della vittoria l’EBU-UER ha invitato il paese, come tradizione, ad ospitare l’evento l’anno seguente. Tuttavia alla luce dell’invasione russa del territorio ucraino, è stato confermato che il paese non sarebbe stato in grado di ospitare l’evento nel 2023. Nel mese di luglio 2022, l’EBU-UER ha confermato che il Regno Unito avrebbe avuto l’onore di organizzare la manifestazione, con un’organizzazione congiunta tra la BBC e la UA:PBC, garantendo al paese per l’occasione un posto in finale.

Le seguenti città hanno confermato che sono iniziati i lavori per le loro offerte: Aberdeen, Birmingham, Bristol, Glasgow, Liverpool.

Mentre le seguenti città hanno già dichiarato la loro intenzione di presentare un’offerta o stanno valutando se presentare un’offerta: Belfast, Brighton, Derry, Leeds, London, Manchester, Newcastle, Nottingham, Sheffield, Sunderland, Wolverhampton. Mentre Cardiff, capitale del Galles si è appena chiamata fuori per l’alto numero di eventi coincidenti con il periodo eurovisivo.

Il concorso del 2023 sarà il primo concorso dal 1979 in cui il Pese vincitore non organizzerà il concorso successivo. È la sesta occasione in assoluto in cui il paese ha ospitato dopo che la nazione ospitante originale non è stata in grado di farlo, dopo i Paesi Bassi nel 1960, la Francia nel 1963, Monaco nel 1972, il Lussemburgo nel 1974 Israele nel 1980 e l’Ucraina nel 2023. Il concorso del 2023 sarà da record per il Regno Unito, che avrà organizzato l’Eurovision Song Contest più volte di qualsiasi altra emittente pubblica, in 8 occasioni:  a Londra nel 1960 (Royal Festival Hall), 1963 (BBC Television Centre), 1968 (Royal Albert Hall) e 1977 (Wembley Conference Centre), a Edimburgo nel 1972 (Usher Hall), a Brighton nel 1974 (Brighton Dome), a Harrogate nel 1982 (Harrogate International Centre) e a Birmingham (National Indoor Arena) 1998.