ESC 2023 – Ucraina: UA:PBC apre le iscrizioni alla selezione nazionale Vidbir 2023

L’emittente pubblica ucraina UA:PBC (Суспільне Мовлення) ha aperto le iscrizioni al Vidbir (відбір) 2023, usato come selezione nazionale dal 2016 per selezionare il rappresentante dell’Ucraina all’Eurovision Song Contest.

La finestra di presentazione delle candidature per il Vidbir 2023 (Нацвідбір на Євробачення-2023. Пісенному конкурсі Євробачення (ПКЄ) – 2023) è aperta da oggi 17 agosto 2022 e si chiuderà il 15 ottobre 2022. Chi volesse inviare una candidatura per la selezione deve compilare il modulo di domanda sul sito ufficiale di UA:PBC Eurovision (www.eurovision.ua) qui. Le canzoni possono essere in qualsiasi lingua tranne il russo.

Come negli anni precedenti, all’Eurovision Song Contest possono partecipare artisti solisti o gruppi già esistenti o creati appositamente per la partecipazione alla Selezione Nazionale del Paese. Le interpreti e gli interpreti devono avere un’età minima di 16 anni. Le persone partecipanti ammesse sul palco sono al massimo sei (ballerine, ballerini, musiciste, musicisti, coriste e coristi di supporto compresi). La canzone non può oltrepassare i 3 minuti. I testi delle canzoni possono essere in qualsiasi lingua, tranne per il russo, la lingua dello stato aggressore. Le interpreti e gli interpreti devono cantare dal vivo. La musica del brano può contenere cori registrati, ma mai voci soliste o altre voci che aiutino la voce originale delle interpreti e gli interpreti. La partecipazione personale all’audizione dei partecipanti è obbligatoria.

Leggi il Regolamento (Правила національного відбору на участь у Пісенному конкурсі Євробачення-2023).

La Finale del Vibdir 2023 si svolgerà a dicembre 2022 a Kiev. Il vincitore della Selezione Nazionale, che sarà annunciato durante la trasmissione in diretta della Finale sui canali televisivi e sulle piattaforme digitali Suspilny (телеканалів Суспільного), rappresenterà l’Ucraina all’Eurovision Song Contest 2023 nel Regno Unito.

Per la prima volta in assoluto, il pubblico ucraino avrà la possibilità di scegliere i membri della giuria del Vidbir, attraverso una votazione online.

Inoltre, il pubblico sceglierà anche i membri della giuria ucraina per l’Eurovision Song Contest 2023.

Quest’anno ci sarà anche un’altra novità, Dmytro Shurov (Дмитро Шуров), noto anche come Pianoboy (Pianoбой) è stato selezionato come il produttore musicale ufficiale del Vidbir: “Sono felice di avere l’opportunità di lavorare come produttore musicale per la selezione di quest’anno. Voglio che l’Europa ascolti e veda un musicista ucraino moderno che faccia parte del contesto musicale mondiale. So che abbiamo queste artisti e, sebbene sia molto difficile creare ora, invito ed esorto musicisti di tutti gli stili e generi a prendere in fretta il loro strumento preferito e unirsi alla selezione. Le domande saranno accettate fino al 15 ottobre, quindi hai quasi due mesi per creare la tua canzone vincente che rispecchi la nuova Ucraina, una canzone che toccherà e ispirerà il mondo.”

I Kalush Orchestra ha vinto l’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest a Torino, in Italia, con un totale di 631 punti. Ora detengono il record di aver ricevuto i punti di televoto più alti nella storia del concorso e si sono anche classificati al 4° posto con il voto delle giurie. A causa della guerra in corso, l’Ucraina non ospiterà l’Eurovision Song Contest 2023, segnando la prima volta dal 1980 che il concorso non si terrà nel precedente paese vincitore. Tuttavia, l’Ucraina si qualificherà comunque automaticamente per la Finale, poiché sono i campioni in carica.

Il Vidbir / відбір (Євробачення. Національний відбір; Yevrobachennia. Natsionalnyi Vidbir; Eurovision. National Selection) è il format di selezione dell’Ucraina all’Eurovision Song Contest dal 2016 ed ha portato un primo posto nella kermesse europea proprio nel 2016 con Jamala (Джамала), un 24esimo posto con gli O. Torvald nel 2017, un 17esimo posto con MÉLOVIN (Ме́ловін) nel 2018 e un altro primo posto quest’anno con i Kalush Orchestra.

Gli anni tra il 2019 e il 2022 sono stati molto particolari: nel 2019, infatti, dopo il caso di MARUV l’Ucraina non ha voluto partecipare all’Eurovision Song Contest; nel 2020, invece, la vittoria dei Go_A (Ґоу_Ей) si rivelò in un primo momento inutile perché di lì a poco l’Eurovision sarebbe stato cancellato a causa della pandemia del COVID-19, ma avrebbe permesso a loro di partecipare alla gara europea nel 2021 senza passare attraverso la selezione nazionale. Quest’anno, infine, a vincere fu Alina Pash (Аліна Паш), ma è stata costretta alla squalifica lasciando il posto ai Kalush Orchestra che avrebbero trionfato a Torino.

Il Vidbir è, con ogni probabilità, tra le migliori selezioni dell’Eurovision Song Contest: ha centrato ben due vittorie alla kermesse europea in sole 6 edizioni del programma riuscendo a raccogliere il meglio del pop del territorio ucraino. Quest’anno la selezione nazionale si è tenuta in un sola serata al “Centro di Cultura e Arti” dell’Università Nazionale di aviazione di Kyiv, ed è stata creata dall’emittente pubblica UA:PBC e dalla società di produzione esterna Friends Pro TV. Anche la prossima edizione del Vidbir dovrebbe tenersi nello stesso luogo.

L’Ucraina è stata rappresentata nella scorsa edizione tenutasi a Torino dal gruppo musicale ucraino KALUSH Orchestra con il brano “Stefania” (Стефанія), pubblicato il 7 febbraio 2022 su etichetta discografica Columbia Records ed Enko. I Kalush con l’inedito “Stefania” (Стефанія) hanno partecipato all’annuale selezione ucraina per l’Eurovision Song Contest. Il testo del brano, scritto interamente in lingua ucraina, è un’ode alle madri, dipinte come figure forti e amorevoli. Nella selezione ucraina, che si è svolta il successivo 12 febbraio 2022, i Kalush si sono piazzati secondi, conquistando il primo posto nel televoto e il terzo nel voto della giuria, dietro ad Alina Pash / Аліна Паш  con la sua “Shadows of Forgotten Ancestors” (Tini zabutykh predkiv, Tіні забутих предків), la quale, tuttavia, ha dovuto ritirare la sua candidatura come rappresentante eurovisiva quattro giorni dopo per via di una controversia. Il 22 febbraio è stata confermata la decisione dell’emittente responsabile per la partecipazione eurovisiva ucraina, UA:PBC, di selezionare i Kalush come rappresentanti nazionali a Torino. Nel maggio successivo, dopo essersi qualificata dalla Prima Semi-Finale dell’Eurovision Song Contest 2022, la Kalush Orchestra si è esibita nella Finale eurovisiva, risultando vincitrice con 631 punti totalizzati, di cui 439 dal televoto, ottenendo il record assoluto di voti dal pubblico nella storia della competizione. Si tratta della terza vittoria eurovisiva dell’Ucraina dopo le edizioni 2004 e 2016.

Il Paese ha debuttato all’Eurovision Song Contest nel 2003, partecipandovi senza interruzioni (17 partecipazioni, 17 finali) fino al 2015 per poi riprendere dall’anno successivo fino al 2019. Ha vinto la competizione in tre occasioni: nel 2004 con “Wild Dances” (Дикі Танці) di Ruslana (Руслана), nel 2016 con “1944” di Jamala / Джамалa e nel 2022 con “Stefania” (Стефанія) della Kalush Orchestra.

La nazione è l’unica, al di fuori delle Big 5, a non aver mai mancato la Finale. Si ritira solo per un anno, ossia l’edizione del 2015 (per problemi economici derivati dalle spese militari per il conflitto con la Russia, nella guerra dell’Ucraina orientale, ritornando all’edizione del 2016, vincendola grazie alla cantante Jamala / Джамала  con la canzone “1944”.

Nel 2019 a vincere la selezione nazionale è la cantante MARUV (Anna Korsun, Ганна Корсун) con il brano “Siren Song”, ma due giorni dopo l’artista è stata costretta a rinunciare a rappresentare il suo paese, per motivi contrattuali con l’emittente pubblica ucraina UA:PBC, sempre legati ai rapporti con la Russia e che he le aveva chiesto, vista la sua popolarità anche nell’ex stato sovietico, di annullare i concerti programmati in Russia e di autofinanziarsi totalmente tutto il periodo eurovisivo. Dopo che gli altri partecipanti della selezione nazionale Vidbir hanno rifiutato di partecipare per gli stessi motivi, l’emittente pubblica ucraina UA:PBC annuncia il ritiro dalla competizione.

Da ricordare che la 67ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2023 si svolgerà nel Regno Unito. Sarà la nona edizione a tenersi in terra britannica, dopo quelle tenutesi a Londra nel 1960, 1963, 1968 e 1977; a Edimburgo nel 1972; a Brighton nel 1974; ad Harrogate nel 1982 e a Birmingham nel 1998. Il concorso sarà articolato, come dal 2008, in due semifinali e una finale.

A seguito della vittoria ucraina all’edizione 2022, ospitata dalla città italiana di Torino, l’EBU-UER ha invitato il paese, come da tradizione, a ospitare l’evento l’anno seguente, divenendo così la terza edizione della manifestazione musicale a svolgersi in Ucraina dopo quelle del 2005 e del 2017. Tuttavia, alla luce dell’invasione russa del territorio ucraino, è stato ipotizzato che un paese facente parte dei Big Five (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) avrebbe ospitato l’evento in cooperazione con l’emittente UA:PBC. A stretto giro ha seguito l’interesse ad ospitare l’evento di diversi paesi tra cui il Belgio (RTBF), l’Italia (Rai), i Paesi Bassi (NPO/AVROTROS), la Polonia (TVP), il Regno Unito (BBC) e la Svezia (SVT). Originariamente anche la Spagna (RTVE) aveva mostrato interesse a ospitare l’evento ma qualche mese dopo ha ufficialmente ritirato la sua candidatura.

L’EBU-UER tramite un comunicato ha annunciato che l’Ucraina non sarebbe stata in grado di ospitare l’evento, facendone così la prima edizione dal 1980 a non essere ospitata dal paese vincitore, e che sarebbero state avviate discussioni con la BBC per una potenziale organizzazione nel Regno Unito, secondo classificato nell’edizione 2022. L’UER ha confermato che il Regno Unito, con un’organizzazione congiunta tra BBC e UA:PBC, avrebbe organizzato la manifestazione. Nell’annunciare il cambio di location, l’EBU-UER ha fatto sapere che l’Ucraina avrebbe avuto il suo posto di finalista automatica, in qualità di vincitrice dell’edizione 2022.

A stretto giro ha seguito l’interesse a ospitare l’evento di venti città britanniche: Aberdeen (P&J Live), Belfast (SSE Odyssey Arena), Birmingham (Resorts World Arena e Utilita Arena Birmingham), Brighton (Brighton Centre), Bristol (YTL Arena), Cardiff (Principality Stadium), Darlington (Darlington Arena), Derry (Millennium Forum), Edimburgo (Highland Hall), Glasgow (OVO Hydro), Leeds (First Direct Arena), Liverpool (Liverpool Arena), Londra (O2 Arena, Copper Box e Wembley Arena), Manchester (Manchester Arena), Newcastle (Utilita Arena), Nottingham (Motorpoint Arena), Prudhoe, Sheffield (Sheffield Arena), Sunderland (Stadium of Light) e Wolverhampton (Molineux Stadium, Dunstall Park e Civic Halls).

Nel mese di agosto la BBC e l’EBU-UER hanno annunciato e presentato il bando per ospitare la manifestazione, tramite il quale tutte le città interessate avrebbero potuto presentare ufficialmente la propria candidatura. Le prime città ad annunciare una mancanza d’interesse sono state Cardiff (citando la lista già ampia degli eventi previsti all’interno della città), Derry (che avrebbe appoggiato la candidatura di Belfast in assenza di una sede adatta), Nottingham (poiché la città non rispettava i criteri di disponibilità), Brighton (per la mancanza di una sede adatta) e Sunderland (per totale mancanza di disponibilità della sede proposta); ma successivamente la BBC e l’EBU-UER hanno annunciato che la scelta era stata ristretta ulteriormente alle città di Birmingham (Resorts World Arena – 15685 posti a sedere e Utilita Arena Birmingham – 15800 posti a sedere), Glasgow (OVO Hydro – 14500 posti a sedere), Leeds (First Direct Arena – 13000 posti a sedere), Liverpool (M&S Bank Arena – 11000 posti a sedere), Manchester (AO Arena – 21000 posti a sedere), Newcastle (Utilita Arena – 11000 posti a sedere) e Sheffield (Utilita Arena – 13600 posti a sedere).

Il processo di selezione della scelta si articolerà nel seguente modo: le città interessate avrebbero preso visione dei criteri fondamentali per ospitare la manifestazione; alle stesse città sarebbero state poi concesse quattro settimane per preparare i propri piani e progetti per ospitare l’evento; nel mese di agosto l’emittente organizzatrice avrebbe valutato le candidature in base ai criteri fondamentali; entro la metà di settembre l’emittente organizzatrice avrebbe visitato le città selezionate, i progetti preparati sarebbero stati inviati all’Unione europea di radiodiffusione che avrebbe decretato, di concreto con le emittenti organizzatrici ed entro il mese di ottobre, la città ospitante.

Criteri fondamentali: la sede deve essere al coperto, dotata di aria condizionata secondo gli standard vigenti, e inoltre ben perimetrabile; la sede deve avere una capacità al 70% della capienza massima compresa tra gli 8000 e i 10000 spettatori; la sede deve essere dotata di un’area principale che consenta la realizzazione di un allestimento di alto livello con altezze disponibili di almeno 18 metri, buone capacità di carico sul tetto e facile accesso al carico; la sede deve essere disponibile per 6 settimane prima dell’evento, le 2 settimane dello show e quella successiva per il disallestimento; la sede deve avere a disposizione una vicina sala stampa che possa accogliere almeno 1000 giornalisti; la sede deve avere aree a raso e di facile accesso, contigue e integrate nel perimetro dell’infrastruttura per il supporto tecnico-logistico di 5000 metri quadrati; la città deve avere a disposizione oltre 2000 camere d’albergo nelle aree contigue all’evento; la città deve avere un aeroporto internazionale non più lontano di un’ora e mezza dalla sede dell’evento.

Ad oggi sappiamo che 26 paesi dovrebbero prendere parte all’Eurovision 2023. Di questi 26 paesi (Albania, Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Israele, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, San Marino, Serbia, Svezia, Svizzera) ben 6 saranno finalisti di diritto: i Big 5 (Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, quest’ultimo anche in quanto paese ospitante) e l’Ucraina, finalista di diritto in quanto vincitrice della scorsa edizione. Al momento soltanto Israele ha annunciato il nome dell’artista che rappresenterà il paese nel Regno Unito: Noa Kirel (נועה קירל).

Non prenderanno parte alla prossima edizione dell’ Eurovision Song Contest 2023: Andorra, Liechtenstein, Lussemburgo, Slovacchia, Bielorussia e Russia, queste ultime due non hanno diritto di partecipare in quanto escluse dall’EBU-UER rispettivamente fino al 2024 e a tempo indeterminato. 

Bielorussia in seguito all’espulsione dell’emittente bielorussa BTRC dall’Unione Eeuropea di Radiodiffusione, avvenuta il 1º luglio 2021, la nazione non dispone dei diritti di partecipazione e trasmissione del concorso fino al 2024 e Russia: il 26 febbraio 2022 tutte le emittenti russe hanno interrotto l’affiliazione con l’EBU-UER, in seguito alla decisione di quest’ultima di escludere la nazione dal partecipare all’Eurovision Song Contest 2022 dovuto alla crisi russo-ucraina, con la successiva invasione del territorio ucraino da parte delle forze armate russe. Il successivo 26 maggio l’EBU-UER ha confermato ufficialmente l’espulsione a tempo indeterminato delle emittenti russe dall’afflizione, facendo perdere alla nazione i diritti di partecipazione e trasmissione del concorso.

Non hanno invece ancora confermato ufficialmente la loro presenza (o assenza) Croazia (l’emittente pubblica HRT ha confermato che la città di Abbazia ha firmato un contratto triennale per l’organizzazione di HRT Music Days e di Dora, tipicamente utilizzato come selezione eurovisiva nazionale; tuttavia, si attende una conferma ufficiale riguardante la partecipazione da parte dell’emittente), Kosovo (Shkumbin Ahmetxhekaj, direttore dell’emittente pubblica RTK, ha confermato che l’emittente kosovara mira a fare domanda per l’adesione all’EBU-UER entro la fine dell’anno; confermando inoltre che, con l’adesione all’ente paneuropeo, il paese sarebbe in grado di partecipare alla manifestazione canora), Monaco (il Consiglio di governo del Principato di Monaco ha dichiarato che una parte del bilancio statale del microstato è stato riservato alla partecipazione al concorso nel 2023; tuttavia, i piani sembrano essere stati ritardati poiché il nuovo canale televisivo del principato, Monte-Carlo Riviera TV, dovrebbe essere lanciato tra giugno e settembre 2023 invece del periodo inizialmente pianificato per la fine del 2022), Montenegro (l’emittente pubblica RTCG ha confermato che non parteciperà allo Junior Eurovision Song Contest 2022 citando la concentrazione sulla partecipazione all’Eurovision Song Contest, tuttavia si attende una conferma ufficiale da parte di RTCG), Macedonia del Nord e Romania questi ultimi paesi hanno per motivi differenti minacciato di ritirarsi dal concorso: l’emittente pubblica della Macedonia del Nord, MRT, ha dichiarato che, a causa di alcune controversie avvenute durante l’edizione precedente (lo scandalo della bandierina gettata durante la flag parade e Romania per la squalifica della giuria durante l’ultima edizione dell’Eurovision), stia valutando un possibile ritiro dall’evento nel 2023; mentre l’emittente pubblica della Romania, TVR, ha dichiarato che, a causa dell’esclusione della propria giuria dal votare nell’edizione precedente, stia valutando un possibile ritiro dall’evento nel 2023. Al momento però né Romania né Macedonia del Nord hanno confermato o smentito l’intenzione di non prendere parte all’Eurovision Song Contest 2023.

Rispondi