Oggi ultima giornata dell’Eurovision Song Contest 2023 con le ultime prove generali e poi la finalissima in diretta tv, che incoronerà un nuovo vincitore.
Ecco il programma a Liverpool.
Ore 13:00 – Family show, ultima prova generale. Ultimi ritocchi per la finale. Anche in questo caso accesso libero al pubblico come ieri sera.
Ore 21:00 – Live show della Grand Final. In serata invece sarà il pubblico a casa a poter decidere chi si porterà a casa l’ambito microfono di cristallo.
Ecco la scaletta con l’ordine di esibizione dei vari paesi.
Apre l’Austria e chiudono i padroni di casa del Regno Unito. Marco Mengoni per l’Italia si esibisce per undicesimo.
Ricordiamo che solitamente i vincitori dell’Eurovision Song Contest si esibiscono a metà serata (tra il 10 ed il 13) o verso fine serata (dal 20 in poi). Non potete votare per l’Italia.
Possono votare tramite app o SMS tutti i 37 paesi partecipanti in gara, ovviamente nessuno può votare per il proprio paese.
Chi non risiede in uno dei 37 paesi partecipanti potrà farlo attraverso la piattaforma https://www.esc.vote/ registrandosi con una carta di debito/credito valida.
In caso di dubbio potete comunque visitare il portale https://www.esc.vote/ che vi indirizzerà al metodo di voto più adatto a voi.
Il peso del televoto è pari al 50%, il restante 50% è determinato dalle giurie nazionali che si sono già espresse sulle esibizioni della prova generale di ieri venerdì 12 (chiamata appunto Jury Final).
La Finale è trasmessa su Rai1 e RaiPlay con il commento di Gabriele Corsi e Mara Maionchi, ma potete invece vedere lo show senza commento aggiuntivo (così come lo vede il pubblico alla M&S Bank Arena) sul canale YouTube di Eurovision Song Contest.
La proclamazione del vincitore è prevista poco prima della 1:00, come provato ieri sera nella Jury Final.
Direttamente da Liverpool abbiamo avuto modo di assistere alla Jury Rehearsal della Finale dell’Eurovision Song Contest 2023.
Questa sera le giurie internazionali esprimeranno il proprio voto che andrà ad unirsi a quello del televoto di tutta Europa, che si esprimerà domani sera durante la diretta dello show. Il mix al 50% del voto delle giurie e del voto del pubblico determinerà il vincitore dell’Eurovsion Song Contest 2023.
La serata finale dell’Eurovision 2023, si aprirà con i vincitori dello scorso anno, i Kalush Orchestra, e con una potente performance intitolata “Voices of a New Generation”, un’esibizione che includerà la loro canzone vincitrice, “Stefania”.
Durante la Flag Parade, la sfilata delle bandiere dei 26 finalisti, gli spettatori assisteranno a un’esibizione unica di alcuni iconici partecipanti ucraini del passato all’Eurovision Song Contest. Ascolteremo una nuova versione delle loro canzoni Eurovision intrecciate con i classici britannici: Go_A (2021), Jamala (2016), Tina Karol (2006) e Verka Serduchka (2007) sono gli artisti che si esibiranno in questa sezione di apertura dello show.
Entrano i quattro conduttori dell’Eurovision 2023, Alesha Dixon, Hannah Waddingham, Julija Sanina e Graham Norton, che si unisce al trio di presentatrici per la Finale.
🇦🇹 Austria. Teya & Salena – Who The Hell Is Edgar?. Dopo la buona prova di giovedì sera, Teya e Salena anche stasera propongono un’ottima esibizione. Brano che forse colpirà più il pubblico che le giurie, ma la sensazione è che potrebbero chiudere la gara in ottima posizione.
🇵🇹 Portogallo. Mimicat – Ai Coração. Lei è la protagonista assoluta dell’esibizione ed è bravissima. Non sbaglia nulla, nemmeno l’acuto sul finale. Meriterebbe il podio.
🇨🇭 Svizzera. Remo Forrer – Watergun. La Svizzera potrebbe recuperare il risultato non esaltante dello scorso anno a Torino. Vocalmente Remo è perfetto e la sua ballata “pacifista” potrebbe davvero fare bene.
🇵🇱 Polonia. Blanka – Solo. La canzoncina orecchiabile probabilmente farà bene domani sera al televoto. Ma stasera le giurie difficilmente le regaleranno molti punti, anche perché ha cantato davvero male.
🇷🇸 Serbia. Luke Black – Samo Mi Se Spava. Non canta bene e nella sera in cui votano le giurie non è positivo. Il brano è particolare e accattivante, ma la messa in scena visionaria e angosciante tende a sovrastare la canzone.
🇫🇷 Francia. La Zarra – Évidemment. Il pacchetto “Grande Francia” dovrebbe conquistare le giurie. È una performance che fa della “lumière” il suo punto di forza tra paillettes, raggi di luce e cascate di fuoco. Lei canta molto bene con qualche incertezze sull’acuto finale.
🇨🇾 Cipro. Andrew Lambrou – Break A Broken Heart. Buio e luce, acqua e fuoco per la power ballad per un cuore spezzato. Pezzo strasentito e Andrew stasera non canta bene come ha fatto nelle esibizioni precedenti.
🇪🇸 Spagna. Blanca Paloma – Eaea. L’esibizione è studiatissima e curata nei minimi particolari. Blanca Paloma ha sicuramente una voce portentosa, anche se stasera non è stata precisissima. Il problema è che “Eaea”, più che una canzone è un susseguirsi di vocalizzi faticosi da seguire.
🇸🇪 Svezia. Loreen – Tattoo. La favorita alla vittoria stasera canta male e nella serata delle giurie, questo potrebbe sparigliare le carte. L’esibizione resta di impatto e il pubblico in arena risponde ai tre minuti con un boato.
🇦🇱 Albania. Albina & Familja Kelmendi – Duje. Una delle nazioni che si è qualificata a sorpresa. Vocalmente Albina e famiglia sono precisi, ma resta da capire come un tipo di esibizione così “esagerata”, possa colpire le giurie. Al televoto, invece, potrebbe guadagnare parecchi punti.
🇮🇹 Italia. Marco Mengoni – Due Vite. Marco Mengoni non ha mai cantato male, in nessuna delle prove che abbiamo avuto modo di sentire in questa settimana. E stasera non è stato da meno, con la sua voce sempre precisa come un laser.
🇪🇪 Estonia. Alika – Bridges. Ballata elegante, raffinata e ben eseguita, ma che arriva dopo l’esibizione di Marco Mengoni, rischiando di non riuscire a colpire né le giurie né il pubblico.
🇫🇮 Finlandia. Käärijä – Cha Cha Cha. Insieme a Loreen, Käärijä é sostanzialmente l’atro contender dell’Eurovision 2023. Tre minuti di divertimento ed energia, che sicuramente faranno il pieno di voti del pubblico. Qualche incertezza sul responso delle giurie. Comunque sia, difficile non pensarlo sul podio.
🇨🇿 Cechia. Vesna – My Sister’s Crown. Il gruppo femminile convince prova dopo prova e stasera migliorano ancora. Le giurie dovrebbero apprezzare il brano sull’importanza della figura femminile.
🇦🇺 Australia. Voyager – Promise. Coinvolgenti e trascinanti. L’esperienza è solida e questo si riflette sull’esibizione. Le giurie premieranno li tre minuti di energia, che travolge e coinvolge l’arena.
🇧🇪 Belgio. Gustaph – Because of You. Esibizione molto convincente quella di Gustaph, che fa ballare tutta l’arena con il pezzo che promuove il motto “Be Yourself!”. Bravissimo
🇦🇲 Armenia. Brunette – Future Lover. Luci, ombre proiezioni si mescolano, così come i diversi stili musicali, nell’esibizione di Brunette, che anche stasera sfodera una performance vocale pressoché perfetta.
🇲🇩 Moldavia. Pasha Parfeni – Soarele şi Luna. Pezzo che mescola suoni etnici a quelli più moderni. L’esibizione ricorda una sorta di cerimonia ancestrale. Canta bene, ma la sensazione è che lo vedremo nella parte destra della classifica.
🇺🇦 Ucraina. TVORCHI – Heart Of Steel. Il “cuore d’acciaio” degli ucraini è il tema della canzone, che viene presentata in modo sorprendente, utilizzando maestose grafiche e proiezioni sui quattro schermi, con cui i ballerini e i cantanti interagiscono.
🇳🇴 Norvegia. Alessandra – Queen of Kings. Grande energia quella di Alessandra, “Regina dei re”. Buona la performance vocale, sebbene in alcuni punti abbia mostrato delle incertezze.
🇩🇪 Germania. Lord Of The Lost – Blood & Glitter. Verrebbe da dire “per amanti del genere”, ma fanno il loro e lo fanno bene. Impossibile non rimanere impressionati da una performance del genere. La Germania ha ottime possibilità di tornare sul lato sinistro della classifica.
🇱🇹 Lituania. Monika Linkytė – Stay. Canzone gradevole, con un ritornello che resta in testa sin da subito. Monika sa cantare e lo sa fare bene e le giurie potrebbero riservarle alcune manciate di voti.
🇮🇱 Israele. Noa Kirel – Unicorn. Noa ripropone, in versione riveduta e corretta, una performance che ricorda quella di Chanel dello scorso anno. A Torino il pacchetto ripagò la Spagna e sembra che anche quest’anno possa ripagare Israele. Come per Chanel, al di fuori della bolla degli eurofan, questo brano rischia di non avere vita.
🇸🇮 Slovenia. Joker Out – Carpe Diem.Il gruppo sloveno è probabilmente la cosa migliore di questo Eurovision 2023. Giovani e sicuri di sé, hanno dimostrato in ogni esibizione di saper tenere il palco. Meritano posizioni alte della classifica.
🇭🇷 Croazia. Let 3 – Mama ŠČ!. Geniali i Let 3, che in tre minuti mescolano follia, ironia e un messaggio profondo come quello contro la guerra in Ucraina. Fanno crollare l’arena e la sensazione è che possano finire altissimi nella classifica finale di domani sera.
🇬🇧 Regno Unito. Mae Muller – I Wrote A Song. Il boato dell’arena è dovuto al fatto che Mae rappresenta il Regno Unito in casa, ma l’esibizione colorata e simpatica, viene inficiata dalla performance vocale che è veramente debole.
Terminata la gara, si passa ad alcuni momenti di spettacolo.
Per il primo intervallo, durante il quale si svolgono le votazioni in tutta Europa e nel mondo, Sam Ryder farà il suo ritorno sul palco dell’Eurovision Song Contest, dopo il secondo posto dello scorso anno a Torino con “SPACEMAN”, che ha permesso al Regno Unito di raggiungere il suo più grande successo al concorso da oltre due decenni. Domani sera ascolteremo il nuovo singolo “Mountain”.
Un’altra esibizione a cui assisteremo, si chiamerà “The Liverpool Songbook”, una celebrazione del famoso contributo della città ospitante al mondo della musica pop. La BBC ha riunito sei artisti iconici del passato dell’Eurovision Song Contest – tra i quali il nostro Mahmood, in “Imagine” di John Lennon, l’israeliana Netta (2018) in “You spin me round (like a record)” dei Dead or Alive, l’islandese Daði Freyr (2021) in “Whole Again” delle Atomic Kitten, la svedese Cornelia Jakobs (2022) in “I turn to you” di Melanie C, e l’olandese Duncan Laurence (2019) in “You’ll Never Walk Alone” dei Gerry and the Pacemakers – oltre a Sonia Evans, la cantante di Liverpool, che celebra i 30 anni dal suo secondo posto al concorso del 1993 con il brano “Better The Devil You Know“.
Aggiornamento: Marco Mengoni, nella tradizionale conferenza stampa dei Big 5, ha risposto alle domande della stampa sulla sua seconda partecipazione all’Eurovision Song Contest. Dal 2013, anno in cui chiuse al settimo posto con “L’Essenziale”, sono cambiate tante cose al cantautore di Ronciglione: “Dal 2013 sono cambiate tante cose, tipo ho iniziato a suonare in tutta Europa. Sono felice di essere qui con artisti straordinari da tutta Europa e non solo, e in più il sottotitolo di questa edizione rispecchia totalmente il senso di questo evento: siamo uniti dalla musica. Il messaggio è chiaro, fermate questa guerra pazza.”
Parlando di Due Vite, il brano che porta in gara in questa edizione del concorso, Mengoni ha anche spiegato il motivo della sua incertezza dietro il brano con cui gareggiare: “Due Vite è una canzone molto intima, su un periodo strano che ho vissuto per davvero. Ho riflettuto molto su cosa portare perché ho lavorato molto su di me, sulle mie emozioni e i miei pensieri, e alla fine ho scelto Due Vite perché mi rappresentava del tutto in quel periodo.”
Marco Mengoni, che rappresentando l’Italia è finalista di diritto (ricordiamo infatti che l’Italia, insieme a Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) rientra nei Big 5 e dunque, insieme anche all’Ucraina in qualità di vincitore della scorsa edizione, non ha dovuto superare lo scoglio delle semifinali.
Nella finale di domani, sabato 13 maggio, il nostro portacolori salirà sul palcoscenico della Liverpool Arena per undicesimo, avendo pescato al sorteggio la prima metà della finale. La finale sarà trasmessa in diretta su Rai 1 con il commento di Gabriele Corsi e Mara Maionchi.
Aggiornamento: A poche ore dalla finalissima dell’Eurovision 2023, andiamo a scoprire quali sono le tendenze delle scommesse.
Con l’ultimo atto che si avvicina, gli allibratori, almeno sul fronte britannico (che è quello che mostra eurovisionworld), accordano speranze in abbondanza alla Svezia (rappresentata da Loreen con il brano “Tattoo”), data con il 53% di chance di vittoria.
L’unico che si è presentato come avversario importante, finora, è stato Käärijä, per la Finlandia: la sua “Cha cha cha” ha il 22% di chance almeno secondo chi scommette. Questi numeri, va detto, trovano riscontro praticamente ovunque, anche nelle agenzie non anglofone (basta andare sul sito della Sisal, per un esempio, anche se, come vedremo, lì ci sono differenze).
Sono cambiate infinite volte le cose in termini di terza posizione: al momento la occupa l’Ucraina con “Heart of steel” dei Tvorchi, seguita da Israele con “Unicorn” di Noa Kirel. Quinta posizione, infine, per la Spagna con “Eaea” di Blanca Paloma.
Una delle principali “cadenti” di questi giorni è la Francia, con La Zarra che ha perso parecchia quota insieme alla sua “Evidemment” (fino a pochi giorni fa era saldamente terza).
Settimo e ottavo posto a tinte tricolori. L’una è quella della Norvegia con la savonese Alessandra Mele e “Queen of kings“, l’altra è quella che davvero porta la bandiera dell’Italia in gara a Liverpool, “Due vite” di Marco Mengoni. L’artista italiano è rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi giorni, beneficiando anche dell’effetto posizione 11 in ordine di uscita.
Dicevamo delle differenze riscontrate in Italia con Sisal: le prime quattro posizioni non cambiano, ma la quinta è occupata dalla Moldavia, che è invece ventunesima secondo le medie vicine alle idee british. Si tratta dell’unico grande divario significativo.
Va anche ricordato che, in più di un caso, è possibile che le scommesse non intercettino l’andamento reale dei gusti e del complesso, davvero complicato, di incastri che è l’Eurovision.
Per vedere come finirà e chi sarà il vincitore di questa edizione, non resta che collegarsi questa sera dalle 21 su Rai 1.
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