L’emittente pubblica australiana SBS ha rivelato che sta negoziando con l’EBU-UER la sua permanenza ad Eurovision Song Contest. L’invito temporaneo è scaduto nel 2023.
SBS diventò membro associato dell’EBU-UER nel 1979 ed iniziò a trasmettere l’Eurovision Song Contest a partire dall’edizione del 1983; le prime trasmissioni della manifestazione non prevedevano un commento, sebbene talvolta sia stato sovrapposto il commento britannico degli inviati della BBC. Tra il 2000 e il 2014 l’emittente permise al proprio pubblico di televotare, anche se i punteggi non furono mai aggregati a quelli ufficiali della manifestazione.
La prima apparizione del Paese sullo schermo europeo è avvenuta durante la prima semifinale del 2013 con la trasmissione di un cortometraggio intitolato Greetings from Australia, noto anche come Why Australia Loves Eurovision, presentato da Julia Zemiro, commentatrice dell’evento dal 2009. L’anno successivo l’emittente organizzatrice Danmarks Radio ha concesso all’Australia di presentare un interval act per la manifestazione. SBS selezionò quindi Jessica Mauboy che portò il brano “Sea of Flags”.
Nel 2015 in occasione del 60º anniversario dell’Eurovision Song Contest l’EBU-UER di concerto con gli organizzatori decise di consentire la partecipazione straordinaria e occasionale dell’Australia alla sessantesima edizione della manifestazione musicale, garantendole per l’occasione il posto in finale. SBS in collaborazione con l’emittente Blink TV selezionò Guy Sebastian che con la sua “Tonight Again” si classificò al 5º posto. Nonostante le iniziali intenzioni di considerare la partecipazione australiana come una tantum fu annunciato che il paese avrebbe partecipato anche all’edizione successiva nella quale si classificò al 2º posto col brano “Sound of Silence” di Dami Im; il brano ricevette anche il premio della composizione musicale.
L’Australia tornò quindi a partecipare anche nel 2017 e nel 2018 riuscendo a rimanere in finale in entrambe le occasioni. In occasione della partecipazione all’edizione del 2019 fu confermato che il paese ha firmato un contratto de partecipazione quinquennale con l’EBU-UER fino all’edizione del 2023. In quell’anno SBS organizzò per la prima una selezione nazionale per la ricerca del rappresentante australiano denominata Eurovision – Australia Decides che premiò Kate Miller-Heidke con la sua “Zero Gravity”; il brano vinse nella propria semifinale e si classificò al 9º posto, ricevendo inoltre il premio artistico.
Tuttavia, il contratto scade nel 2023, il che porta a ipotizzare che l’Australia potrebbe non tornare all’Eurovision Song Contest 2024, che si terrà a Malmö, in Svezia.alla 68ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2024 che si svolgerà presso la Malmö Arena, di Malmö, nel sud della Svezia, il 7, 9 e 11 maggio 2024.
Come anticipato SBS ha confermato che stanno parlando con l’EBU-UER della loro situazione: “L’Eurovision Song Contst è una parte cara della famiglia SBS. La futura partecipazione dell’Australia al concorso musicale è attualmente in discussione. Comprendiamo che i fan dell’Eurovision Song Contest sono ansiosi di ricevere un aggiornamento e apprezziamo la loro pazienza mentre lavoriamo attraverso questi passaggi successivi. Confermeremo i dettagli non appena sarà possibile.”
Il posto dell’Australia nell’Eurovision Song Contest, quindi, rimane in discussione. Sebbene il Paese abbia ottenuto buoni risultati da quando ha aderito al concorso, arrivando al secondo posto nel 2016 – il suo miglior risultato ottenuto da Dami Im con la sua “Sound of Silence” -, la continua partecipazione dell’Australia al concorso come nazione non europea è stata controversa per alcuni.
L’EBU-UER e l’SBS hanno però ancora tempo per raggiungere un accordo. Mentre il termine ultimo per registrare la propria intenzione di competere è scaduto il 15 settembre 2023, il termine ultimo per ritirarsi senza incorrere in una sanzione finanziaria è l’11 ottobre 2023.
Australia è stata rappresentata nella scorsa edizione tenutasi a Liverpool dal gruppo musicale progressive metal australiano Voyager e il suo brano “Promise”, pubblicato il 22 febbraio 2023 come terzo estratto dall’ottavo album in studio ‘Fearless in Love’. SBS ha annunciato di avere selezionato internamente i Voyager al fine di rappresentare la nazione all’Eurovision Song Contest 2023 a Liverpool proprio con “Promise”, un brano caratterizzato per una massiccia presenza di elementi elettronici, che culminano con un assolo di keytar, e per l’unione di elementi pop con altri di natura più progressive; nella serata conclusiva il gruppo si è classificato al nono posto. Già l’anno prima il gruppo era stato coinvolto nella selezione eurovisiva australiana con la loro partecipazione a Eurovision – Australia Decides 2022 con il singolo “Dreamer”, classificandosi tuttavia al secondo posto. Al termine della manifestazione, il brano si è classificato al nono posto con 151 punti.
Per l’Eurovision Song Contest 2020 si scelse di replicare il modello dell’Eurovision – Australia Decides, vinto in questo caso da Montaigne con “Don’t Break Me”; nonostante la cancellazione dell’evento a causa della pandemia di COVID-19 fu annunciato che Montaigne avrebbe partecipato all’edizione successiva col brano “Technicolour”. A causa delle restrizioni alla mobilità internazionale, dovute sempre alla pandemia, la cantante non poté recarsi a Rotterdam e la sua esibizione fu pre-registrata e trasmessa durante la prima semifinale; per la prima volta dal suo debutto il paese rimase in semifinale classificandosi al 14º posto.
Per l’edizione del 2022 si scelse di impiegare nuovamente l’Eurovision – Australia Decides, che designò quale rappresentante del paese Sheldon Riley con “Not the Same”, classificatosi al 15º posto nella finale dell’evento. Nel 2023 SBS selezionò internamente il popolare gruppo progressive metal Voyager che dopo aver vinto la seconda semifinale si è classificato al 9º posto.
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