Baku 2012: Riassunto delle prime prove generali per la seconda semifinale

Oggi, in mattinata, è stata provata la seconda semifinale in tutta la sua lunghezza. Come nella prima semifinale, le cartoline introducono ogni canzone mostrano un diverso lato dell’Azerbaijan, coprendo tutte le epoche della storia fino alla vita contemporanea moderna di Baku, la capitale del Paese caucasico.

Primo sul palco è salito il rappresentante serbo Zeljko Joksimovic, che ha cantato la sua potente ballata Nije Ljubav Stvar in un ambiente colorato da faretti gialli di fronte a un fondale blu scuro e viola. Lui e i suoi coristi erano tutti vestiti in eleganti abiti neri.

La cantante successiva sul palco è dalla vicina FYR Macedonia, dove Kaliopi è una delle più grandi star. Ha presentato Crno E Belo, una ballata che si trasforma in una canzone rock, in modo professionale e artistico. Anche qui, tutti gli artisti sul palco erano vestiti in eleganti abiti neri.

Joan Franka dai Paesi Bassi ha cantato di nuovo con un copricapo indiano di piume, che simboleggia i suoi ricordi d’infanzia bellissimi. La sua canzone, You And Me, ha influenze dalla musica country.

La quarta canzone è stata quella maltese, cantata da Kurt Calleja. Lui e la sua band indossavano abiti neri, e Kurt ha interagito bene con il pubblico e le telecamere, mentre ballava la sua canzone uptempo pop This Is The Night.

Abiti in pelle con catene e reti attaccate sono stati i costumi di scena della rockband bielorussia Litesound. Con aste per microfono appositamente progettate e gli effetti pirotecnici alla fine della canzone, l’esibizione di We Are The Heroes è veramente interessante.

Dopo una breve pausa è arrivato il momento per la sesta canzone, che viene dal Portogallo. Filipa Sousa ha cantato il suo brano Vida Minha in un lungo abito nero, ricoperto da strass di colore dorato. Ha messo in scena una prestazione favolosa specialmente dal punto di vista della voce, di fronte a uno scenario che mostra immagini da Lisbona.

Un grande fondale LED non era abbastanza per la rappresentante ucraina, Gaitana – ha portato altri quattro schermi LED più piccoli con lei sul palco, che mostrano ballerini che fanno movimenti simili a quelli dei suoi danzatori reali. Indossava un abito bianco e una corona di fiori.

Sofi Marinova dalla Bulgaria ha presentato il suo abito per la Semi-Finale per la prima volta oggi – era un vestito in pelle bianca, combinato con una cintura oro e stivali bianchi, tenendo i lunghi capelli raccolti in una coda di cavallo. Rosa è il colore principale del fondale, e l’artistaha mostrato una splendida esibizione vocale di Love Unlimited, anche se lei è sola sul palco.

La più giovane artista dell’Eurovision Song Contest 2012, Eva Boto dalla Slovenia, ha cantato la sua canzone Verjamem, e nonostante l’età, la sua voce è impeccabile, e ha lavorato bene con le telecamere. Tutti gli artisti sul palco indossavano lunghi abiti bianchi, ed Eva, nel suo vestito, ha anche piccoli fiori bianchi.

Dopo la Slovenia ecco la Croazia, la cui rappresentante Nina Badrić ha cantato Nebo in un elaborato abito nero. Con uno sfondo blu scuro raffigurante nuvole e paesaggi, la malinconia del brano viene espressa con chiarezza.

Una dei favoriti dei bookmakers di quest’anno è Loreen, la rappresentante svedese, che ha fatto ampio uso della macchina del vento durante la sua performance di Euphoria. I faretti tremolanti, la macchina da presa e gli effetti neve utilizzati verso la fine del brano hanno dato alla canzone un fascino molto speciale, e il pubblico di Loreen l’ha premiata con un grande applauso.

La Georgia è stato lo stato successivo, con Anri Jokhadze. Con lui sul palco c’erano quattro coristi in abiti succinti, che lo sostengono vocalmente durante l’esecuzione di I’m A Jocker. Durante la canzone, Anri cambia il suo vestito, suona la batteria e pianoforte, balla e canta.

Can Bonomo e la sua canzone Love Me Back ricordano molto il mare, facilmente riconoscibile già dal fondale LED, dall’immagine delle onde, e dai costumi da marinaio degli artisti sul palco.

Kuula è il titolo della canzone estone, cantata da Ott Lepland; l’artista ha mostrato una performance commovente. Lo stadio è stato mantenuto buio, e solo verso il climax della canzone, immagini luminose rosse sono state esposte sul fondale LED.

Dopo un’altra pausa, era tempo per l’unica canzone hard rock al concorso, Don’t Close Your Eyes di Max Jason Mai dalla Slovacchia! Con una voce carismatica e una prestazione forte, l’artista buca lo schermo e cattura l’attenzione dello spettatore.

La Norvegia, rappresentata dal cantante Tooji, ha ottenuto un caloroso benvenuto da parte del pubblico nella Baku Crystal Hall. Colori caldi, rossi e giallo, dominano sullo sfondo e sull’illuminazione a LED, e la canzone non nasconde le radici iraniane di Tooji.

Maya Sar dalla Bosnia-Erzegovina ha indossato un abito elegante nero, mentre canta la sua ballata Korake Ti Znam e suona il pianoforte. Nel mezzo della canzone, si alza e si dirige verso la parte anteriore del palco, e da allora, una macchina del vento è utilizzata per completare la performance.

Love Is Blind dalla Lituania, è cantata da Donny Montell. Indossava una benda sugli occhi, che si è tolto nel momento in cui la canzone aumenta il ritmo e si trasforma in una canzone uptempo pop. Non solo ha dimostrato la sua voce forte, ma anche le sue abilità di ballo!

L’interval act della seconda semifinale è il cosiddetto “All Star Band”, dove gli ultimi cinque vincitori dell’Eurovision Song Contest cantano insieme: Marija Serifovic, Dima Bilan, Alexander Rybak, Lena, e Ell & Nikki. Ognuno di loro è stato accompagnato da strumenti tradizionali azeri. Alla fine, i cinque cantanti si sono uniti per cantare insieme Waterloo, la canzone che ha portato la vittoria i leggendari ABBA per la Svezia nel 1974.

Nel corso di questa serata sarà replicato lo show intero. A questa seconda prova assisteranno pure le giurie nazionali dei paesi votanti nella seconda semifinali, che attribuiranno già da stasera le loro preferenze in busta chiusa. Tali preferenze saranno aperte solo domani e andranno ad integrare i risultati del televoto per il 50%.

(Tratto da: esctime)