ESC 2022 – Russia: RTR conferma la partecipazione all’ESC 2022

L’emittente pubblica russa VGTRK (RTR, Poccия 1 / Rossija 1) /  ВГТРК (РТР) che si alterna alla rete russa Channel One (C1R, Первый канал, Perviy kanal, First Channel) nell’organizzare la partecipazione – e la scelta della canzone e dell’artista – e trasmettono entrambe l’evento ha confermato quest’oggi che la Russia parteciperà alla 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2022, che si svolgerà il 10, 12 e il 14 maggio 2022 presso il PalaOlimpico di Torino, in Italia, in seguito alla vittoria dei Måneskin con “Zitti e buoni” nell’edizione precedente; sarà la terza edizione della manifestazione musicale a svolgersi in Italia, dopo le edizioni del 1965 e del 1991.

Così la Russia si unisce all’elenco dei 41 paesi che hanno confermato ufficialmente la loro partecipazione all’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest in Torino: Albania, Armenia, Australia, Austria, Azerbaigian, Belgio (con Jérémie Makiese), Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Georgia, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia (paese organizzatore), Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Malta, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito,  Repubblica Ceca, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera ed Ucraina. 

VGTRK (RTR, Poccия 1 / Rossija 1) /  ВГТРК (РТР) non ha dichiarato come selezionerà la canzone e il concorrente russo per Torino, ma molto probabilmente opterà per una selezione interna. Maggiori dettagli verranno svelati in un secondo momento. 

La Russia è stata rappresentata nella scorsa edizione tenutasi a Rotterdam, dal cantante e attore russo Manizha (Мани́жа; Манижа) con il brano “Russian Woman” (РАШН WYМАН), pubblicato il 19 marzo 2021. A marzo 2021 ha preso parte alla selezione russa per l’Eurovision Song Contest, dove ha presentato l’inedito “Russian Woman” nella selezione nazionale. Avendo vinto il televoto, è diventata di diritto la rappresentante eurovisiva nazionale a Rotterdam. Dopo essersi qualificata dalla Prima Semi-Finale, Manizha (Мани́жа; Манижа) si è esibita nella Finale eurovisiva, dove si è piazzata al 9º posto su 26 partecipanti con 204 punti totalizzati.

Nel 2020 il gruppo musicale russo di genere rave Little Big, avrebbero dovuto rappresentare la Russia all’Eurovision Song Contest con il brano “UNO”, ma la manifestazione è stata cancellata a causa della pandemia di COVID-19. Pochi giorni dopo è stato annunciato dallo stesso canale televisivo la partecipazione dei Little Big, ma il giorno dopo la pubblicazione del singolo “Sex Machine”, hanno annunciato tramite un post sul proprio profilo Instagram, la decisione di non voler rappresentare la Russia all’ESC per dare opportunità ad altri cantanti russi, partecipando ugualmente alla selezione nazionale in qualità di ospiti.

La Russia ha debuttato all’Eurovision Song Contest nel 1994 (23 partecipazioni, 22 finali) con Youddiph (Юдифь) e il suo brano “Vechni stranik” (Вечный странник, Eternal wanderer), anche se l’Unione Sovietica stava progettando un possibile debutto nel 1987 per avvicinarsi all’Occidente. Nell’edizione del 1996 ci fu una preselezione per poter partecipare al concorso, ma la Russia fu uno dei 7 paesi che non riuscì a qualificarsi.

Dopo aver collezionato due terzi (con le t.A.T.u. (Тату) e il suo brano “Ne Ver’, Ne Boysia” (Не верь, не бойся; Don’t believe, don’t fear) e le Serebro ((Серебро) con la canzone “Song #1” (Песня #1)) e quattro secondi posti (con Alsou (Алсу) e il suo brano “Solo” (Соло) nel 2000, Dima Bilan (Дима Билан) con la canzone “Never Let You Go” (Никогда не позволю тебе уйти) nel 2006, Buranovskiye Babushki (Бурановские Бабушки, Брангуртысь песянайёс, Brangurtısь Pesjanajos, Buranovo Grannies, The Grannies from Buranovo) e il brano “Party for Everybody” (Вечеринка для всех) nel 2012 e Polina Gagarina (Полина Гагарина) con la canzone “A Million Voices” (Миллион голосов) nel 2015, ha vinto nel 2008 con Dima Bilan (Дима Билан) e il suo brano “Believe” (Поверь), acquisendo il diritto a ospitare l’edizione 2009. Seguiranno altri due secondi posti e due terzi posti.

Nel 1996 la Russia non è riuscita a qualificarsi dal turno pre-qualificazione con Andrei Kosinski (Андрей Косинский) e il brano “Ja eto ja” (Я это я, Me is me), mentre nel 1998 e nel 1999 è stata relegata a causa dello scarso risultato nell’edizioni precedenti.

Dal 2008, la partecipazione e la trasmissione dell’evento sono attribuite alternativamente ai canali televisivi pubblici Pervyĭ Kanal e Rossija 1.

Per la prima volta dall’introduzione delle semifinali, nel 2018, non si qualifica per la finale.

Per l’edizione 2017 del concorso, la Russia aveva scelto la cantante affetta da disabiltà Julija Samojlova, che avrebbe dovuto rappresentare la Federazione con la canzone “Flame Is Burning”. Però, il 22 marzo dello stesso anno i servizi di sicurezza ucraini emisero un divieto di accesso per tre anni sul territorio ucraino nei confronti della cantante. La causa di ciò era un’esibizione del 2015 di Julia Samoylova (Юлия Самойлова, Yulia Samoilova) in Crimea, la cui annessione alla Russia nel 2014 è contestata dall’Ucraina, senza aver ottenuto l’assenso delle autorità ucraine. Il supervisore esecutivo dell’evento Jon Ola Sand, aveva espresso la volontà di parlare con il comitato di sicurezza ucraino per posticipare il bando imposto a Samoylova, tuttavia, il 31 marzo 2017, il divieto venne reso definitivo. Dopo le controversie dovute al bando, il canale televisivo russo Pervyj Kanal annunciò ufficialmente che non avrebbe trasmesso l’evento, una decisione che equivaleva alla rinuncia della Russia a partecipare all’Eurovision Song Contest 2017. Precedentemente era stato annunciato da Rossija 1 e Pervyj kanal che, in caso di mancato ritiro del bando imposto dalle autorità ucraine, Julia Samoylova (Юлия Самойлова, Yulia Samoilova) avrebbe rappresentato la Russia all’edizione del 2018, cosa poi successivamente confermata.