ESC 2022 – Italia: Mahmood e Blanco con il brano “Brividi” per l’Italia all’ESC 2022

Nessun dubbio, Mahmood e Blanco rappresenteranno l’Italia alla 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2022, che si svolgerà il 10, 12 e il 14 maggio 2022 presso il PalaOlimpico di Torino, in Italia.

Era scontanto, ma ora è arrivata l’ufficialità. La conferma è arrivata pochi minuti fa nella conferenza stampa di chiusura del Festival di Sanremo 2022. Saranno Mahmood & Blanco a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2022 che si svolgerà a Torino, il prossimo maggio.

Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, è nato a Milano nel 1992 da madre italiana e padre egiziano. Oltre a essere un artista di fama internazionale, è anche un apprezzato autore: ha scritto canzoni per Elodie (Nero Bali, Andromeda), Michele Bravi (Presi Male), Marco Mengoni (Hola – I say) e molti altri, e ha firmato ritornelli per Fabri Fibra (Luna), Gué Pequeno (Doppio Whisky) e Marracash (Non sono Marra). Animato fin da piccolo da una grande passione per la musica pop, urban e R&B, studia canto, pianoforte e solfeggio. Nel 2016 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo nella sezione Giovani con il brano Dimentica, classificandosi quarto. Nel 2018 debutta con il suo primo EP ufficiale, Gioventù Bruciata, seguito dall’omonimo album (certificato disco di platino); nel dicembre del 2018 partecipa a Sanremo Giovani con la title track Gioventù Bruciata (certificata disco d’oro), aggiudicandosi il primo posto, che gli dà diritto a entrare in gara al Festival 2019 tra i big, e anche il premio della critica. Nel 2019 vince il Festival di Sanremo con il brano Soldi (certificato quadruplo disco di platino) il che lo rende il primo artista in assoluto a vincere sia nella categoria Giovani che in quella Big nello stesso anno. Diventata immediatamente una hit planetaria, con l’inclusione in oltre 1.400 playlist in tutto il mondo e in oltre 42 classifiche Spotify Top 50 Viral, nell’estate dello stesso anno Soldi infrange la soglia dei 100 milioni di streaming (di cui 39 milioni provenienti dall’estero), diventando la canzone italiana più ascoltata di sempre su Spotify e Apple Music; nel frattempo, il relativo video supera i 100 milioni di views su YouTube. A maggio 2019 Mahmood rappresenta l’Italia a Tel Aviv nell’ambito dell’Eurovision Song Contest, classificandosi al secondo posto e vincendo il premio Marcel Bezençon per la miglior composizione musicale. Nell’estate del 2019 domina le classifiche anche con la hit Calipso (certificata quadruplo disco di platino) insieme a Charlie Charles, Dardust, Sfera Ebbasta e Fabri Fibra. A fine agosto pubblica il brano Barrio (certificato doppio disco di platino) con il quale raggiunge 53 milioni di stream; mentre il relativo video ha totalizzato le 80 milioni di visualizzazioni su YouTube. Il suo tour estivo tocca alcuni tra i più rinomati festival nazionali e internazionali, tra cui il Mi Ami (Milano), il Festival dei Due Mondi di Spoleto e il Montreux Jazz Festival. Nel 2020 Mahmood torna a imporsi all’attenzione di pubblico e critica con il nuovo singolo Rapide (certificato doppio platino), una ballad molto lontana dai ritmi e dalle atmosfere a cui ci aveva abituato, che in pochi mesi conquista il disco di platino. Costretto dall’emergenza Coronavirus a rimandare al 2021 Dei, il tour europeo che avrebbe dovuto tenerlo impegnato nella primavera di quest’anno, approfitta dello stop forzato imposto dal lockdown per pubblicare nuova musica: prima Eternantena, un brano estemporaneo ispirato proprio dalla quarantena, e successivamente il singolo a sorpresa Moonlight popolare (certificato disco d’oro), con il featuring della nuova punta di diamante del rap italiano, Massimo Pericolo, e la produzione di Crookers, un’eccellenza mondiale della musica urban ed elettronica. Il 10 luglio dello stesso anno viene pubblicata la canzone Dorado (certificata doppio disco di platino) un featuring con Sfera Ebbasta e Feid che ha totalizzato 32 milioni di streams sulle piattaforme digitali; mentre il relativo video ha totalizzato 30 milioni di visualizzazioni su YouTube. L’11 giugno 2021 esce il nuovo album Ghettolimpo (disco d’oro), contenente i singoli Inuyasha (disco di platino), Klan (disco d’oro), Rubini feat. Elisa (disco d’oro) e Zero, brano che fa parte della colonna sonora dell’omonima serie originale Netflix di cui ha curato anche un episodio come music supervisor.Mahmoo

d a oggi (dicembre 2021) conta 12 dischi di platino e 9 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero e ha quasi 1,5 miliardi di streaming totali all’attivo.

Ha recentemente pubblicato con Mondadori il libro a fumetti Ghettolimpo – Sui Sentieri dell’Anima.

A febbraio 2022 ha partecipato e vinto insieme a Blanco, alla 72ma edizione del Festival di Sanremo, e da aprile 2022 partirà l’atteso tour che lo porterà a esibirsi nelle principali città europee e nei più importanti club italiani.

Blanco all’anagrafe Riccardo, classe 2003, è un diamante grezzo che sta gradualmente disvelando le sfaccettature del proprio progetto. Uno stile, il suo, difficilmente inquadrabile, in cui le linee melodiche accattivanti, cantate con l’aggressività e l’emotività dell’adolescenza, convivono con una sensibilità autentica, trasparente. L’immaginario sguaiato e disordinato che circonda Riccardo è fatto di contrasti: da una parte un’attitudine punk, cruda, provocatoria, dall’altra il romanticismo di un giovane ragazzo, vissuto e raccontato senza sovrastrutture e con grande istintività.

BLANCO si avvicina alla scrittura quasi per caso, dedicando il suo primo brano ad una ragazza come esperimento fine a sé stesso, per poi scoprire un talento innato e spontaneo per la musica.

A giugno 2020 pubblica il suo singolo d’esordio Belladonna (adieu), a cui seguono Notti in Bianco e Ladro di Fiori, certificato Oro. A ottobre dello stesso anno BLANCO viene selezionato per RADAR ITALIA, il programma globale di Spotify (per la prima volta in Italia) nato per supportare i migliori talenti della scena musicale emergente del nostro Paese.

Segue la fortunata collaborazione con MACE e Salmo ne LA CANZONE NOSTRA, che ha dominato per sette settimane la classifica Fimi / GfK.

A febbraio 2021 esce Paraocchi, seguito dalla collaborazione con MADAME nel brano TUTTI MUOIONO. BLANCO è tra gli artisti che hanno preso parte a RED BULL 64 BARS, THE ALBUM pubblicato a maggio per Island Records con il brano Dio Perdonami prodotto da DRAST.

A giugno pubblica insieme a SFERA EBBASTA MI FAI IMPAZZIRE, brano che si consacra come uno dei grandi successi dell’estate in vetta per settimane alla classifica Fimi / Gfk dei singoli più venduti e al primo posto della TOP 50 di Spotify.

BLU CELESTE è il suo album d’esordio, disponibile per Island Records / Universal Music Italia da venerdì 10 settembre, certificato doppio disco di platino in meno di due mesi. Oltre ad aver collezionato in meno di un anno 27 dischi di platino, 6 dischi d’oro e più di 640 milioni di streaming totali BLANCO è il più giovane artista italiano ad essersi posizionato per 18 settimane al primo posto della classifica Fimi/GfK dei singoli più venduti e il secondo artista del 2021 più ascoltato su Spotify del 2021.

Michelangelo è co-autore e produttore della canzone “Brividi” arrivata al primo posto nella serata finale del Festival di Sanremo 2022. Mahmood e Blanco, interpreti del brano vincitore, lo hanno chiamato sul palco durante la premiazione. Ora tutti parlano di lui. Scopriamo chi è Michelangelo, il produttore di Blanco.

Michelangelo è il nome d’arte di Michele Zocca, nato a Cremona nel 1994. Appassionato da musica sin dalla giovane età, Michele si è iscritto al Conservatorio di Parma dopo aver conseguito il diploma alle scuole superiori. Gli studi accademici della musica, tuttavia, non fanno per lui e per questo decide di passare all’autoproduzione e al mixing da autodidatta.

Della sua vita privata si sa ben poco, ma è noto che Michele Zocca è padre della piccola Margherita, nata dalla sua relazione con Cecilia Molardi. Proprio con questa passione per la musica, il producing e il mixing nasce la collaborazione con Blanco, nome d’arte di Riccardo Fabbriconi.

Michelangelo e Blanco iniziano a collaborare nel 2019, uniti dalla passione comune per la musica e da una profonda amicizia. Zocca ha curato quasi per intero il primo album di Blanco, Blu Celeste, accanto a collaboratori eccellenti come Davide Simonetta e Greg Willen.

Durante il Festival di Sanremo 2022, Michelangelo è salito sul palco anche per accompagnare i due interpreti al pianoforte. Una sfida importante, quella scelta da Michelangelo nella scrittura e composizione di un brano destinato a una gara così importante a livello nazionale ed europeo.

Per ringraziarlo, ma anche per condividere con il loro co-autore la gioia della vittoria, Mahmood e Blanco lo hanno fatto salire sul palco per far sì che anche lui festeggiasse con loro il risultato ottenuto. Sui social è di poche parole: nella sera della vittoria si è limitato a scrivere “grazie a tutti” allegando una foto dei festeggiamenti.

Il brano “Brividi è la decima canzone che viene svelata nel novero di quelle che parteciperanno all’Eurovision Song Contest 2022 e Mahmood & Blanco sono il quattordicesimo concorrente in gara all’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest (quinto selezionato tramite una selezione nazionale, dopo Jérémie Makiese per Belgio, Intelligent Music Project con “Intention per Bulgaria, We Are Dom con “Lights off” per Repubblica Ceca, Circus Mircus per Georgia, Amanda Tenfjord per Grecia, S10 per i Paesi Bassi, Ronela Hajati con “Sekret” (Secret) per l’Albania, Vladana con “Breathe (Unforgivable)” per il Montenegro, gli Zdob și Zdub & Fraţii Advahov con “Trenuleţul” (Train) per la Moldavia, Chanel con “SloMo” per la Spagna, Andrea con “Circles” per la Macedonia del Nord, Brooke con “That’s rich” per l’Irlanda e Michael Ben David con “I.M” per l’Israele.

Aggiornamento: Mahmood e Blanco tagliano “Brividi”, la canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2022 che parteciperà all‘Eurovision Song Contest.

Un taglio necessario a causa del Regolamento di Eurovision Song Contest che chiede agli artisti di tutti i Paesi in gara di presentarsi con brani non superiori ai tre minuti di durata. 

Mahmood e Blanco, saranno costretti a rinunciare a diverse decine di secondi del pezzo sanremese, che a Torino vivrà in una nuova versione ufficiale di durata inferiore all’originale. In tutto saranno ben 30 i secondi ai quali il duo sarà costretto a rinunciare.

Intervistati da Radio Italia, Mahmood e Blanco hanno spiegato personalmente l’esigenza di provvedere al taglio di mezzo minuto e la prima idea che hanno avuto: quella di tagliare Riccardo (Blanco), risparmiando secondi preziosi del pezzo. Lo dice Mahmood, con ironia, aggiungendo che il produttore, Michelangelo, sta facendo davvero di tutto per non intaccare la qualità del brano pur tagliandolo e rinunciando a 30 di quei secondi fondamentali che hanno determinato il trionfo del duo al Festival – e non solo.

“Michelangelo sta cercando di fare l’impossibile per tagliare 30 secondi, per stare nei 3 minuti del regolamento dell’Eurovision. Abbiamo pensato di tagliare Ricky…”, le parole di Mahmood a Radio Italia, luogo in cui Blanco, invece, apprende che gli italiani non potranno votare “Brividi”. Anche stavolta è colpa del Regolamento che vieta di votare i propri connazionali. Dall’Italia si potrà votare Achille Lauro per San Marino ma non Mahmood e Blanco, candidati in rappresentanza dell’Italia.

L’Eurovision Song Contest 2021 è stata la 65ª edizione dell’annuale concorso canoro, vinta dal gruppo italiano Måneskin con la canzone “Zitti e buoni”. Il concorso si è svolto presso la Rotterdam Ahoy, nei Paesi Bassi dal 18 al 22 maggio 2021, grazie alla vittoria di Duncan Laurence con “Arcade” nell’edizione precedente Si tratta della quinta edizione dell’Eurovision svoltasi nei Paesi Bassi (dopo le edizioni del 1958, 1970, 1976 e 1980).

L’Italia è tra i paesi fondatori dell’Eurovision Song Contest e vi ha partecipato senza interruzioni fino al 1980 per poi parteciparvi con diverse pause fino al 1997. Dopo un’assenza durata 13 edizioni, il paese è tornato a partecipare nel 2011 e da allora è uno dei cosiddetti Big Five, ossia i cinque paesi che, in virtù dei loro investimenti nell’EBU-UER, partecipano direttamente alla finale dell’evento.

La nazione ha vinto tre volte: nel 1964 con Non ho l’età (per amarti) di Gigliola Cinquetti, nel 1990 con Insieme: 1992 di Toto Cutugno e nel 2021 con Zitti e buoni dei Måneskin. Grazie a queste vittorie l’Italia ha ospitato per due volte la manifestazione, ossia nel 1965 presso l’auditorium Rai di Napoli e nel 1991 presso gli studi di Cinecittà a Roma, e la ospiterà per la terza volta nel 2022, stavolta presso il PalaOlimpico a Torino.

La partecipazione dell’Italia è curata dall’emittente di stato Rai, membro fondatore dell’Unione europea di radiodiffusione (UER). Fu proprio un giornalista Rai, Sergio Pugliese, ad ideare il festival musicale ispirandosi al Festival di Sanremo, che ha spesso funto da metodo di selezione nazionale per il rappresentante italiano all’Eurovision Song Contest.

Il Festival di Sanremo ha spesso rappresentato la gara di preselezione italiana all’Eurovision Song Contest: molte delle partecipazioni italiane sono infatti canzoni che hanno vinto Sanremo o comunque interpretate dai vincitori dell’edizione più recente dello stesso.

Dal 1956 al 1966, per regolamento, la canzone vincitrice di Sanremo ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest (ciò è successo anche nel 1972, 1997, 2013, 2015, 2017, 2018, 2019 e 2021). Dal 1967 al 1969, e poi nel 1987, 1989 e 1993, l’interprete vincitore del Festival ha presentato una canzone inedita come partecipazione all’ESC. Nel 1988, 1990 e 1992 sono invece i cantanti secondi o terzi classificati del Festival, che hanno partecipato all’ESC con una canzone inedita.

Nella prima metà degli anni settanta le partecipazioni italiane sono state collegate non più al Festival di Sanremo, bensì a Canzonissima: chi vinceva questa manifestazione partecipava di diritto all’Eurovision Song Contest con una canzone inedita, sebbene questo requisito non fosse necessario per la partecipazione.

Per l’edizione 2011 la Rai ha delegato la scelta del concorrente per l’Italia al Festival di Sanremo, precisamente a una commissione composta tra gli altri da Gianni Morandi, Gianmarco Mazzi, il direttore di Rai 1 Mauro Mazza e il direttore di Rai 2 Massimo Liofredi. Il nome del concorrente, il vincitore dei Giovani Raphael Gualazzi, è stato annunciato nell’ultima serata del Festival di Sanremo 2011. Per l’edizione 2012 la Rai ha fatto la stessa cosa del 2011 scegliendo Nina Zilli. Stessa metodologia è stata adottata nel 2013, anche se il fatto che Marco Mengoni, oltre a concorrere per l’Italia, abbia anche vinto il Festival di Sanremo con il brano L’essenziale, lo ha reso il primo artista italiano arrivato all’Eurovision Song Contest da vincitore del Festival dai tempi sopra narrati dei Jalisse. Nel 2014 la Rai ha optato per la selezione interna, scegliendo Emma.

La vittoria o il piazzamento a una manifestazione canora nazionale non è un requisito necessario per gareggiare all’Eurovision Song Contest, in quanto il regolamento non pone particolari vincoli di selezione (ad esempio, anche nel 1991 la Rai fece una scelta interna con Peppino di Capri). Tuttavia dal 2015, il vincitore di Sanremo ha, per la prima volta dal ritorno in gara, il diritto (salvo rinuncia) di rappresentare l’Italia all’Eurovision. Ad esempio, nel 2016 sono stati gli Stadio a vincere il Festival, ma hanno rinunciato e la Rai ha scelto Francesca Michielin come rappresentante.