Sanremo 2022: Mahmood e Blanco con “Brividi” vincono il Festival di Sanremo 2022

Mahmood & Blanco con la canzone “Brividi” hanno vinto la settantaduesima edizione del Festival di Sanremo. Al secondo posto Elisa con “O forse sei tu“, mentre al terzo posto troviamo Gianni Morandi con  “Apri tutte le porte“.

Stasera si sono esibiti tutti i 25 artisti con le canzoni in gara che, nella prima fase, sono state votate tramite solo Televoto. La media del voto della quinta serata e quelle delle quattro serate precedenti ha formato una nuova classifica provvisoria. Le prime tre classificate sono andate a nuova votazione, con azzeramento dei voti precedenti e nuova votazione con sistema misto: Giuria Demoscopica 1000 (33%), Giuria della Stampa, TV, Radio e Web (33%) e Televoto (34%).

Mahmood & Blanco avranno la possibilità di rappresentare l’Italia all‘Eurovision Song Contest 2022, che si svolgerà a Torino il prossimo maggio. La conferma ufficiale dovrebbe arrivare nelle prossime ore.

• Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, è nato a Milano nel 1992 da madre italiana e padre egiziano. Oltre a essere un artista di fama internazionale, è anche un apprezzato autore: ha scritto canzoni per Elodie (Nero Bali, Andromeda), Michele Bravi (Presi Male), Marco Mengoni (Hola – I say) e molti altri, e ha firmato ritornelli per Fabri Fibra (Luna), Gué Pequeno (Doppio Whisky) e Marracash (Non sono Marra). Animato fin da piccolo da una grande passione per la musica pop, urban e R&B, studia canto, pianoforte e solfeggio. Nel 2016 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo nella sezione Giovani con il brano Dimentica, classificandosi quarto. Nel 2018 debutta con il suo primo EP ufficiale, Gioventù Bruciata, seguito dall’omonimo album (certificato disco di platino); nel dicembre del 2018 partecipa a Sanremo Giovani con la title track Gioventù Bruciata (certificata disco d’oro), aggiudicandosi il primo posto, che gli dà diritto a entrare in gara al Festival 2019 tra i big, e anche il premio della critica. Nel 2019 vince il Festival di Sanremo con il brano Soldi (certificato quadruplo disco di platino) il che lo rende il primo artista in assoluto a vincere sia nella categoria Giovani che in quella Big nello stesso anno. Diventata immediatamente una hit planetaria, con l’inclusione in oltre 1.400 playlist in tutto il mondo e in oltre 42 classifiche Spotify Top 50 Viral, nell’estate dello stesso anno Soldi infrange la soglia dei 100 milioni di streaming (di cui 39 milioni provenienti dall’estero), diventando la canzone italiana più ascoltata di sempre su Spotify e Apple Music; nel frattempo, il relativo video supera i 100 milioni di views su YouTube. A maggio 2019 Mahmood rappresenta l’Italia a Tel Aviv nell’ambito dell’Eurovision Song Contest, classificandosi al secondo posto e vincendo il premio Marcel Bezençon per la miglior composizione musicale. Nell’estate del 2019 domina le classifiche anche con la hit Calipso (certificata quadruplo disco di platino) insieme a Charlie Charles, Dardust, Sfera Ebbasta e Fabri Fibra. A fine agosto pubblica il brano Barrio (certificato doppio disco di platino) con il quale raggiunge 53 milioni di stream; mentre il relativo video ha totalizzato le 80 milioni di visualizzazioni su YouTube. Il suo tour estivo tocca alcuni tra i più rinomati festival nazionali e internazionali, tra cui il Mi Ami (Milano), il Festival dei Due Mondi di Spoleto e il Montreux Jazz Festival. Nel 2020 Mahmood torna a imporsi all’attenzione di pubblico e critica con il nuovo singolo Rapide (certificato doppio platino), una ballad molto lontana dai ritmi e dalle atmosfere a cui ci aveva abituato, che in pochi mesi conquista il disco di platino. Costretto dall’emergenza Coronavirus a rimandare al 2021 Dei, il tour europeo che avrebbe dovuto tenerlo impegnato nella primavera di quest’anno, approfitta dello stop forzato imposto dal lockdown per pubblicare nuova musica: prima Eternantena, un brano estemporaneo ispirato proprio dalla quarantena, e successivamente il singolo a sorpresa Moonlight popolare (certificato disco d’oro), con il featuring della nuova punta di diamante del rap italiano, Massimo Pericolo, e la produzione di Crookers, un’eccellenza mondiale della musica urban ed elettronica. Il 10 luglio dello stesso anno viene pubblicata la canzone Dorado (certificata doppio disco di platino) un featuring con Sfera Ebbasta e Feid che ha totalizzato 32 milioni di streams sulle piattaforme digitali; mentre il relativo video ha totalizzato 30 milioni di visualizzazioni su YouTube. L’11 giugno 2021 esce il nuovo album Ghettolimpo (disco d’oro), contenente i singoli Inuyasha (disco di platino), Klan (disco d’oro), Rubini feat. Elisa (disco d’oro) e Zero, brano che fa parte della colonna sonora dell’omonima serie originale Netflix di cui ha curato anche un episodio come music supervisor.

Mahmood a oggi (dicembre 2021) conta 12 dischi di platino e 9 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero e ha quasi 1,5 miliardi di streaming totali all’attivo.

Ha recentemente pubblicato con Mondadori il libro a fumetti Ghettolimpo – Sui Sentieri dell’Anima.

A febbraio 2022 ha partecipato e vinto insieme a Blanco, alla 72ma edizione del Festival di Sanremo, e da aprile 2022 partirà l’atteso tour che lo porterà a esibirsi nelle principali città europee e nei più importanti club italiani.

• Blanco all’anagrafe Riccardo, classe 2003, è un diamante grezzo che sta gradualmente disvelando le sfaccettature del proprio progetto. Uno stile, il suo, difficilmente inquadrabile, in cui le linee melodiche accattivanti, cantate con l’aggressività e l’emotività dell’adolescenza, convivono con una sensibilità autentica, trasparente. L’immaginario sguaiato e disordinato che circonda Riccardo è fatto di contrasti: da una parte un’attitudine punk, cruda, provocatoria, dall’altra il romanticismo di un giovane ragazzo, vissuto e raccontato senza sovrastrutture e con grande istintività.

BLANCO si avvicina alla scrittura quasi per caso, dedicando il suo primo brano ad una ragazza come esperimento fine a sé stesso, per poi scoprire un talento innato e spontaneo per la musica.

A giugno 2020 pubblica il suo singolo d’esordio Belladonna (adieu), a cui seguono Notti in Bianco e Ladro di Fiori, certificato Oro. A ottobre dello stesso anno BLANCO viene selezionato per RADAR ITALIA, il programma globale di Spotify (per la prima volta in Italia) nato per supportare i migliori talenti della scena musicale emergente del nostro Paese.

Segue la fortunata collaborazione con MACE e Salmo ne LA CANZONE NOSTRA, che ha dominato per sette settimane la classifica Fimi / GfK.

A febbraio 2021 esce Paraocchi, seguito dalla collaborazione con MADAME nel brano TUTTI MUOIONO. BLANCO è tra gli artisti che hanno preso parte a RED BULL 64 BARS, THE ALBUM pubblicato a maggio per Island Records con il brano Dio Perdonami prodotto da DRAST.

A giugno pubblica insieme a SFERA EBBASTA MI FAI IMPAZZIRE, brano che si consacra come uno dei grandi successi dell’estate in vetta per settimane alla classifica Fimi / Gfk dei singoli più venduti e al primo posto della TOP 50 di Spotify.

BLU CELESTE è il suo album d’esordio, disponibile per Island Records / Universal Music Italia da venerdì 10 settembre, certificato doppio disco di platino in meno di due mesi. Oltre ad aver collezionato in meno di un anno 27 dischi di platino, 6 dischi d’oro e più di 640 milioni di streaming totali BLANCO è il più giovane artista italiano ad essersi posizionato per 18 settimane al primo posto della classifica Fimi/GfK dei singoli più venduti e il secondo artista del 2021 più ascoltato su Spotify del 2021.

“Brividi” è stato un trionfo. I due artisti, dopo aver ritirato il premio, sono venuti in sala stampa per incontrare i giornalisti. Blanco sulla vittoria: “Alla fine ho abbracciato i miei genitori perché quando ero piccolo li facevo dannare. Mio padre mi ha detto ‘li mortacci tua’. Vederli piangere mi ha commosso”. Continua Mahmood: “Abbiamo preso tutto come un gioco. Quando hanno pronunciato i nostri nomi non ci è sembrato vero. Quello che in questi giorni mi ha impressionato è stato il calore delle persone. Vederle sotto il nostro albergo dal mattino alla sera…c’è voglia di stare insieme e di abbracciarsi”.

Le famiglie hanno avuto un ruolo cruciale: “I nostri genitori ci avevano detto che il brano spaccava: mia madre me l’ha detto subito, Riccardo invece l’ha fatta ascoltare al padre in macchina e anche lui è rimasto colpito”. All’Eurovision di Torino porteranno una versione inglese del pezzo? “No, in italiano”, dice certo Blanco. “Noi vogliamo portare la musica italiana all’estero” sottolinea Mahmood. Sul testo: “Ognuno nel brano racconta la propria storia – dicono i due artisti – ma i sentimenti sono gli stessi perché riguardano tutti, allo stesso modo. Non è stato qualche cosa di studiato a tavolino: non sapevamo a chi avremmo dovuto o voluto parlare. Abbiamo solo messo quello che sentiamo nel brano, tutto è venuto naturalmente. Il grande tema non è quello dell’amore, la canzone è mossa più da un sentimento di libertà d’amare. Il disagio che vogliamo sconfiggere o superare è quello del non riuscire a esprimersi e a farsi capire”.

Elisa e Morandi, secondo e terzo posto, hanno ricordato i momenti più significativi del Festival. “Per me l’inizio non è stato semplice, l’emozione e la tensione erano grandi. Ma vedere poi la mia canzone essere apprezzata, arrivare fra la gente, mi ha riscaldato il cuore”, dice Elisa. Segue Morandi: “Il momento più bello per me è stato il medley con Jovanotti, mentre quello più complicato è stato all’inizio. Festeggiare i miei 60 anni di carriera? Le celebrazioni fanno ragionare su tante questioni. Quello che davvero mi sento di sottolineare è come questo podio rappresenti diverse generazioni. È straordinario per questo motivo”. “Quella di Mahmood e Blanco è una vittoria meritatissima. A me è piaciuto molto anche Irama”, continua Elisa.

Di seguito la classifica completa: 

  1. Mahmood e Blanco – Brividi
  2. Elisa – O forse sei tu
  3. Gianni Morandi – Apri tutte le porte
  4. Irama – Ovunque sarai
  5. Sangiovanni – Farfalle
  6. Emma – Ogni volta è così
  7. La Rappresentante di Lista – Ciao ciao
  8. Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare
  9. Dargen D’Amico – Dove si balla
  10. Michele Bravi – Inverno dei fiori
  11. Matteo Romano – Virale
  12. Fabrizio Moro – Sei tu
  13. Aka7even – Perfetta così
  14. Achille Lauro e Harlem Gospel Choir – Domenica
  15. Noemi – Ti amo non lo so dire
  16. Ditonellapiaga e Rettore – Chimica
  17. Rkomi – Insuperabile
  18. Iva Zanicchi – Voglio amarti
  19. Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia
  20. Highsnob e Hu – Abbi cura di te
  21. Yuman – Ora e qui
  22. Le Vibrazioni – Tantissimo
  23. Giusy Ferreri – Miele
  24. Ana Mena – Duecentomila ore
  25. Tananai – Sesso occasionale

Di seguito gli altri premi assegnati:

  • Premio della critica “Mia Martini” – Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare
  • Premio “Lucio Dalla” sala stampa radio TV WEB – Gianni Morandi – Apri tutte le porte
  • Premio “Sergio Bardotti” (miglior testo) – Madame – Fabrizio Moro – Sei tu
  • Premio “Giancarlo Bigazzi” miglior composizione – Elisa – O forse sei tu

Aggiornamento: La conferma è arrivata pochi minuti fa nella conferenza stampa di chiusura del Festival di Sanremo 2022. Saranno Mahmood & Blanco a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2022 che si svolgerà a Torino, il prossimo maggio.

Aggiornamento: È stato un Festival di Sanremo senza particolari scossoni o colpi di scena per il risultato. Mahmood e Blanco, dalla seconda performance sono sempre stati in testa e al ballottaggio hanno vinto con oltre il 51% delle giurie, distaccando di parecchio Elisa e Gianni Morandi. Quest’ultimo era secondo prima del ballottaggio, dove è scivolato alla terza posizione per effetto delle preferenze di Sala Stampa e Demoscopica ad Elisa, che è così arrivata seconda.

Ecco cosa è successo in sintesi, sera per sera. In fondo, le classifiche complete diffuse oggi dalla Rai.

  • Martedì 1 Febbraio: sala stampa. Sono tre giurie in una: giornalisti della carta stampata, del web e della radio. La Rappresentante Di Lista è prima per la carta stampata, Mahmood e Blanco sia per i giornalisti radio che per quelli web. Ana Mena e Yuman ultimi ovunque. La combinata delle tre giurie vede in ordine Mahmood e Blanco, La Rappresentante di Lista e Dargen D’Amico.
  • Mercoledì 2 Febbraio: sala stampa. Elisa è prima sia per stampa che per radio e web. Tananai ultimo ovunque. La combinata con la prima serata vede Elisa passare davanti a Mahmood e Blanco e La Rappresentante di Lista.
  • Giovedì: Demoscopica 1000 e Televoto. La demoscopica premia nell’ordine Elisa (1) Mahmood e Blanco (2) e Gianni Morandi (3), ultimi Ana Mena e Tananai. 
Ma è il televoto a lanciare Mahmood e Blanco: prendono quasi il 25% dei voti totali. Secondo Morandi, ma distaccato di molto, con appena il 9,5%. Irama ed Elisa sono 3 e 4 praticamente con le stesse percentuali (8,48% e 8,49%). Ultimi Yuman, Le Vibrazioni e Tananai. La parziale di serata vede così Mahmood e Blanco davanti a Morandi ed Elisa. Nella classifica generale delle 3 serate, Morandi e Irama scalano al 3° e 4° posto, Ana Mena e Tananai rimangono ultimi.
  • Venerdì: tutte le giurie (serata cover). La demoscopica premia Elisa e Gianni Morandi, Mahmood e Blanco sono solo terzi. Rkomi è ultimo con il suo medley di Vasco Rossi. Per la sala stampa, Elisa è prima, Morandi secondo. Morandi stravince al Televoto con il 19% davanti a Mahmood e Blanco. Si aggiudica la serata delle cover nella classifica combinata, mentre nella classifica che unisce i risultati di tutte le sere scavalca Elisa e va al secondo posto.
  • Sabato: la finale (Televoto e Demoscopica). Nella prima fase, Mahmood e Blanco sono sempre primi al televoto, ma calano dal 25 di giovedì al 21%. Salgono Morandi ed Irama (entrambi attorno al 12%), ma anche Elisa. Per la Demoscopica vincono sempre Mahmood e Blanco, seguito da Morandi (secondo) ed Elisa (terza). Si compone così il podio che si gioca il ballottaggio.
  • Sabato: il ballottaggio finale. Mahmood e Blanco stravincono ovunque, e Gianni Morandi scivola al terzo posto. Al televoto, Mahmood e Blanco hanno il 54,3%, Elisa il 21,9%, Morandi il 23,8. Ma Elisa è seconda per Sala Stampa e demoscopica e quindi seconda a livello generale.

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Le votazioni complete sono disponibili sul sito del Festival di Sanremo 2021Di seguito i risultati delle votazioni delle cinque serate: Scarica il pdf

L’albo d’oro del Festival: Da Nilla Pizzi ai Måneskin, tutti i vincitori di Sanremo dal 1951 a oggi

“Signore e Signori, benvenuti al Casinò di Sanremo per un’eccezionale serata organizzata dalla Rai, una serata della canzone con l’orchestra di Cinico Angelini”. Con queste parole il 29 gennaio 1951 si apriva il primo festival della canzone italiana a Sanremo, condotto da Nunzio Filogamo. Tre i cantanti in gara, venti le canzoni selezionate, le radio di tutta Italia sintonizzate a decretarne il successo.

Vince Nilla Pizzi con “Grazie dei fiori”, uno dei grandi classici della musica italiana. L’anno successivo, le canzoni da selezionare sono 380. A vincere è di nuovo Nilla Pizzi con “Vola colomba”, ma il 1952 è l’anno di Carla Boni, la “cantante dell’urlo”, come viene definita per l’acuto a tutta voce alla fine di Jezebel. Nasce la prima rivalità della storia del Festival: nel 1953 è lei a strappare la vittoria alla Pizzi con “Viale d’autunno”, in coppia con Flo Sandon.

Bisogna aspettare il 1955 per vedere il Festival in tv. A chi si lamenta dell’orario tardo, basti sapere che la diretta televisiva nelle prime due serate iniziava solo a partire dalle 22:45, dopo la fine del varietà “Un, due, tre”; mentre la serata finale venne trasmessa in contemporanea con quella radio. Si cantava rigorosamente in playback.

Nel 1958 il Festival di Sanremo esce per la prima volta dai confini italiani: a trionfare sono Domenico Modugno, in coppia con Johnny Dorelli con “Nel blu dipinto di blu”. La canzone fa letteralmente il giro del mondo.

I vincitori degli anni ’50: 

  • 1951 Nilla Pizzi – “Grazie dei fiori”
  • 1952 Nilla Pizzi – “Vola colomba”
  • 1953 Carla Boni, Flo Sandon’s – “Viale d’autunno”
  • 1954 Giorgio Consolini, Gino Latilla – “Tutte le mamme”
  • 1955 Claudio Villa, Tullio Pane – “Buongiorno tristezza”
  • 1956 Franca Raimondi – “Aprite le finestre”
  • 1957 Claudio Villa, Nunzio Gallo – “Corde della mia chitarra”
  • 1958 Domenico Modugno, Johnny Dorelli – “Nel blu dipinto di blu”
  • 1959 Domenico Modugno, Johnny Dorelli – “Piove (Ciao ciao bambina)”

Negli anni Sessanta tra melodici e urlatori irrompe il rock di Adriano Celentano – che non vince – con “24mila baci”. Debuttano anche i cantautori: Gino Paoli, Giorgio Gaber, Maria Monti, Gianni Meccia, Umberto Bindi, Pino Donaggio. Nel 1964 vince la 16enne Gigliola Cinquetti con “Non ho l’età”, che trionferà poi anche all’Eurovision.

Il 1967 è segnato dalla tragica scomparsa di Luigi Tenco. Si disse che si era trattato di un suicidio, un gesto disperato per essere stato escluso dal Festival dove la sera prima, in coppia con Dalida, il cantautore piemontese aveva cantato il brano “Ciao amore ciao”. Nell’anno delle agitazioni sindacali (1969) vince “Zingara” ma si applaude Lucio Battisti (“Un’avventura”, con Wilson Pickett).

I vincitori degli Anni ’60: 

  • 1960 Tony Dallara, Renato Rascel – “Romantica”
  • 1961 Betty Curtis, Luciano Tajoli – “Al di là”
  • 1962 Domenico Modugno, Claudio Villa – “Addio… addio”
  • 1963 Tony Renis, Emilio Pericoli – “Uno per tutte”
  • 1964 Gigliola Cinquetti, Patricia Carli – “Non ho l’età (Per amarti)”
  • 1965 Bobby Solo, New Christy Minstrels – “Se piangi se ridi”
  • 1966 Domenico Modugno, Gigliola Cinquetti – “Dio come ti amo”
  • 1967 Claudio Villa, Iva Zanicchi – “Non pensare a me”
  • 1968 Sergio Endrigo, Roberto Carlos Braga – “Canzone per te”
  • 1969 Bobby Solo, Iva Zanicchi – “Zingara”

Nei primi anni Settanta il festival è sempre più popolare: nel 1972 ha 26 milioni di telespettatori: lo segue quasi un italiano su due. Nelle canzoni entra la politica. Nel 1970 trionfa “Chi non lavora non fa l’amore” con Celentano e la moglie Claudia Mori che alludono agli scioperi che stanno paralizzando il Paese. Il 1971 vincono Nicola Di Bari e Nada con “Il cuore è uno zingaro”, ma la canzone dell’anno è quella di Lucio Dalla in gara con “4 marzo 1943”. Nel 1978 a calcare il palcoscenico è una giovanissima Anna Oxa che canta “C’è una ragione”.

I vincitori degli Anni ’70: 

  • 1970 Adriano Celentano, Claudia Mori – “Chi non lavora non fa l’amore”
  • 1971 Nada, Nicola Di Bari – “Il cuore è uno zingaro”
  • 1972 Nicola Di Bari – “I giorni dell’arcobaleno”
  • 1973 Peppino Di Capri – “Un grande amore e niente più”
  • 1974 Iva Zanicchi – “Ciao cara come stai?”
  • 1975 Gilda – “Ragazza del Sud”
  • 1976 Peppino Di Capri – “Non lo faccio più”
  • 1977 Homo Sapiens – “Bella da morire”
  • 1978 Matia Bazar – “…e dirsi ciao!”
  • 1979 Mino Vergnaghi – “Amare”

Negli anni 80 debuttano artisti del calibro di Vasco Rossi, Zucchero, Eros Ramazzotti e Mango, al Festival arriva Mia Martini. Viene introdotta la nuova categoria delle Nuove Proposte. Da Sanremo arrivano pezzi storici: “Su di noi” di Pupo, “Contessa” dei Decibel e “Gelosia” di Bobby Solo, “Maledetta primavera” di Loretta Goggi, “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri.

Nel 1981 vince a sorpresa Alice con “Per Elisa”, scritta a quattro mani con il Maestro Franco Battiato.

Nel 1983, un podio tutto al femminile è quello di Tiziana Rivale, con “Sarà quel che sarà”, Donatella Milani con “Volevo dirti” e terza Dori Ghezzi con “Margherita non lo sa”, ma il successo dell’anno è tutto per Toto Cutugno con “L’italiano”, che varca i confini. Quell’anno in gara ci sono anche i Matia Bazar con “Vacanze romane” dei Matia Bazar e Vasco Rossi, 25esimo con “Vita spericolata”.

Il primo vincitore della categoria Nuove Proposte è Eros Ramazzoti con “Terra promessa”, nel 1984. Da segnalare l’edizione del 1986 condotta da Loretta Goggi, la prima donna alla guida della manifestazione. Nel 1987 Pippo Baudo annuncia in diretta televisiva la scomparsa di Claudio Villa nel corso dell’ultima serata del Festival. Quell’anno vince il trio composto da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi con “Si può dare di più”, inno della Nazionale Italiana Cantanti e diventato uno dei brani più popolari della musica leggera italiana.

Tra i pezzi cult anche “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri che nel 1988 torna alla canzone dopo anni di teatro e sbaraglia tutti.

I vincitori degli anni ’80: 

1980 Toto Cutugno – “Solo noi”
1981 Alice – “Per Elisa”
1982 Riccardo Fogli – “Storie di tutti i giorni”
1983 Tiziana Rivale – “Sarà quel che sarà”
1984 Al Bano, Romina Power – “Ci sarà”
1985 Ricchi e Poveri – “Se m’innamoro”
1986 Eros Ramazzotti – “Adesso tu”
1987 Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Umberto Tozzi – “Si può dare di più”
1988 Massimo Ranieri – “Perdere l’amore”
1989 Anna Oxa, Fausto Leali – “Ti lascerò”

Gli anni 90 sono anche quelli dei grandi ospiti internazionali: da Rod Stewart ai i Depeche Mode, da Tina Turner a Liza Minelli, oltre ai vari artisti internazionali che interpretarono nella propria lingua le canzoni in gara, tra di loro ricordiamo: Ray Charles, Toquinho, Nikka Costa, Kaoma, La Toya Jackson, Manuel Mijares, Sarah Jane Morris, Miriam Makeba e Dee Dee Bridgewater.

A Sanremo arrivano anche le grandi star della musica italiana, da Riccardo Cocciante (“Se stiamo insieme”) a Renato Zero (“Spalle al muro”), da Mia Martini (“Gli uomini non cambiano) e poi in coppia con la sorella (“Stiamo come stiamo”). Tra i giovani debutta Laura Pausini, all’esordio con “La solitudine”.

Nel 1997 ci sono Anna Oxa con “Storie” e Massimo Ranieri con “Ti parlerò d’amore”, Loredana Bertè con “Luna” e Patty Pravo con “E dimmi che non vuoi morire”. Vincono gli emergenti i Jalisse, trionfatori assoluti con “Fiumi di parole”.

I vincitori degli anni ’90: 

  • 1990 Pooh – “Uomini soli”
  • 1991 Riccardo Cocciante – “Se stiamo insieme”
  • 1992 Luca Barbarossa – “Portami a ballare”
  • 1993 Enrico Ruggeri – “Mistero”
  • 1994 Aleandro Baldi – “Passerà”
  • 1995 Giorgia – “Come saprei”
  • 1996 Ron, Tosca – “Vorrei incontrarti fra cent’anni”
  • 1997 Jalisse – “Fiumi di parole”
  • 1998 Annalisa Minetti – “Senza te o con te”
  • 1999 Anna Oxa – “Senza pietà”

Gli ultimi vent’anni sono quelli in cui entrano in gioco prepotentemente la “Rete”, i social e nuovi modi di fruire la musica. Sul palco i nuovi cantautori – Gazzè, Silvestri, Bersani, Moro per citarne alcuni – e nuovi interpreti dalle voci imponenti, come Giorgia, Negramaro, Elisa mentre dalle Nuove Proposte arrivano nomi importanti come Arisa, Anna Tatangelo, Malika Ayane, fino all’ondata dei concorrenti dei talent che spesso portano a casa il primo posto anche al Festival. Come i Måneskin, che poi come la Cinquetti, hanno raddoppiato portando in Italia l’Eurovision.

I vincitori dal 2000 al 2021: 

  • 2000 Avion Travel – “Sentimento”
  • 2001 Elisa – “Luce (Tramonti a nord est)”
  • 2002 Matia Bazar – “Messaggio d’amore”
  • 2003 Alexia – “Per dire di no”
  • 2004 Marco Masini – “L’uomo volante”
  • 2005 Francesco Renga – “Angelo”
  • 2006 Povia – “Vorrei avere il becco”
  • 2007 Simone Cristicchi – “Ti regalerò una rosa”
  • 2008 Giò Di Tonno, Lola Ponce – “Colpo di fulmine”
  • 2009 Marco Carta – “La forza mia”
  • I vincitori dal 2010 al 2019
  • 2010 Valerio Scanu – “Per tutte le volte che…”
  • 2011 Roberto Vecchioni – “Chiamami ancora amore”
  • 2012 Emma – “Non è l’inferno”
  • 2013 Marco Mengoni – “L’Essenziale”
  • 2014 Arisa – “Controvento”
  • 2015 Il Volo – “Grande amore”
  • 2016 Stadio – “Un giorno mi dirai”
  • 2017 Francesco Gabbani – “Occidentali’s Karma”
  • 2018 Ermal Meta e Fabrizio Moro – “Non mi avete fatto niente”
  • 2019 Mahmood – “Soldi”
  • 2020 Diodato – “Fai rumore”
  • 2021 Måneskin – “Zitti e buoni”

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