ESC 2022: Un’edizione dedicata alla pace e un palco per uniri

Come già annunciato, l’Atelier Francesca Montinaro realizzerà la scenografia dell’Eurovision Song Contest 2022, che si svolgerà il 10, 12 e 14 maggio prossimi presso il Pala Olimpico di Torino.

La scenografa, in un’intervista all’ANSA, ha rilasciato alcune dichiarazioni proprio nel giorno in cui sono iniziati i lavori di costruzione della macchia scenica, che avrà come tema “Il Sole dentro”.

Francesca Montinaro spiega che “l’idea era semplice: rappresentare l’Italia, con il suo sole il suo mare, l’arte e la natura, ma soprattutto rappresentare gli italiani con la loro vocazione unica ad adattarsi e ad accogliere.”

Cosa ci dobbiamo aspettare di vedere nei tre show di maggio? La designer racconta che “è uscita una creatura fantastica, metà tecnologica metà naturale, un universo di luci che galleggia nell’acqua e può trasformarsi, avvolgere ed esaltare, dal buio alla luce accecante, ognuno dei 40 team che si esibiranno sul palco dell’Eurovision Song Contest.”

Francesca Montinaro, inoltre approfondisce il tema dell’accoglienza: “Questo è un palco che come gli italiani deve saper accogliere le diversità e adattarsi, deve sapersi riposizionare come facciamo noi spesso, anche politicamente.”

Una scenografia che in questo momento di guerra assume anche un grande significato simbolico: “Sì, ma l’idea c’era già dopo il covid. Questi due anni che ci hanno fatto capire che solo stare uniti ci può salvare. L’unione è il futuro e questo palco, che mette in scena solo giovani, vuole portare solo segnali positivi. In questo senso il suo significato è ancora più forte in questo momento.”

La scena poi, sovrastata dall’enorme “Sole cinetico”, composto da archi rotanti, è a forma di goccia ed è circondata da acqua, come l’Italia è circondata dal Mediterraneo.

Per quanto riguarda la green room, la zona dove gli artisti aspettano i risultati, Francesca Montinaro dichiara che sarà “un vero e proprio giardino barocco con piante vere che somiglia a quelli di Villa d’Este, Castel Gandolfo, Villa Lante e tanti altri simili sparsi nel nostro paese”.