In una realtà dove il Coronavirus non avrebbe avuto un impatto così significativo sulla nostra vita, oggi, sabato 2 maggio, sarebbero iniziate le prime prove generali alla Rotterdam Ahoy. Invece di concentrarci su quella triste realtà, vorremmo celebrare questo giorno speciale sul calendario annuale dell’Eurovision Song Contest guardando indietro il programma d’inizio delle prove dei precedenti concorsi.
Per cercare di celebrare in qualche modo questo giorno, sul sito Eurovision.tv da un’occhiata a cosa succede nel momento in cui un artista partecipante mette piede nella città ospitante. Non appena arrivano gli artisti, inizia il loro fitto programma: prove, conferenze stampa, cerimonia di apertura, altre prove e infine il momento che tutti aspettano: gli spettacoli dal vivo.
Perché così tante prove? È necessario dedicare una grande quantità di tempo alle prove affinché i tre spettacoli dal vivo si svolgano senza intoppi. Potrebbe esserci un pubblico di circa 200 milioni di spettatori e con numeri così grandi, i produttori dello spettacolo vogliono essere sicuri che ogni movimento delle telecamere sia pianificato con cura. Dalle luci, suoni, grafiche su schermo, oggetti di scena, fotocamere ed effetti speciali: tutto deve combaciare con precisione.
Per facilitare il processo, una volta che gli artisti arrivano per le loro prime prove, il team di produzione ha già tenuto normalmente da tre a quattro giorni di stand-in rehearsals, durante le quali gli studenti di musica imitano ogni atto in modo molto dettagliato. Una registrazione viene poi condivisa digitalmente con ogni delegazione, in modo che possano condividere il loro primo feedback prima ancora di lasciare il loro paese.
Ogni paese ha due occasioni per avere lo scenario tutto per sè e provare la propria performance. La prima prova durerà 40 minuti, la seconda 30 minuti. Ogni artista cercherà di trarre il massimo da questo tempo facendo tre o quattro passaggi di prova, permettendo sia a loro stessi, che al team di produzione di mettere a punto ogni dettaglio.
Nel 2019 Eurovision.tv ha intervistato a Christer Björkman, produttore dell’Eurovision Song Contest a Tel Aviv. A proposito del processo delle prime prove ha detto: “Una volta che tutti i concetti sono completati e la messa in scena è stata costruita, entriamo nel processo delle prove e lo facciamo due volte con ciascun paese. Dopo ogni ripresa andiamo nella sala di osservazione, facciamo correzioni e apportiamo modifiche”.
Mads Enggaard, responsabile e produttore della sala di visualizzazione (viewing Room) nel 2017, ha spiegato che la seconda seduta alla sala di osservazione riguarda più la messa a punto dei dettagli, ma può essere difficile garantire che tutti i paesi partecipanti siano soddisfatti: “Abbiamo grandi discussioni qui”, ha detto con una risata. “Di solito nel primo turno ci sono molti cambiamenti, ma quando arriva il secondo turno si tratta di aggiungere gli ultimi ritocchi.”
Gli artisti impiegano del tempo per adattarsi all’ambiente circostante e prendere confidenza con il palcoscenico. È anche la prima volta che le delegazioni vedono la messa in scena, l’illuminazione e le coreografie unite ai loro artisti e ascoltano come la loro voce suona nei monitor in-ear e attraverso i canali audio reali che verranno trasmessi durante gli spettacoli dal vivo.
Una volta terminata la revisione della performance, gli artisti parleranno con il team di truccatori e di parucchieri per assicurarsi che appaiano al meglio negli spettacoli dal vivo. Si incontrano anche con il team digitale del concorso e visitano il Press Centre per il meet-and-greet con stampa e fan internazionali.
Quanti paesi provano al giorno? Il primo giro di prove richiede circa cinque giorni per essere completato. I primi due giorni sono bloccati per tutti i paesi che prendono parte alla Prima Semi-Finale, i successivi due sono pieni di paesi che prendono parte alla Seconda Semi-Finale e, il quinto giorno, il cosiddetto Big 5 e il paese ospitante provano per la prima volta. Circa otto paesi provano ogni giorno, a seconda di quanti paesi prendono parte in quel particolare anno e quanti si esibiranno in ogni semifinale.
Durante la prima prova, ogni delegazione incontra anche le persone chiave del team di produzione, nonché il Supervisore Esecutivo dell’EBU-UER, che assicura che tutti gli artisti siano trattati in modo equo e secondo le regole.
Una delegazione ha mai apportato una modifica completa alla messa in scena dopo la prima prova? Sempre intervistado da Eurovision.tv nel 2019, Christer Björkman ha detto: “Sicuramente è successo. Non è facile trovare una soluzione, ma sarebbe possibile se la delegazione e i produttori lavorassero insieme. Siamo stati quest’anno a giocherellare con Malta. Hanno iniziato con un sostegno. Abbiamo avuto difficoltà a ottenere l’illuminazione giusta, quindi l’abbiamo provata senza. Ora l’abbiamo rimesso. Normalmente, ciò che accadrebbe è che proveremmo a rendere la performance adeguata regolando altre cose. I maggiori cambiamenti ci possono effettivamente essere nel lavoro con la videocamera; puoi abbandonare un’idea completa perché semplicemente non funziona con la videocamera”.
Cosa può vedere il pubblico da quelle prime prove? Le prime prove sono generalmente chiuse per la stampa, ma Eurovision.tv le copre ampiamente con reportage su ogni artista, gallerie fotografiche e video sul canale YouTube ufficiale.
Prima che Salvador Sobral vincesse per il Portogallo nel 2018, sua sorella Luísa saliva sul palco per le prime prove. Ha coperto suo fratello durante molte prove, poiché lo stesso Salvador non poteva essere presente a Kiev per le due settimane intere a causa di problemi di salute che stava affrontando.
Inoltre, da qualche anno il team di Eurovision.tv produce anche dei piccoli video recap, dove a fine serata aggiornano i fan su ciò che è successo dentro e fuori sul palco della Arena, portandoci veramente nei retroscena dello show.
Siamo tristi perché non vedremmo queste emozionanti prime prove nei prossimi giorni, ma puoi aspettarti molte altre fantastiche storie e video. Eurovisioncalls with NikkieTutorials inizieranno il 4 maggio, portando al programma televisivo, Eurovision: Europe Shine a Light, che andrà in onda il 16 maggio 2020 per sostituire la finale dell’Eurovision Song Contest 2020 con l’intenzione di celebrare i 41 partecipanti che erano stati selezionati per l’edizione della rassegna musicale, cancellata a causa della pandemia di COVID-19.
Devi accedere per postare un commento.