Dopo l’annuncio che Torino ospiterà la 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2022 che si svolgerà il 10, 12 e 14 maggio 2022 presso il PalaAlpitour di Torino, in Italia, in seguito alla vittoria dei Måneskin con “Zitti e buoni” nell’edizione precedente, gli alberghi, hotel, bed&breakfast, appartamenti (AirBnB) e strutture assimilabili della città stanno già facendo registrare il tutto esaurito proprio nei giorni del concorso musicale europeo.
Come segnalato dalla sindaca ancora in carica – Chiara Appendino – solo 2.000 camere serviranno per le 40 delegazioni, a cui vanno ovviamente aggiunti tutti i fan e i turisti in arrivo dalle varie zone d’Italia e dall’estero.
Secondo il portale Mole24.it, dal 10 al 14 maggio le prenotazioni sono salite al 93% con gli alberghi di Torino presi da assalto e con le camere superstiti che hanno raggiunto prezzi lievitati, fino a toccare i mille euro a notte.
Situazione simile a quella delle ATP Finals, con camere esaurite e poche disponibilità a prezzi triplicati. L’evento, che ha fatto registrare il pienone negli alberghi torinesi, sarà un banco di prova importante in vista dell’Eurovision Song Contest 2022.
Sempre secondo Mole24.it, Fabio Borio, presidente di Federalberghi Piemonte, ha affermato che un evento come l’Eurovision Song Contest 2022, darà lustro e visibilità alla Città della Mole.
Alberto Sacco, assessore al Turismo in uscita, calcola per gli hotel di Torino un indotto di 9-10 milioni di euro. Al Corriere della Sera ha dichiarato: “Quando abbiamo redatto il piano con la sindaca, Ruben Abbatista e il segretario Mario Spoto abbiamo anche ottenuto un impegno a sostenere il festival, in caso di vittoria, da parte di Camera di Commercio, Regione, Iren, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt per un totale di 7 milioni di euro.”
Sempre dalle colonne del Corriere scopriamo che l’Eurovision Village potrebbe sorgere in Piazza San Carlo, replicando quello delle ATP Finals. Ancora da definire, invece, la location dell’Euroclub.
La prossima giunta, dovrà nominare un city manager, probabilmente in capo a Turismo Torino, referente unico della città nei confronti della Rai e dell’EBU-UER, con il compito di incentivare la promozione culturale ed enogastronomica di Torino tra le delegazioni partecipanti.
La kermesse torna così in italia dopo ben 31 anni, grazie alla vittoria dei Måneskin a Rotterdam lo scorso maggio, sarà la terza edizione della manifestazione musicale a svolgersi in Italia, dopo le edizioni del 1965 e del 1991, e avrà come sfondo il capoluogo del Piemonte. Il festival internazionale amato da un vasto pubblico in ogni Paese. Inizia un viaggio emozionante per la Rai e Torino che ci condurrà a maggio 2022. Una grande sfida per la Rai e per il nostro Paese. Una produzione che ha un costo di 26 milioni. Dura nove settimane: sono sei le settimane di lavoro prima dell’evento, due per lo show in sé e poi una settimana successiva. Sono 40 le delegazioni che arriverebbero da tutta Europa e non solo. Oltre mille i giornalisti internazionali accreditati. La serata finale in diretta conta 200 milioni di telespettatori, attesi in città 90 mila fans della musica.
Un evento al quale contribuiscono gli enti locali: il Comune mette sul piatto 2 milioni, anche la Regione mette 2 milioni, mentre la Camera di Commercio, le fondazioni bancarie, Compagnia e Crt, e Iren mettono altri 2 milioni scarsi. Un budget che è di poco superiore ai 5 milioni e mezzo.
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