Sanremo 2022: Il red carpet del Festival di Sanremo 2022 sarà verde

Quest’anno il lungo e tradizionale tappeto rosso che accompagna all’ingresso del Teatro Ariston quest’anno sarà verde, simbolo della sostenibilità ambientale.

In mattinata, nel pieno centro della città dei fiori, in via Matteotti direzione Ariston, è stato steso un tappeto in erba sintetica, sul quale “sfileranno” ospiti e artisti in gara per tutta la settimana sanremese.

Sarà il nuovo “red” carpet del Festival, che dunque per la prima volta cambia colore e diventa “green”, decisamente più al “pass” coi tempi. Un cambio dovuto evidentemente alle nuove esigenze degli sponsor: “Nel segno della sostenibilità, Eni gas e luce è diventata Plenitude, colorando di verde il tradizionale marchio con il cane a sei zampe. Sponsor che vai, colore che trovi, il red è il passato, il nuovo che avanza è il green, mai come quest’anno unico colore in grado di fare la differenza a Sanremo. Sarà green il carpet, come già lo sono tutti i pass necessari per poter accedere all’Ariston e nei luoghi del festival. L’effetto verde cambierà volto a Corso Matteotti, la strada su cui si affaccia l’Ariston”.

Måneskin, sono a Sanremo per le prime prove all’Ariston. A pochi giorni dall’inizio del Festival, il Maestro Vince Tempera, in un’intervista a La Repubblica, ha parlato dei Måneskin e della vittoria dello scorso anno: “Sono contento che lo scorso anno i Maneskin abbiano rotto il ghiaccio. Gli artisti di una certa età erano andati solo ospiti. “Bisogna valutare bene quanto abbiano retto senza concerti, che non hanno potuto fare perché viaggiavano o perché non potevano a causa della pandemia. Attenzione a glorificare troppo: in America hanno aperto un solo concerto dei Rolling Stones, non tutto il tour, e come i Maneskin hanno fatto altri venti piccoli gruppi americani.”

A pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo 2022, il Sindaco della Città dei Fiori Alberto Biancheri ha spiegato il protocollo: “Si sono chiariti i protocolli sanitari, c’è stata la massima collaborazione da parte di tutti. La nave non sarà un albergo, non farà ristorazione, ma sarà uno studio televisivo e secondo me farà bene anche alla promozione del territorio. Con i vaccini e rispettando le regole si può fare un evento come il Festival, con la capienza del teatro al 100%. Gli spettatori entreranno con il Super green pass, sul Red Carpet ci saranno tutti i varchi di controllo e di sicurezza.”

Queste le parole del primo cittadino riportate dall’Ansa. Prosegue il Prefetto Armando Nanei: “Gli addetti ai lavori accederanno al Red Carpet per poi entrare all’Ariston con Super green pass, mascherina Ffp2.” 

Tutti quelli che lavoreranno all’Ariston e i giornalisti accreditati dovranno eseguire, come lo scorso anno, un tampone ogni 48 ore. L’accredito sarà attivato solo nel momento in cui si risulterà negativi.

Prima che scadano le 48 ore, l’accreditato riceverà un Sms con il quale verrà invitato a recarsi nuovamente a fare il tampone.

Sanremo 2022, ecco il protocollo per l’accesso al Festival.  Queste, invece, le indicazioni per coloro che assisteranno al Festival dall’Ariston.: “Per gli spettatori sarà sufficiente la certificazione verde, ma niente tampone. Faremo di tutto per evitare assembramenti, per accedere e uscire dal teatro ci saranno percorsi dedicati.”

Domenica arriverà in rada a Sanremo Costa Toscana, nave ammiraglia della flotta della compagnia di crociere italiana.

Per salire a bordo dell’imbarcazione, trasformata in studio televisivo, sarà necessario il Green pass rafforzato, oltre a due tamponi: uno molecolare, effettuato nelle 72 ore precedenti e uno antigienico rapido al momento dell’imbarco a Portosole, dove sarà allestita una struttura.

Dal “battesimo” radiofonico alla consacrazione dei social, passando per la tv: anche Rai Cultura va al Festival di Sanremo proponendo la serie firmata da Enrico Salvatori “Sanremo Fronteretro”, in onda da domenica 30 gennaio a sabato 5 febbraio alle 19.30 su Rai Storia. Ogni puntata, realizzata con immagini delle Teche Rai e arricchita da dati e notizie sul Festival, fa rivivere tutte le diverse edizioni attraverso estratti delle esibizioni canore, servizi dei Tg e inchieste Rai con i dietro le quinte, e molti materiali inediti delle edizioni degli anni della crisi, gli anni 70. Si comincia con gli albori del Festival, dal 1951, quando Sanremo è solo una gara musicale radiofonica al Casinò. Sono gli anni della ricostruzione, ma nel 1955 arriva la Tv, e nulla sarà più come prima: il Festival diventa ben presto una delle cartine di tornasole del costume dell’Italia e dei cambiamenti che la attraversano. La serie si conclude, sabato 5 febbraio, con uno sguardo agli ultimi dieci anni, quando il Festival giungo “oltre” la tv e diventa un fenomeno social e sul palco si alternano le conduzioni di Gianni Morandi (2011-12), Fabio Fazio (2013-14), Carlo Conti (2015-17) Claudio Baglioni (2018-19), e Amadeus (dal 2020), portando stili diversi, vestendo il Festival ogni anno “di nuovo”, fino al clamoroso exploit dei Maneskin che, dopo aver vinto l’edizione numero 71, si sono aggiudicati anche l’Eurovision Song Contest l’11 maggio 2021.

Sarà tutta dedicata al Festival di Sanremo la prossima puntata di Citofonare Rai2, in onda domenica 30 gennaio, alle 11:15 su Rai2. Saranno ospiti di Paola Perego e Simona Ventura grandi volti, cantanti e amici del pubblico, a partire da due vere icone della musica italiana, Riccardo Fogli e Gigliola Cinquetti, che si racconteranno con aneddoti e curiosità legati al Festival ma anche alla loro vita e ai loro successi. Altro ospite sarà Valerio Scanu, che vinse nell’edizione 2010 con il brano “Per tutte le volte che”. Inviata speciale per Citofonare Rai 2, direttamente dall’Ariston sarà Marina Fiordaliso, una “grande cantante a caccia di grandi cantanti” da intervistare: con lei il pubblico scoprirà l’atmosfera che si vive a pochi giorni dal Festival, le emozioni e le speranze degli artisti in gara. Un altro collegamento in diretta da Sanremo sarà guidato da Elena Ballerini, che si destreggerà tra le piazze della città e i fan in cerca dei loro idoli, raccontando tutte le curiosità che colorano la città in questa importante settimana.
Simon and the Stars, presenza immancabile in studio, elencherà, segno per segno l’oroscopo della settimana e svelerà anche uno speciale “podio sanremese”, con quelli che secondo gli astri sono i nomi e i segni favoriti del Festival.

Anche quest’anno Rai Italia porterà il Festival di Sanremo nelle case degli italiani nel mondo e si collegherà dal vivo con i nostri connazionali all’estero per commentare insieme la grande festa sanremese. Lo speciale “Sanremo con voi” andrà in onda sul canale internazionale della Rai dal 1° al 5 febbraio con un doppio appuntamento, prima e durante il Festival. Prima, una striscia quotidiana di trenta minuti racconterà l’atmosfera del Festival dentro e fuori l’Ariston, con la cronaca delle giornate sanremesi e le interviste ai cantanti degli inviati nella città dei fiori, Maria Cristina Zoppa, Saverio Raimondo e Diego della Palma. Poi, durante il Festival, nelle pause pubblicitarie di Rai1, in diretta dallo studio 4 di Saxa Rubra, Maria Cuffaro, il maestro Stefano Palatresi e Fabiana Giacomotti riceveranno gli ospiti e si collegheranno con gli inviati a Sanremo e i telespettatori nel mondo, dalle Americhe all’Oceania, passando per l’Africa e l’Asia. Le serate del Festival saranno commentate dalle famiglie dei nostri connazionali che all’estero seguono in diretta la manifestazione, ma anche da ospiti del mondo dello spettacolo e della cultura che approfondiranno gli aspetti più curiosi della manifestazione.
Una occasione speciale per raccogliere la grande comunità degli italiani nel mondo di tutte le generazioni attorno alla festa della canzone italiana. La striscia quotidiana “Sanremo con voi” sarà disponibile in Italia e nel mondo, Europa compresa, su RaiPlay.

Dal 1° al 4 febbraio: NEW YORK/TORONTO h12.15, LOS ANGELES h09.15, BUENOS AIRES/ SAN PAOLO h14.15, SYDNEY h04.30, PECHINO/PERTH h01.30, JOHANNESBURG h19.15

Sabato 5 febbraio: NEW YORK/TORONTO h10.30, LOS ANGELES h07.30, BUENOS AIRES/ SAN PAOLO h12.30, SYDNEY h05.30, PECHINO/PERTH h02.30, JOHANNESBURG h18.15

Dal “battesimo” radiofonico alla consacrazione dei social, passando per la tv: anche Rai Cultura va al Festival di Sanremo proponendo la serie firmata da Enrico Salvatori “Sanremo Fronteretro”, in onda da domenica 30 gennaio a sabato 5 febbraio alle 19.30 su Rai Storia. Ogni puntata, realizzata con immagini delle Teche Rai e arricchita da dati e notizie sul Festival, fa rivivere tutte le diverse edizioni attraverso estratti delle esibizioni canore, servizi dei Tg e inchieste Rai con i dietro le quinte, e molti materiali inediti delle edizioni degli anni della crisi, gli anni 70. Si comincia con gli albori del Festival, dal 1951, quando Sanremo è solo una gara musicale radiofonica al Casinò. Sono gli anni della ricostruzione, ma nel 1955 arriva la Tv, e nulla sarà più come prima: il Festival diventa ben presto una delle cartine di tornasole del costume dell’Italia e dei cambiamenti che la attraversano. La serie si conclude, sabato 5 febbraio, con uno sguardo agli ultimi dieci anni, quando il Festival giungo “oltre” la tv e diventa un fenomeno social e sul palco si alternano le conduzioni di Gianni Morandi (2011-12), Fabio Fazio (2013-14), Carlo Conti (2015-17) Claudio Baglioni (2018-19), e Amadeus (dal 2020), portando stili diversi, vestendo il Festival ogni anno “di nuovo”, fino al clamoroso exploit dei Maneskin che, dopo aver vinto l’edizione numero 71, si sono aggiudicati anche l’Eurovision Song Contest l’11 maggio 2021. 

Nel 2017, cinque anni fa, 21 dei 28 big in gara al Festival di Sanremo arrivavano all’Ariston per presentare un nuovo progetto discografico o rilanciare un disco già uscito.

Nel 2022 solo 8 dei 28 big hanno già svelato le loro mosse discografiche a ridosso della kermesse, annunciando – o lasciando intuire di essere prossimi a farlo – l’uscita di un disco o la riedizione di un album già pubblicato. Il Festival è da sempre una rappresentazione in miniatura delle dinamiche dell’industria discografica e il denominatore che accomuna i cantanti in gara quest’anno sembra essere l’estemporaneità: non si va (più) a Sanremo per presentare un progetto, ma solo una parte di esso, che si tratti di un singolo che anticipa un nuovo album, una canzone che invece completa un disco già uscito, o più semplicemente un brano destinato a rimanere un 45 giri (formato tornato in voga con il boom dei vinili).

Prendete il caso di Rkomi: il 27enne rapper milanese, in gara con “Insuperabile”, il 18 febbraio pubblicherà una riedizione del suo ultimo album “Taxi Driver”, uscito lo scorso autunno, che conterrà il brano sanremese, le bonus track incluse nell’Ep pubblicato lo scorso venerdì sulle piattaforme, a partire dal duetto con Elodie su “La coda del diavolo” (che sarà quindi pubblicato per la prima volta in formato fisico – ha tutte le carte in regola per finire al primo posto della classifica FIMI degli album più ascoltati in Italia venerdì prossimo, a ridosso della finale del Festival), e i brani di “Taxi Driver MTV Unplugged”, oltre naturalmente ai pezzi dell’edizione originale.

Simile la mossa di Achille Lauro: l’11 febbraio il cantante romano spedirà nei negozi “Achille Idol Superstar”, repack dell’album “Lauro” – uscito ad aprile – con dentro alcuni inediti: tra questi c’è anche “Domenica”, la canzone che presenta in gara al Festival insieme all’Harlem Gospel Choir. Il disco completa quello uscito l’anno scorso con nuove canzoni: da “Foxy” a “Rolling Stones”, passando per “Fiori rosa” e “Sexy boy”. La cover è un’opera originale degli artisti internazionali contemporanei di origine italiana Miaz Brothers, attivi tra Londra e Valencia. Ditonellapiaga, in gara con “Chimica” in duetto con Donatella Rettore, pubblicherà invece il 4 febbraio la versione fisica del suo album “Camouflage”, già uscito a gennaio sulle piattaforme (ma senza la canzone sanremese, che farà parte del cd e del vinile).

Giovanni Truppi sceglie la strategia Lo Stato Sociale: nel 2018 il gruppo bolognese si presentò per la prima volta dopo dieci anni di carriera in gara al Festival con “Una vita in vacanza” e per l’occasione spedì nei negozi la raccolta “Primati”, contenente alcuni brani pescati qui e là dai vari album incisi fino ad allora. Lo stesso fa il cantautore napoletano, che esordisce all’Ariston con “Tuo padre, mia madre, Lucia”: il 4 febbraio pubblicherà la raccolta “Tutto l’universo”, con la quale segnalerà al grande pubblico brani pescati dai lavori che in questi anni gli hanno permesso di farsi un seguito tra i seguaci del nuovo cantautorato italiano, da “C’è un me dentro di me” del 2010 a “Poesia e civiltà” del 2019.

Elisa il 18 febbraio spedirà nei negozi il doppio album “Ritorno al futuro / Back to the future”, a distanza di tre anni e mezzo dal suo ultimo disco di inediti, “Diari aperti”. Conterrà oltre a “O forse sei tu”, la canzone che la cantautrice presenta in gara a Sanremo, anche i singoli “Seta”, “A tempo perso” e “Show’s rolling”, che hanno anticipato il doppio album. Pubblicheranno con certezza i rispettivi nuovi dischi a ridosso del Festival anche Irama e Fabrizio Moro Il primo, che torna all’Ariston con “Ovunque sarai” dopo essere stato costretto l’anno scorso a rinunciare alle esibizioni dal vivo con “La genesi del tuo colore” dopo che un membro del suo staff era risultato positivo, il 25 febbraio pubblicherà l’album “Il giorno in cui ho smesso di pensare”.

Il cantautore romano, vincitore nel 2018 con “Non mi avete fatto niente” in coppia con Ermal Meta, il 4 febbraio farà uscire l’Ep “La mia voce”, contenente “Sei tu” – che fa parte anche della colonna sonora del suo primo film da regista, “Ghiaccio”, al cinema come evento speciale il 7, l’8 e il 9 febbraio – e altre cinque canzoni, quella che do il titolo al disco, “Le cose che hai da dire”, “Continuare a cercare”, “Oggi” e “Era bello”. Nell’edizione in vinile ci sono anche le sue versioni de “I pensieri di Zo” e “La mia felicità”, brani originariamente scritti per Fiorella Mannoia e Emma Marrone.

Giusy Ferreri pubblicherà il suo nuovo album il 18 febbraio: è il primo in ben cinque anni (l’ultimo, “Girotondo”, risale addirittura al 2017). Conterrà oltre a “Miele”, la canzone in gara a Sanremo, con lo zampino di Takagi&Ketra (che le hanno permesso di tornare ad essere una regina dei tormentoni estivi dopo “Non ti scordar mai di me”, la hit che la lanciò nell’estate del 2008, con successi come “Amore e capoeira”, “Jambo” e “Shimmy shimmy”), anche il singolo “Gli Oasis di una volta”, co-firmato da Gaetano Curreri.

Emma, reduce dai festeggiamenti per il decennale di carriera (la scorsa estate ha pubblicato la raccolta “The Best of ME”, contenente il duetto con Loredana Bertè su “Che sogno incredibile” e altri successi del suo repertorio, in alcuni casi riarrangiati e reincisi), non ha un nuovo album nel cassetto: il 18 febbraio pubblicherà il vinile 45 giri della canzone che presenterà in gara al Festival, “Ogni volta è così” (sul lato b c’è la versione strumentale del brano).

In occasione di Sanremo 2022, Amazon Music presenta “Italian Do Hits Better”, un format social e live su Twitch che celebra la grande musica di tutte le edizioni del Festival della Canzone Italiana. Dall’1 al 5 febbraio, gli host – GrenBaud e Gaia Clerici – coinvolgeranno così gli artisti in gara per scoprire come sono nati i brani che presenteranno sul palco dell’Ariston, quali sono le loro canzoni preferite delle precedenti edizioni di Sanremo e tutti i retroscena, nonché i commenti, sul Festival. 

Inoltre, ogni artista ha creato una playlist di 10 canzoni, inserendo al primo posto il proprio brano e scegliendone altri 9 tra tutti quelli in gara a Sanremo nel corso degli anni. Tutte le playlist sono disponibili sull’app di Amazon Music e saranno presentate e commentate durante le dirette su Twitch, che vedranno gli artisti in gara mettersi in gioco per scoprire quanto ne sanno sulle precedenti edizioni di Sanremo.

Amazon Music, le playlist dedicate al Festival di Sanremo. Per rivivere i grandi successi del passato e riascoltare le hit più recenti, preparandosi al meglio per questa 72° edizione del Festival di Sanremo, Amazon Music ha creato delle playlist tematiche.

“Sanremo: facciamoci riconoscere” include una selezione di brani 100% Made in Italy, per dire che sei italiano senza dire che sei italiano. “Italiani che passione” è invece una raccolta di brani che vuole omaggiare l’animo romantico degli italiani. Il 2 febbraio arriverà poi la playlist “Sanremo 2022”, con tutte le canzoni in gara quest’anno. A chiudere il cerchio “[RE]DISCOVER Sanremo vincitori”, la playlist dedicata ai brani che hanno trionfato nel corso delle passate edizioni, e tutte le playlist “[RE]DISCOVER” dedicate ai singoli artisti in gara.

I pagelloni di Alexa. Da sempre grande fan della musica e con gusti ben precisi, Alexa vi terrà compagnia per tutta la durata del Festival con battute sagaci e commenti pungenti. Dicendo “Alexa, commenta Sanremo” sarà infatti possibile scoprire le implacabili pagelle di Alexa per ogni cantante in gara e presentatore. Inoltre, si potrà domandare “Alexa, chi vincerà Sanremo?”, e scoprire il nome del papabile vincitore secondo Alexa.

Ma non è tutto, perché tra i contenuti di quest’anno ci sarà anche il sondaggio di Sanremo. Basterà infatti dire “Alexa, apri il sondaggio di Sanremo” per votare i momenti più belli della serata, il miglior look o il miglior sketch e scoprire cosa pensano gli altri utenti delle notti sanremesi.

Amazon Music, il contest #ItaliansDoHitsBetter. Amazon Music vuole celebrare la creatività e la passione per la musica, rendendo protagonisti i propri clienti con il contest #ItaliansDoHitsBetter. Per partecipare, gli utenti dovranno pubblicare una Instagram story utilizzando il filtro “ItaliansDoHitsBetter” e condividendo il proprio brano preferito di tutta la storia del Festival di Sanremo. Gli utenti che lo faranno nel modo più creativo, inaspettato, sorprendente e bizzarro saranno selezionati per il premio finale: 7 dispositivi Echo Studio, l’altoparlante intelligente con audio Hi-Fi e Alexa integrata.

Il contest si terrà sul canale Instagram di Amazon Music Italia dal 31 gennaio al 5 febbraio e i vincitori saranno annunciati entro il 10 febbraio con un post sui canali social del brand. Per prendere parte all’estrazione finale, gli utenti dovranno inserire nella story il tag @amazonmusicit, l’hashtag #ItaliansDoHitsBetter, seguire la pagina Instagram @amazonmusicit e avere un profilo Instagram pubblico.

Esce in questi giorni “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (Edizioni D’Idee, 190 euro 16.90), un libro scritto dal collega Nico Donvito – la copertina è di Riccardo Mazzoli, potete vederla alla fine dell’articolo – che racconta le 71 edizioni della manifestazione.

Donvito lo presenta con queste parole: “Ho riflettuto su quanto sia cambiato il Festival negli anni e su quanto, per certi versi, sia rimasto socialmente uguale e irrimediabilmente fedele a se stesso. Dalla ricostruzione post bellica alla ricostruzione post-Covid, per intenderci. Nel corso dei decenni, Sanremo ha raccontato il nostro Paese, in tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Seppur con una liturgia tutta sua, la rassegna ha saputo rinnovarsi pur mantenendo intatta la propria natura. In fondo, come potremmo definirla se non una ruspante rappresentazione allegorica, in note e paillettes, di un’Italia che cambia e che, per certi aspetti, non vuole mai cambiare?”.

Ne diremo meglio in sede di recensione; per il momento, grazie alla gentile concessione dell’autore, riprendiamo parte della prefazione del libro, firmata da Amadeus.

Da spettatore e da italiano, ho sempre pensato che il Festival di Sanremo abbia il merito di raccontare il nostro Paese, in tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Negli anni questa manifestazione ha assunto una grande valenza sociale e culturale, diventando un po’ come il Carnevale di Rio per i brasiliani. La magia accompagna da sempre la kermesse, trasformando per una settimana quello che durante l’anno è un cinema in uno dei templi più importanti della musica a livello internazionale.

Bene o male, alla fine, tutti parlano del Festival, rimanerne fuori è come essere esclusi da una chiacchiera globale, da un pettegolezzo o da una valutazione del giorno dopo. A tratti, è davvero come vedere una finale dei campionati del mondo, anche se non sei tifoso di calcio diventa un appuntamento quasi imperdibile. Sanremo è tutto questo, un luogo dove chiunque sente di poter accedere.

Il Festival illumina tutto e tutti, ciò che passa attraverso il racconto di questa manifestazione viene amplificato da una cassa di risonanza che rende qualsiasi cosa cento volte più importante. Questo, naturalmente, vale soprattutto per la musica. Avendo cinquantanove anni, ho avuto la fortuna di seguire il Festival fin dalle edizioni in bianco e nero.

Quando ero bambino ci si riuniva in famiglia per guardare tutti insieme questo grande spettacolo, poi crescendo ho continuato a seguirlo a casa di amici, sempre in compagnia, perché Sanremo è aggregazione: più si è e meglio è.

Nel corso del tempo, le varie edizioni hanno acquisito la personalità del proprio direttore artistico. Un ruolo spesso criticato, ma che rappresenta la vera forza del Festival, che altrimenti diventerebbe una macchina sempre uguale a se stessa, finendo per assomigliare ad un prodotto preconfezionato. A seconda di chi organizza e di chi calca quel palco, Sanremo cambia e offre sempre qualcosa di nuovo. Le annate di Paolo Bonolis sono state diverse da quelle di Fabio Fazio, così come le edizioni di Claudio Baglioni da quelle di Carlo Conti. Ognuno ha dato la propria impronta.

L’evoluzione del Festival non è stata determinata solo dall’avvicendamento dei vari direttori artistici, ma anche dai significativi cambiamenti che hanno investito il panorama musicale. Non a caso, questa è stata per me la prima voce nell’elenco delle cose da fare: puntare sulla contemporaneità e su canzoni che il giorno dopo potessero affermarsi in classifica, riempire le programmazioni delle radio e rinfoltire le playlist di Spotify. C’è stato un periodo in cui, a mio avviso, il Festival è apparso troppo staccato dall’attualità.

Quando sono stato scelto come direttore artistico, mi sono approcciato a questo ruolo con grandissimo rispetto, un po’ come se dovessi restaurare un’opera d’arte. Il restauratore può apportare delle piccole migliorie, secondo il suo personale criterio, ma un’opera d’arte è già di per sé un capolavoro. Per questo motivo, mi sono limitato ad apportare delle modifiche che potessero rappresentarmi, cercando di lavorare sulle canzoni in gara.

Questo insegnamento l’ho ricevuto da Pippo Baudo, l’uomo che nell’immaginario collettivo ha incarnato più di tutti l’idea di Sanremo. Prima ancora che fossi insignito di questo incarico, Baudo mi disse: «Se un giorno ti ritroverai a fare il Festival dovrai essere presente in tutto quello che riguarda l’organizzazione, a partire dalla scelta delle canzoni. Riceverai mille pressioni, ma alla fine l’ultima parola dovrà sempre essere la tua». Mi colpì molto questo suo discorso, anche perché non riuscivo ancora minimamente ad immaginare come si potesse mettere in piedi un evento di tale portata.
Nel mio piccolo, ho cercato di seguire il suo consiglio, senza stravolgere tutto quello che c’era stato prima, perché la tradizione per me è fondamentale.

Per organizzare un buon Festival bisogna tener conto di parecchi aspetti, cercare di apportare dei cambiamenti senza stravolgere, ma anche senza ipocrisie. Se un tavolino non sta più in piedi, non serve a nulla dargli una mano di vernice, piuttosto occorre sostituirlo. Sulle cose che non vanno non basta mettere una pezza, mentre ciò che già funziona può essere modificato e perfezionato. È fondamentale avere memoria storica, ma anche essere molto concentrati sull’attualità e riportare i giovani, come si dice spesso, a guardare Sanremo.

La musica di oggi corre ad una velocità tripla e i giovani artisti sanno come cavalcare questo momento, tutti gli altri devono adeguarsi al mercato. Questa situazione, di conseguenza, costringe i cantanti già affermati a tornare a lavorare con grande impegno ed a rimettersi in discussione.

Auguro al Festival un futuro radioso, con la consapevolezza che, per quanto lo spettacolo sia importante, il vero motore di tutto sono le canzoni.

Rai Pubblicità presenta i partner alla vigilia della partenza del Festival. A poche ore dall’inizio della sua 72esima edizione, il Festival di Sanremo presenta un altro tratto distintivo del suo successo. Per farlo annuncia ufficialmente le aziende pronte a fare la propria parte da protagoniste in quello che da sempre è l’evento dell’anno, con le coperture più ampie del mercato televisivo italiano. Plenitude (Eni gas e luce), Costa Crociere, Suzuki, Lavazza e Ferrero abbracceranno il Festival per tutta la sua durata, mettendolo al centro dell’importante offerta di brand integration di Rai Pubblicità.

È proprio l’offerta della concessionaria Rai, che prevede un nuovo percorso di partnership in cui ogni brand ha un progetto personalizzato in base ai propri obiettivi di comunicazione, ad aver catturato l’interesse delle aziende.

“Per valorizzare al massimo il Festival, quest’anno abbiamo proposto al mercato un modello non più basato sulla sponsorizzazione ma sull’ ideazione di progetti ad hoc, sviluppati sulle esigenze di comunicazione dei singoli partner” –  ha dichiarato Gian Paolo Tagliavia, Amministratore Delegato di Rai Pubblicità nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Amadeus, del Direttore di Rai1 Stefano Coletta, dell’AD di Plenitude (Eni gas e luce) Stefano Goberti, del DG di Costa Crociere Mario Zanetti e del Presidente e AD di Suzuki Italia Massimo Nalli – “Non più un “formato di sponsorizzazione” ma un insieme di progetti perfettamente integrati con il tessuto editoriale del Festival, grazie ad un lavoro di stretta sinergia con Rai1 e con la Direzione Artistica”.

Il Festival di Sanremo si conferma quindi come la cornice ideale di comunicazione per i partner che hanno scelto di essere presenti in questa 72esima edizione.

Plenitude (Eni gas e luce), è protagonista di un rivoluzionario green carpet che ha preso il posto del celebre red carpet, da sempre sfondo della sfilata delle tante personalità che hanno legato il loro nome al Festival. La partnership con Rai e Rai Pubblicità darà vita durante il Festival a un processo per analizzare, per la prima volta, l’impatto dell’evento in termini di consumi ed emissioni di Co2 correlate all’organizzazione e allo svolgimento dell’evento stesso, attraverso strumenti innovativi. Questa analisi segnerà l’inizio di un percorso per individuare potenziali interventi dal punto di vista comportamentale, infrastrutturale e di compensazione delle emissioni di Co2 correlate all’organizzazione e allo svolgimento dell’evento, favorendo così un potenziale piano futuro di riduzione dell’impatto ambientale del Festival di Sanremo. “Siamo partner del Festival di Sanremo per raccontare la trasformazione della società che svolge l’attività di produzione di energia da fonti rinnovabili, di vendita di soluzioni per la mobilità elettrica e di fornitura di energia elettrica e gas naturale, a più di 10 milioni di clienti. Il carpet verde rappresenta il colore del nostro nuovo logo e racconta del nostro percorso verso la transizione energetica. Con Plenitude, nuova identità di Eni gas e luce, avamposto della strategia di decarbonizzazione di Eni, siamo oggi presenti in Italia, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna, Portogallo, Stati Uniti, Kazakistan e Australia, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040, fornendo il 100% di energia decarbonizzata a tutti i clienti” – ha dichiarato Stefano Goberti, Amministratore Delegato di Plenitude (Eni gas e luce).

Costa Crociere sarà presente con un’iniziativa speciale: per la prima volta la musica e lo spettacolo del Festival di Sanremo arriveranno anche sul mare.  Costa Toscana, la nuova “nave green” della compagnia, alimentata a gas naturale liquefatto, sarà ormeggiata nello splendido mare di fronte alla città, diventando parte integrante dello show. Come in un ideale prolungamento sul mare del palco dell’Ariston, i teatri della nave ospiteranno artisti e performance, con padroni di casa Orietta Berti e Fabio Rovazzi. Costa Toscana sarà una presenza fissa al Festival di Sanremo anche in radio, con la trasmissione di Rai Radio2 “Tre per due”, dei Gemelli di Guidonia, che si trasferirà a bordo. “Costa Crociere torna al Festival di Sanremo da protagonista, con un’iniziativa mai realizzata prima. Per la prima volta porteremo la musica del Festival sul mare, grazie a Costa Toscana. La nostra nuova nave non solo è all’avanguardia in materia di sostenibilità ambientale, ma è anche un magnifico e spettacolare luogo di vacanza, dove divertirsi e condividere emozioni. Il set ideale per un evento come il Festival di Sanremo. Inoltre, ci auguriamo che la nostra iniziativa possa sostenere la ripresa del settore turistico, di cui l’Italia ha tanto bisogno” – ha dichiarato Mario Zanetti, Direttore Generale di Costa Crociere.

Suzuki ha scelto la kermesse targata Rai per far debuttare la sua nuova S-Cross Hybrid, simbolico capitano della squadra 100% ibrida della casa automobilistica giapponese. Realizzata nel Centro stile Suzuki di Torino, uno dei 4 centri stile Suzuki nel mondo, unico in Europa, non poteva che esordire in occasione del Festival, del quale sarà auto ufficiale. “La storia di Suzuki comprende, fin dalla fondazione, la ricerca del miglioramento della vita dei clienti. Questa strategia è valida ancor oggi: lo facciamo con le auto, le moto e i motori marini che gli italiani hanno dimostrato di apprezzare fin dal 1970 e lo facciamo con la comunicazione, supportando le due grandi passioni nazional popolari italiane: la musica e lo sport” ha dichiarato Massimo Nalli, Presidente e Amministratore Delegato di Suzuki Italia – “Musica che in Italia da 72 anni significa Festival di Sanremo, la massima espressione della capacità creativa artistica del settore. Amiamo sostenere il Festival e in qualche modo così offrirlo agli spettatori italiani: essere stati scelti dal Festival di Sanremo come Auto Ufficiale avvicina il marchio Suzuki al tessuto culturale popolare italiano”.

Lavazza sarà presente in modo capillare con la campagna dedicata alle prime capsule realizzate a zero impatto di Co2, che uniscono l’eccellenza delle miscele che hanno fatto la storia di Lavazza e il suo costante impegno verso la sostenibilità ambientale. “Il Festival di Sanremo si conferma uno dei principali appuntamenti della televisione italiana e, da oltre settant’anni, riunisce l’Italia intera davanti allo schermo” – ha commentato Carlo Colpo, Group Marketing Communication Director & Brand Home Director – “per questo Lavazza è lieta di affiancare il suo brand a Sanremo 2022, evento iconico della musica italiana e manifestazione molto amata anche dal pubblico internazionale”.

Da sempre a fianco di Rai, anche in occasione degli eventi speciali, Ferrero sarà presente per questa edizione del Festival di Sanremo. Il World Nutella Day, celebrato in tutto il mondo ogni anno il 5 febbraio, arriverà anche sul palco dell’Ariston. Uniti dalla capacità di avvicinare da sempre gli italiani e di portare l’italianità nel mondo con passione e orgoglio, il Festival di Sanremo e Nutella regaleranno al pubblico un momento di gioia e di allegria perfettamente integrato nella narrazione del Festival durante la sua serata conclusiva, proprio in occasione del World Nutella Day.

 

Rispondi