Questo scandalo votazioni, rappresenta un caso (anche mediatico) senza precedenti nella storia dell’Eurovision Song Contest.
Proseguono a emergere alcuni dettagli sui problemi riscontrati dall’EBU-UER nel corso delle votazioni delle giurie nazionali dell’Eurovision Song Contest 2022, già denunciati dagli organizzatori durante la Finale dell’evento, con una nota in cui l’EBU-UER ammetteva di aver riscontrato durante la Seconda Semi-Finale “alcuni pattern di voto irregolari nei risultati di sei paesi” e di aver provveduto a “calcolare un risultato aggregato sostitutivo per ciascuno”. Le polemiche montate in questi giorni, con la tv rumena che per prima – poi si sono aggiunte Georgia, Romania, Polonia, Montenegro, Azerbaigian e San Marino – ha accusato l’EBU-UER di aver cambiato i voti della giuria in Finale durante il collegamento di Martin Österdahl, Supervisore Esecutivo dell’Eurovision Song Contest, ha spinto gli organizzatori a diramare una nota stampa più lunga e approfondita rispetto a quella di sabato notte, nella quale si spiega nel dettaglio cosa è accaduto.
Abbiamo già parlato del comunicato EBU-UER e delle risposte delle delegazioni di Romania e San Marino, in ordine del primo paese ad esporsi e dell’ultimo. Nei giorni precedenti, però, anche gli altri quattro paesi accusati hanno fatto sentire la loro voce. Vediamo qui le dichiarazioni delle emittenti di Georgia e Azerbaigian, cercando di sbrogliare questa matassa di accuse e contro-accuse che sembra non avere una fine.
L’emittente televisiva georgiana, la GPB, il 15 maggio ha rilasciato una breve dichiarazione in cui sostiene che la giuria della Georgia avrebbe dato il massimo dei punti all’Ucraina e non al Regno Unito, come di fatto poi è stato annunciato, e che la loro classifica per la Gran Finale sia stata autenticata da un documento inviato secondo le procedure e il regolamento. In questo brevissimo comunicato si sostiene, inoltre, che “l’emittente pubblica sta chiarendo i dettagli della questione con gli organizzatori dell’Eurovision Song Contest”. Il giorno successivo, dunque il 16 maggio, compare sempre su GPB un comunicato più esaustivo sulla questione.
“È interessante notare che i rappresentanti della giuria nazionale approvati per la valutazione del concorso dell’Eurovision non hanno dato la loro valutazione durante lo spettacolo della serata finale, ma nelle prove del giorno precedente (ossia, dopo il jury show, NdR). I punteggi vengono e segnati e successivamente, in conformità con le procedure appropriate, vengono inviati agli organizzatori della competizione, solo dopo l’approvazione da parte di un notaio. I punti vengono resi noti nel giorno della finale. L’emittente pubblica ha soddisfatto a fondo tutte le condizioni richieste e ha inviato il documento ufficiale riscontrando l’approvazione di conformità da parte dell’EBU-UER.”
Anche l’emittente Georgiana, dunque, sostiene di aver rispettato tutte le procedure richieste dal regolamento per l’assegnazione dei punti d parte della giuria. Successivamente, il comunicato ribadisce l’assegnazione dei propri 12 punti all’Ucraina, lamentando anche delle proteste da parte della delegazione al momento dell’annuncio dei loro dodici punti al Regno Unito.
“Tuttavia, l’emittente pubblica (GPB) spiega che la delegazione georgiana non aveva nessun interesse nella manipolazione dei punteggi, né aveva alcuna influenza sui risultati della concorrenza, poiché il rappresentante del paese (i Circus Mircus, NdR) purtroppo non si è qualificato alla serata finale, dunque non vi aveva preso parte. Per la giuria nazionale era estremamente importante assegnare i 12 punti ad un concorrente meritevole, che in questo caso erano i rappresentanti dell’Ucraina, i quali hanno ottenuto una vittoria convincente. In relazione alla situazione attuale, l’emittente pubblica georgiana rimane una comunicazione attiva con l’Unione delle emittenti europee e spera che i risultati delle indagini saranno presto resi noti.”
Qui vi lasciamo l’articolo nella sua versione originale in georgiano, che abbiamo provato a tradurre il più fedelmente possibile.
Ricapitolando la questione georgiana, dunque, la GPB lamenta non solo il fatto di non essere stata informata dopo la validazione dei loro voti da parte di un notaio di queste presunte irregolarità, ma di essere completamente estranea ai fatti, asserendo come giustificazione proprio il fatto che non essendo un paese partecipante alla finale, un suo accordo di voto con altri paesi sarebbe stato del tutto ininfluente ai fini della classifica. Inoltre, sembra piuttosto particolare la scelta dell’EBU di modificare l’assegnamento dei loro 12 punti dall’Ucraina verso il Regno Unito, visto che per “compensare i voti dei paesi irregolari” l’EBU stessa aveva dirottato i 12 punti della Romania dalla Moldavia proprio all’Ucraina. Insomma, sembra che per aggiustare la situazione, l’EBU abbia ingarbugliato maggiormente la matassa.
Anche da parte della delegazione dell’Azerbaigian arriva una risposta dura. L’annunciatrice del voto azero, Narmin Salmanova, non è riuscita ad andare in onda per annunciare i voti della giuria, scoprendo così il cambiamento dei punteggi assegnati da parte dell’EBU. Più tardi, nel corso della serata, è intervenuta personalmente sui social con una pungente ironia riguardo la situazione.
The missing part 🎬😄
🇦🇿12 points go to #Ukraine!🇺🇦
I supposed to announce 12 points for Ukraine,but for some reasons #ebu decided to declare their ‘own’results for #azerbaijani jury & didn’t make video connection#SlavaUkraini #Eurovision2022 #EUROVISION #EurovisionSongContest pic.twitter.com/TAarkHd4bs
— Narmin Salmanova (@SalmanovaNarmin) May 15, 2022
Con il passare dei giorni, Narmin ha continuato a prendere le parti dell’emittente e della giuria dell’Azerbaigian, ribadendo in più occasioni che tutto si sia svolto nel rispetto delle regole e nella più totale trasparenza. L’annunciatrice, inoltre, avanza alcuni sospetti nei confronti dell’EBU-UER, chiedendo come mai, se veramente i voti Azeri fossero stati irregolari, non si sia semplicemente annullata la loro votazione al posto di modificarla.
Azerbaijan Public Television officially declares that in the final organizators send us fake results and demanded to “reveal”their own results without any comments.We have all the documents and proofs.Waiting for their feedback. #Eurovision #Eurovision2022 #EurovisionSongContest
— Narmin Salmanova (@SalmanovaNarmin) May 16, 2022
Oltre alle taglienti affermazioni e accuse di Narmin, anche l’emittente televisiva nazionale, İctimai Television (İTV) ha pubblicato un comunicato ufficiale, in cui cerca di chiarire la propria posizione in merito alla questione dei voti: “La società di radiodiffusione radio e televisiva pubblica dell’Azerbaigian ritiene inammissibili gli eventi accaduti durante la fase finale del concorso canoro Eurovision 2022 e le decisioni prese in seguito. Dichiariamo che abbiamo inviato i nomi dei paesi della giuria azera votato per gli organizzatori del concorso. Secondo questo elenco, sono stati assegnati 12 punti all’Ucraina. In risposta a ciò, gli organizzatori del concorso, senza fornire alcuna motivazione, hanno esortato i rappresentanti dell’emittente televisiva pubblica ad annunciare altri risultati al termine dello spettacolo finale. Abbiamo respinto risolutamente questa richiesta. Abbiamo inviato immediatamente una lettera di richiesta ufficiale agli organizzatori e abbiamo risposto che avremmo annunciato le voci della nostra giuria, ma non i risultati da loro inviati durante la diretta, e che avremmo divulgato la questione. Successivamente, ci è stato comunicato che c’erano delle “stranezze” nelle voci di sei Paesi, tra cui l’Azerbaigian, durante le semifinali di giovedì. È da notare che non siamo stati informati di questa “stranezza” da giovedì fino alla fine della finale di sabato, e nessuna “prova” è stata fornita finora.”
Anche l’Azerbaigian, quindi, dichiara di non essere stato informato delle presunte irregolarità del voto fino alla fine. Per assurdo, nemmeno delle irregolarità che sembrano essere state riscontrate durante la semifinale di giovedì. La questione è molto strana, in effetti, perché nessuna emittente dei paesi coinvolti sembra essere stata informata dei sospetti di broglio sia della semifinale sia della semifinale. Eppure, i voti delle giurie vengono decisi e approvati il giorno prima della finale. Successivamente, l’Azerbaigian lamenta la stessa procedura già vista per la Romania: non hanno voluto annunciare i voti dell’EBU-UER, quindi non sono stati mandati in onda.
“Nonostante la rappresentante della televisione pubblica fosse pronta ad annunciare i risultati delle votazioni della giuria dell’ Azerbaigian durante la trasmissione, gli organizzatori del concorso non si sono messi in contatto con Baku, ma hanno annunciato i risultati a nostro nome spiegandoli con malfunzionamenti tecnici. Tuttavia, non c’è stato alcun malfunzionamento che abbia impedito di annunciare i voti. Sottolineiamo ancora una volta che non abbiamo autorizzato gli organizzatori ad annunciare i voti per conto della Televisione Pubblica. Siamo in attesa di una risposta ufficiale a questo problema e prenderemo le misure successive in base ad essa. Ci auguriamo che la questione venga risolta al più presto con il trionfo della giustizia.”
Qui vi lasciamo il comunicato originale in Azero.
L’Azerbaigan, dunque, attende chiarimenti da parte dell’EBU-UER. Sperando che questi chiarimenti arrivino in fretta, perché l’opinione pubblica sta iniziando a riscontrare irregolarità più nell’EBU-UER che dai sei paesi.
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