Sabato 17 settembre 2022, RAI 1 ha trasmesso in anteprima una puntata speciale sul dietro le quinte della 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2022, vinta dal gruppo ucraino Kalush Orchestra con la canzone “Stefania”.
La puntata dura circa mezz’ora ed è stata trasmessa oltre la mezzanotte. Se ve la siete persa, niente panico. Potete recuperarla sul sito di RaiPlay – GuidaTV / Replay Probabile che la puntata verrà aggiunta sempre sul sito, alla serie di puntate nella sezione dedicata all’Eurovision Song Contest dello scorso maggio a Torino, così da poter essere rivista ogni qualvolta vogliate.
Il focus della puntata è quello di celebrare la grande produzione Rai. I registi, gli acconciatori, gli addetti alle luci, la designer Francesca Montinaro, Alessandro Cattelan, la capo delegazione Simona Martorelli ed ora presidente dell’International Broadcasting Committee e tanti altri raccontano quello che è stato per loro l’Eurovision Song Contest.
Quasi tutti hanno concordato nel dire che è stata un’esperienza eccezionale, unica e di enormi dimensioni, dove anche chi aveva un’esperienza decennale alle spalle ha potuto imparare e mettersi in gioco in un contesto molto ambizioso.
Non sono mancate le difficoltà: il concordarsi per le inquadratura, le luci e i suoni con ben 40 delegazioni diverse ed attenersi alle loro direttive è stato alquanto impegnativo per il team Rai. Gestire ore di diretta con un minutaggio serrato è stata la sfida più grande per la produzione. Tempi stretti che forse hanno limitato la creatività del team e portato a degli errori (grossolani) nella gestione delle dirette.
Un altro punto che tutte le persone coinvolte nello show hanno apprezzato, è stato sicuramente quello dello spirito che si respirava dietro alle quinte. Per Gino Castaldo, proprio eventi come Eurovision Song Contest sono importanti per unire e conoscere i vari paesi europei, creando ponti attraverso la musica. Anche dal punto di vista del proprio bagaglio culturale, collaborare con delegazioni, volontari, collaboratori da tutto il mondo è stato stimolante ed arricchente.
Per la RAI l’Eurovision Song Contest è stata una vera e propria sfida, secondo l’emittente vinta a pieni voti.
L’Eurovision Song Contest 2022 si è svolto presso il PalaOlimpico di Torino, in Italia, dal 10 al 14 maggio 2022, in seguito alla vittoria dei Måneskin con “Zitti e buoni” nell’edizione precedente; è stata la terza edizione della manifestazione musicale a svolgersi in Italia, dopo le edizioni del 1965 e del 1991. Il concorso è stato articolato, come dal 2008, in due semifinali e una finale.
I partner ufficiali di questa edizione sono stati l’azienda di prodotti cosmetici Moroccanoil e l’agenzia di viaggi online Booking.com, già sponsor dell’edizione 2021, e la compagnia aerea Vueling.
La scenografia sarebbe stata curata dall’italiana Francesca Montinaro, già ideatrice della scenografia del Festival di Sanremo nel 2013 e nel 2019. Il design della scenografia, denominata ‘The Sun Within’, è stato svelato il 18 febbraio 2022.
La regia dell’evento sarebbe stata curata da Duccio Forzano (già a capo della regia del Festival di Sanremo nel 2010, 2011, 2013, 2014, 2018 e 2019) e da Cristian Biondani, regista di svariati programmi televisivi e videoclip musicali.
Nel corso della seconda serata del Festival di Sanremo 2022, sono stati annunciati i conduttori dell’evento: il conduttore televisivo Alessandro Cattelan, la cantante Laura Pausini e il cantante libano-britannico Mika.
Lo slogan dell’edizione è The Sound of Beauty (in italiano “Il suono della bellezza”), mentre il logo dell’evento, disegnato dall’agenzia Flopicco, raffigura una sfera circondata da una rappresentazione cimatica con i colori dalla bandiera italiana.
All’indomani della vittoria italiana all’edizione 2021, ospitata dalla città olandese di Rotterdam, la delegazione italiana ha espresso l’interesse dell’emittente pubblica Rai a organizzare la manifestazione musicale. In particolare, la capo delegazione italiana Simona Martorelli, dopo aver ricevuto dal supervisore esecutivo Martin Österdahl il dossier relativo all’evento, ha annunciato che sarebbe stato indetto un bando per selezionare la città ospitante. A stretto giro ha seguito l’interesse ad ospitare l’evento di diverse città tra cui Bari (Fiera del Levante, Stadio San Nicola e Palaflorio), Bologna (Unipol Arena e BolognaFiere), Firenze (Nelson Mandela Forum), Milano (Mediolanum Forum e Palazzo delle Scintille), Napoli (PalaBarbuto), Pesaro (Vitrifrigo Arena e Scavolini Auditorium), Reggio Emilia (RCF Arena), Rimini (Rimini Fiera), Roma (Fiera di Roma), Sanremo (Teatro Ariston), Torino (PalaOlimpico) e Verona (Arena di Verona).
La RAI e l’EBU-UER hanno annunciato e presentato il bando per ospitare la manifestazione, dove tutte le città interessate hanno avuto tempo entro il 12 luglio per presentare ufficialmente una candidatura. Il giorno dopo la Rai ha confermato le 17 città che avevano ufficialmente presentato una candidatura: Acireale, Alessandria, Bertinoro, Bologna, Genova, Firenze, Jesolo, Matera, Milano, Palazzolo Acreide, Pesaro, Rimini, Roma, Sanremo, Torino, Trieste e Viterbo.
All’inizio del mese di agosto 2021 è stato annunciato che 11 città avevano presentato un dossier dettagliato e che rispettavano tutte le necessità per ospitare il concorso, mentre le rimanenti città candidate di Bertinoro, Firenze, Jesolo, Matera, Trieste e Viterbo sono state ufficialmente eliminate dalla selezione.
Sempre alla fine dello stesso mese di agosto 2021 la RAI e l’EBU-UER hanno comunicato che la scelta era stata ristretta ulteriormente alle città di Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino, scartando di conseguenza Acireale, Alessandria, Genova, Palazzolo Acreide, Roma e Sanremo.
Il successivo 8 ottobre 2022 è stato ufficialmente confermato che la sede dell’Eurovision Song Contest 2022 sarebbe stata il PalaOlimpico di Torino.
Il processo di selezione della scelta si è articolato nel seguente modo: le città interessate avrebbero preso visione dei criteri fondamentali per ospitare la manifestazione; alle stesse città sarebbero state poi concesse quattro settimane per preparare i propri piani e progetti per ospitare l’evento; nel mese di luglio l’emittente organizzatrice avrebbe visitato le città che avrebbero confermato la propria candidatura; entro la metà di agosto i progetti preparati sarebbero stati inviati all’Unione europea di radiodiffusione che avrebbe decretato, di concerto con le emittenti organizzatrici ed entro il mese di ottobre, la città ospitante.
La Rai ha divulgato i criteri fondamentali per città e sedi candidate: la sede deve essere al coperto, dotata di aria condizionata secondo gli standard vigenti, e inoltre ben perimetrabile; la sede deve avere una capacità al 70% della capienza massima compresa tra gli 8 000 e i 10 000 spettatori; la sede deve essere dotata di un’area principale che consenta la realizzazione di un allestimento di alto livello con altezze disponibili di almeno 18 metri, buone capacità di carico sul tetto e facile accesso al carico; la sede deve essere disponibile per 6 settimane prima dell’evento, le 2 settimane dello show e quella successiva per il disallestimento; la sede deve avere a disposizione una vicina sala stampa che possa accogliere almeno 1 000 giornalisti; la sede deve avere aree a raso e di facile accesso, contigue e integrate nel perimetro dell’infrastruttura per il supporto tecnico-logistico di 5 000 metri quadrati; la città deve avere a disposizione oltre 2 000 camere d’albergo nelle aree contigue all’evento; la città deve avere un aeroporto internazionale non più lontano di un’ora e mezza dalla sede dell’evento.
L’emittente islandese RÚV ha pubblicato sul proprio sito il regolamento del concorso, all’interno del quale viene confermata la scelta dell’EBU-UER di permettere anche per questa edizione l’utilizzo di cori pre-registrati. Ogni delegazione può scegliere di utilizzare dei coristi, sia sul palco che fuori, o una combinazione di cori dal vivo e registrati. Tutte le voci principali che eseguono la canzone sul palcoscenico, compreso un eventuale uso del lead dub, dovranno comunque essere eseguite obbligatoriamente dal vivo sul palco all’interno dell’arena.
Le cartoline sono dei video introduttivi di circa 40 secondi mostrate in tv, mentre sul palco vengono preparate le varie scenografie dei paesi in gara. Le prime registrazioni, organizzate dalla Rai e supervisionate dal regista Matteo Lanzi, sono partite l’8 febbraio 2022 a Perugia per poi proseguire in diverse città e siti in tutta Italia. I seguenti luoghi sono stati confermati tra le cartoline: Albania – Su Nuraxi (Barumini), Armenia – Cascata delle Marmore (Terni), Australia – Museo d’arte moderna e contemporanea (Trento e Rovereto), Austria – Castello di Miramare e Piazza Unità d’Italia (Trieste), Azerbaigian – Villa Monastero (Varenna), Belgio – Centro storico di Perugia, Bulgaria – Castel del Monte (Andria), Cipro – Cervino (Valtournenche), Croazia – Grinzane Cavour (Cuneo), Danimarca – Procida, Estonia – Sacra di San Michele (Sant’Ambrogio di Torino), Finlandia – Laghi di Fusine (Tarvisio), Francia – Cavour, Germania – Stazione di Torino Lingotto, Georgia – Burano (Venezia), Grecia – Selinunte, Irlanda – Matera, Islanda – Cortina d’Ampezzo, Israele – Cinque Terre (La Spezia), Italia – Mole Antonelliana (Torino), Lettonia – Merano, Lituania – Città Alta e Colli di Bergamo, Macedonia del Nord – Cala Luna e Golfo di Orosei (Dorgali e Nuoro), Malta – Abbazia di San Galgano (Chiusdino), Moldavia – Urbino, Montenegro – Monte Conero (Ancona), Norvegia – Gole del Sagittario e Lago di Scanno (L’Aquila), Paesi Bassi – Mausoleo di Teodorico e Piazza del Popolo (Ravenna), Polonia – Scala dei Turchi (Realmonte), Portogallo – Porto antico di Genova, Regno Unito – Orta San Giulio (Novara), Repubblica Ceca – Reggia di Caserta, Romania – Le Castella (Isola di Capo Rizzuto), San Marino – Roma, Serbia – Rocca Calascio (L’Aquila), Slovenia – Civita (Bagnoregio), Spagna – Alagna Valsesia (Vercelli), Svezia – Castel Sismondo (Rimini), Svizzera – Termoli, Ucraina – Giardino di Boboli, Piazza della Signoria e Ponte Vecchio (Firenze).
La lista definitiva degli Stati partecipanti a questa edizione, che in origine ne prevedeva 41, scesi poi a 40 con l’esclusione della Russia dal concorso: Albania, Armenia, Australia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Georgia, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Malta, Moldavia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, San Marino, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina.
Come accade ogni anno dall’edizione 1999, è stata pubblicata anche la compilation ufficiale contenente tutti i brani partecipanti.
La prima semifinale si è svolta il 10 maggio 2022 alle 21:00 CEST; vi hanno gareggiato 17 paesi e hanno votato anche Francia e Italia: 1.Albania (Ronela Hajati – “Sekret”, 58 punti – 12º), 2.Lettonia (Citi Zēni – “Eat Your Salad”, 55 punti – 14º), 3.Lituania (Monika Liu – “Sentimentai“, 159 punti – 7º), 4.Svizzera (Marius Bear – “Boys Do Cry”, 118 punti – 9º), 5.Slovenia (LPS – “Disko“, 15 punti – 17º), 6.Ucraina (Kalush Orchestra – “Stefania” (Стефанія), 337 punti – 1º), 7.Bulgaria (Intelligent Music Project – “Intention”, 29 punti – 16º), 8.Paesi Bassi (S10 – “De diepte“, 221 punti – 2º), 9.Moldavia (Zdob și Zdub and Advahov Brothers – “Trenulețul“, 154 punti – 8º), 10.Portogallo (Maro – “Saudade, saudade“, 208 punti – 4º), 11.Croazia (Mia Dimšić – “Guilty Pleasure”, 75 punti – 11º), 12.Danimarca (Reddi – “The Show”, 55 punti – 13º), 13.Austria (Lumix feat. Pia Maria – “Halo”, 42 punti – 15º), 14.Islanda (Systur – “Með hækkandi sól“, 103 punti – 10º), 15.Grecia (Amanda Georgiadi Tenfjord – “Die Together”, 211 punti – 3º), 16.Norvegia (Subwoolfer – “Give That Wolf a Banana”, 177 punti – 6º), 17.Armenia (Rosa Linn – “Snap”, 187 punti – 5º).
La seconda semifinale si è svolta il 12 maggio 2022 alle 21:00 CEST; vi hanno gareggiato 18 paesi e hanno votato anche Germania, Regno Unito e Spagna: 1.Finlandia (The Rasmus – “Jezebel”, 162 punti – 7º), 2.Israele (Michael Ben David – “I.M”, 61 punti – 13 punti), 3.Serbia (Konstrakta – “In corpore sano“, 237 punti – 3º), 4.Azerbaigian (Nadir Rustamli – “Fade to Black”, 96 punti – 10º), 5.Georgia (Circus Mircus – “Lock Me In”, 22 punti – 18º), 6.Malta (Emma Muscat – “I Am What I Am”, 47 punti – 16º), 7.San Marino (Achille Lauro – “Stripper”, 50 punti – 14º), 8.Australia (Sheldon Riley – “Not the Same”, 243 punti – 2º), 9.Cipro (Andromache – “Ela” (Έλα), 63 punti – 12º), 10.Irlanda (Brooke – “That’s Rich”, 47 punti – 15º), 11.Macedonia del Nord (Andrea – “Circles”, 76 punti – 11º), 12.Estonia (Stefan – “Hope”, 209 punti – 5º), 13.Romania (WRS – “Llámame“, 118 punti – 9º), 14.Polonia (Ochman – “River”, 198 punti – 6º), 15.Montenegro (Vladana – “Breathe”, 33 punti – 17º), 16.Belgio (Jérémie Makiese – “Miss You”, 158 punti – 8º), 17.Svezia (Cornelia Jakobs – “Hold Me Closer”, 396 punti – 1º), 18.Repubblica Ceca (We Are Domi – “Lights Off”, 227 punti – 4º).
La finale si è svolta il 14 maggio 2022 alle 21:00 CEST. Vi hanno ga 12.reggiato 25 paesi di cui: i primi 10 qualificati durante la prima semifinale; i primi 10 qualificati durante la seconda semifinale; i 5 finalisti di diritto, i cosiddetti Big Five, ovvero Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna: 1.Repubblica Ceca (We Are Domi – “Lights Off”, 38 punti – 22º), 2.Romania (WRS – “Llámame“, 65 punti – 18º), 3.Portogallo (Maro – “Saudade, saudade“, 207 punti – 9º), 4.Finlandia (The Rasmus – “Jezebel”, 38 punti – 21º), 5.Svizzera (Marius Bear – “Boys Do Cry”, 78 punti – 17º), 6.Francia (Alvan and Ahez – “Fulenn”, 17 punti – 24º), 7.Norvegia (Subwoolfer – “Give That Wolf a Banana”, 182 punti – 10º), 8.Armenia (Rosa Linn – “Snap”, 61 punti – 20º), 9.Italia (Mahmood and Blanco – “Brividi“, 268 punti – 6º), 10.Spagna (Chanel – “SloMo”, 459 punti – 3º), 11.Paesi Bassi (S10 – “De diepte“, 171 punti – 11º), 12.Ucraina (Kalush Orchestra – “Stefania” (Стефанія), 631 punti – 1º), 13.Germania (Malik Harris – “Rockstars”, 6 punti – 25º), 14.Lituania (Monika Liu – “Sentimentai“, 128 punti – 14º), 15.Azerbaigian (Nadir Rustamli – “Fade to Black”, 106 punti – 16º), 16.Belgio (Jérémie Makiese – “Miss You”, 64 punti – 19º), 17.Grecia (Amanda Georgiadi Tenfjord – “Die Together”, 215 punti – 8º), 18.Islanda (Systur – “Með hækkandi sól“, 20 punti – 23º), 19.Moldavia (Zdob și Zdub and Advahov Brothers – “Trenulețul“, 253 punti – 7º), 20.Svezia (Cornelia Jakobs – “Hold Me Closer”, 438 punti – 4º), 21.Australia (Sheldon Riley – “Not the Same”, 125 punti – 15º), 22.Regno Unito (Sam Ryder – “Space Man”, 466 punti – 2º), 23.Polonia (Ochman – “River”, 151 punti – 12º), 24.Serbia (Konstrakta – “In corpore sano“, 312 punti – 5º), 25.Estonia (Stefan – “Hope”, 141 punti – 13º).
In totale, l’Eurovision Song Contest 2022 è stato seguito in diretta televisiva da 161 milioni di spettatori nei 34 paesi che hanno reso disponibili i propri dati di ascolto, 7 milioni in più rispetto all’edizione precedente (tenendo conto che nel 2021 erano inclusi i dati di ascolto di Ucraina e Russia pari a 29 milioni di spettatori). A questi si aggiungono 7,6 milioni di utenti che hanno seguito la trasmissione della finale su YouTube e 3,3 milioni su TikTok.
Controversie:
Ucraina: dopo la vittoria di Alina Paš alla selezione ucraina, l’attivista e blogger Serhij Sternenko ha accusato l’artista di essere entrata nel territorio conteso della Crimea attraverso il confine russo, illegale per la legge ucraina, accusandola inoltre di aver falsificato la sua documentazione di viaggio con il suo staff per poter partecipare alla selezione. In merito a queste accuse, l’emittente UA:PBC ha comunicato di aver contattato il Servizio di Guardia della Frontiera Ucraina (SBGS) per verificare l’autenticità della documentazione e che Alina Paš non sarebbe stata confermata come rappresentate nazionale fino alla fine delle indagini. Dopo che è stato scoperto che un membro dello staff dell’artista aveva consegnato all’emittente una documentazione falsificata all’insaputa della Paš, il 16 febbraio 2022 l’artista ha annunciato, attraverso il suo profilo Instagram, di aver ritirato la sua candidatura come rappresentante nazionale. UA:PBC ha dichiarato che, in base al regolamento della selezione, l’emittente ha la possibilità di selezionare internamente un nuovo rappresentante nazionale tra i restanti artisti partecipanti alla selezione. Il 22 febbraio 2022 l’emittente ha annunciato di aver selezionato la Kalush Orchestra, che si è classificata seconda nella selezione, come rappresentante nazionale per la manifestazione europea.
Russia: a seguito della crisi russo-ucraina del 2021-2022, con la successiva invasione del territorio ucraino delle forze armate russe il 24 febbraio 2022, l’emittente ucraina UA:PBC ha richiesto all’Unione europea di radiodiffusione (UER) la squalifica della Russia dalla manifestazione. L’organizzazione ha dichiarato di non avere accolto la richiesta dell’Ucraina in quanto «l’Eurovision Song Contest è un evento culturale apolitico», accogliendo i candidati provenienti da entrambi gli stati, ma ribadendo che «continueranno a monitorare gli avvenimenti con attenzione». L’emittente svedese SVT ha criticato questa scelta, chiedendo all’UER di riconsiderare la propria decisione, mentre l’olandese AVROTROS ha reagito richiedendo la sospensione delle emittenti pubbliche russe dall’UER. Alla protesta si sono aggiunte le reti televisive di Danimarca, Norvegia, Islanda, Lituania e Polonia, mentre Estonia e Finlandia hanno annunciato il loro ritiro dalla competizione nel caso la Russia non fosse stata squalificata. Nel pomeriggio del 25 febbraio 2022 l’UER ha dichiarato, tramite comunitato sul sito della manifestazione, di aver deciso di escludere la Russia dal concorso canoro. Il successivo 26 febbraio, come segno di protesta per tale decisione, tutte le emittenti russe hanno annunciato l’intenzione di interrompere l’affiliazione con l’ente paneuropeo, senza però aver presentato un reclamo ufficiale. Il 28 febbraio è stato annunciato che la cantante russa Jaroslava Simonova era stata selezionata internamente da Rossija 1 come rappresentante nazionale per il concorso canoro. Il 1º marzo 2022 l’UER ha annunciato la sospensione di persone affiliate alle emittenti russe da mansioni amministrative nell’organizzazione, tra cui il comitato esecutivo e i comitati statutari, facendo inoltre perdere alla nazione i diritti di trasmissione e di partecipazione per le edizioni future della manifestazione. Il successivo 26 maggio l’UER ha confermato ufficialmente l’espulsione a tempo indeterminato delle emittenti russe dall’afflizione.
Israele: il 12 aprile 2022 i lavoratori del Servizio di Sicurezza israeliano (GSS), affiliato al Ministero degli affari esteri di Stato, hanno annunciato uno sciopero a tempo indeterminato, con la conseguente impossibilità di fornire personale da inviare assieme alla delegazione nazionale a Torino. L’emittente israeliana IPBC ha annunciato che senza un personale del Servizio di Sicurezza la partecipazione dello stato era da considerarsi in sospeso. Il giorno seguente il GSS ha confermato di essere in contatto con l’emittente israeliana per permettere l’organizzazione di uno staff dedicato alla delegazione per il concorso canoro. Il successivo 28 aprile è stato raggiunto un accordo tra l’emittente e il Servizio di Sicurezza israeliano che ha permesso alla delegazione nazionale di presenziare all’evento accompagnata da personale di sicurezza.
Macedonia del Nord: l’8 maggio 2022, durante la cerimonia d’apertura, la rappresentante nazionale Andrea è stata ripresa a lanciare a terra la bandiera macedone prima di prendere parte alle sessioni fotografiche riservate alla sala stampa. L’emittente MRT ha rilasciato una dichiarazione in merito alla vicenda il giorno stesso, condannando il gesto dell’artista, descrivendolo come atto di profanazione di un simbolo nazionale. Per tale gesto, l’emittente ha affermato di stare valutando la possibilità di ritirare l’artista dal concorso e di voler sanzionare i membri della delegazione macedone ritenuti responsabili dell’incidente. Qualche ora più tardi Andrea ha dichiarato pubblicamente le sue scuse, spiegando che, a causa della confusione durante la cerimonia, non ha avuto il tempo di passare la bandiera a un membro della delegazione e di averla lanciata involontariamente ad uno troppo lontano dal suo raggio d’azione.
Incidenti: Il 30 aprile, durante le prime prove generali all’interno dell’arena, i quotidiani italiani La Repubblica e La Stampa hanno segnalato delle difficoltà tecniche col “sole cinetico” del palco, per via dei suoi archi che non si potevano muovere rapidamente come previsto, aggiungendo inoltre che il malfunzionamento non poteva essere completamente risolto in tempo per gli spettacoli dal vivo. Diverse delegazioni, tra cui quelle di Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia e Lituania, hanno dovuto apportare sostanziali modifiche in merito ai loro piani di allestimento, essendo stati informati del malfunzionamento pochi giorni prima. L’UER ha rilasciato una dichiarazione in merito alla vicenda il giorno successivo, affermando che in comune accordo con la Rai, è stato deciso che gli archi del sole sarebbero rimasti statici per tutte le esibizioni dei partecipanti in gara, mentre per le esibizioni di apertura e gli intervalli, gli archi sarebbero stati autorizzati a muoversi dinamicamente.
L’11 maggio il gruppo hacker filorusso Killnet ha sferrato un attacco a numerosi indirizzi web di istituzioni italiani, tra cui il Ministero della difesa, il Senato della Repubblica, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Automobile Club d’Italia. Il sito ufficiale dell’Eurovision Song Contest è stato preso di mira insieme alla piattaforma su cui si basa il sistema di voto del concorso, ma l’attacco non è andato a buon fine. Ulteriori attacchi sarebbero avvenuti durante la trasmissione della prima semifinale e della finale; tuttavia, sono stati bloccati con successo e non ci sono state interruzioni.
In un comunicato diffuso durante la trasmissione della finale l’UER ha dichiarato che, durante le prove generali riservate al voto delle giurie nazionali per la seconda semifinale, sei di esse (Azerbaigian, Georgia, Montenegro, Polonia, Romania e San Marino) sono state escluse dalla votazione dopo aver riscontrato delle irregolarità nelle loro classifiche. Il loro voto è stato successivamente sostituito da voti “simulati” basati sui punteggi medi delle giurie con schemi di voto simili, come determinato dalle urne in cui i paesi sono stati posti nel sorteggio di assegnazione delle semifinali avvenuto il precedente 25 gennaio. L’emittente fiamminga VRT ha successivamente riferito che le giurie dei paesi coinvolti avevano preso accordi per una votazione reciproca. Il giorno dopo la finale l’emittente rumena TVR ha accusato l’UER di broglio, richiedendo ulteriori chiarimenti sull’accaduto e affermando che, originariamente, la giuria rumena aveva assegnato i loro 12 punti alla Moldavia. Successivamente anche le emittenti di Azerbaigian, Georgia, Montenegro, Polonia e San Marino hanno richiesto ulteriori chiarimenti riguardo l’esclusione delle proprie giurie e sulla rappresentazione dei voti. Il 19 maggio l’UER ha rilasciato un ulteriore comunicato, con le relative tabelle dei voti delle giurie coinvolte, spiegando le motivazioni sulle relative esclusioni dal voto nella serata finale.
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