ESC 2023: Presentato il regolamento della 67ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2023

L’EBU-UER ha pubblicato, sul sito ufficiale del concorso Eurovision.tv, il nuovo Regolamento della 67ª edizione dell’Eurovision Song Contest.

Le nuove regole, come di consueto, sono state scritte dall’EBU-UER, che organizza il concorso e approvate dal Reference Group, l’organo che di fatto amministra il concorso.

Il Regolamento sostanzialmente non è cambiato, non ci sono novità degne di nota rispetto alle passate edizioni, fatta eccezione per una: ancora una volta, come già accaduto nelle ultime due edizioni dell’Eurovision Song Contest, sarà consentito alle delegazioni di usare cori registrati in modo da avere meno persone sul palco e per mantenere i brani quanto più fedeli alla versione originale.

Questa regola, varata nell’edizione 2021 e confermata anche per l’edizione 2022 del concorso, rimarrà in vigore anche all’Eurovision Song Contest 2023. Nello specifico, l’estratto 2.2.3 del regolamento, menziona: “I cantanti principali della canzone selezionata (le “Lead Vocal(s)”) si esibiranno solo dal vivo sul palco. Eventuali supporti vocali per i Lead Vocal (i “Lead Dub”) si esibiranno solo dal vivo, sul palco o fuori dal palco. Tutti gli altri cori che eseguono armonie vocali (le “Voci di supporto”) possono esibirsi dal vivo sul palco o fuori dal palco e/o su una base conforme ai requisiti di cui al paragrafo (III) di seguito. A nessun concorrente sul palco (sia che si tratti di voce solista, doppiaggio o voce di coro o ballerini) sarà permesso di sincronizzare le labbra (riproduzione) in modo tale da far sembrare che stiano cantando tutta o la maggior parte della canzone quando in realtà non lo sono.”

In sintesi, anche se sarà possibile registrare le armonie e le voci di supporto, non sarà comunque possibile cantare in playback simulando la performance dal vivo.